La Parola è la mia casa: [14/12/2025] III dom TA anno A

da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale di Chiuro e Castionetto.

Fuggire la tentazione di salvarsi da soli per i 9/10: la gioia che nasce dal primato della Grazia

Dal vangelo secondo Matteo (Mt 11, 2-11)

In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!». Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”. In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».

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Un ebreo marginale. Qualche lineamento dell’opera di John Meier. 3. Secondo volume: “Mentore, messaggio, miracoli”, prima parte.

Testi di Antonio Doda pubblicati sul gruppo Facebook Kairos – Storia del cristianesimo

Ancora qualche breve lineamento dell’opera di John Meier: “Un ebreo marginale”. Senza pretese, come al solito, per condivisione e discussione. Si tenga presente però che ogni singola frase di questa sintesi di Meier è “provata” dall’autore attraverso l’applicazione rigorosa dei criteri di storicità alle fonti disponibili. Con tutti i limiti oggettivi del caso ma, secondo me, con una straordinaria profondità’ di studio e buona fede.

Secondo volume, intitolato: “Mentore, Messaggio e Miracoli” . Pagine 1338. Iniziamo dal Mentore.

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La Parola è la mia casa: [07/12/2025] II dom TA anno A

da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale di Chiuro e Castionetto.

Il ritorno di Gesù, re di giustizia e di pace: paura o speranza?

Dal vangelo secondo Matteo (Mt 3, 1-12)

In quei giorni, venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!». Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaìa quando disse: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!». E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico. Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all’ira imminente? Fate dunque un frutto degno della conversione, e non crediate di poter dire dentro di voi: “Abbiamo Abramo per padre!”. Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo. Già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Io vi battezzo nell’acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».

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La Parola è la mia casa: [30/11/2025] I dom TA anno A

da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale di Chiuro e Castionetto.

In attesa di uno shalom che converte le armi da guerra in strumenti di vita

Dal vangelo secondo Matteo (Mt 24,37-44)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata. Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».

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Un ebreo marginale. Qualche lineamento dell’opera di John Meier. 2. Primo volume: “Le radici del problema e della persona”.

Testi di Antonio Doda pubblicati sul gruppo Facebook Kairos – Storia del cristianesimo

Ancora qualche lineamento dell’opera di John Meier. Senza pretese.

Primo volume: “Le radici del problema e della persona”.

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La Parola è la mia casa: [23/11/2025] Cristo Re TO anno C

da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale di Chiuro e Castionetto.

Il regno del “salva te stesso” sconfitto dal Regno di Dio, il regno dello “spenditi per gli altri”

Dal vangelo secondo Luca (Lc 23, 35-43)

In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto». Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei». Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».

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«Gli aclisti». Giovanni Bianchi. Eremo e Metropoli, gli eBook gratuiti editi dai Circoli Dossetti

da Circolidossetti.it, Circoli Dossetti, eremo e metropoli.

Una grande associazione popolare non è soltanto organizzazione, storia, personale politico, orizzonte di senso. È anche rapsodia quotidiana. Le tessere più disparate si congiungono nel suo mosaico secondo un disegno provvidenziale e lungo un filo che solo a posteriori è dato scorgere.

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La rivista «Servizio della Parola»

dall’editoriale Orientarsi
SERVIZIO DELLA PAROLA
Nel solco del Concilio Vaticano II
di Davide Arcangeli

Servizio della Parola nasce, all’indomani della chiusura del concilio Vaticano II, con una missione particolare: aiutare l’attuazione concreta del concilio nelle comunità parrocchiali e nelle diocesi, come pure nelle congregazioni e movimenti religiosi, con particolare riferimento alle istanze avanzate dalla Costituzione dogmatica Dei Verbum. Da questo documento, così centrale per il concilio, la rivelazione non è più concepita solamente come una serie di verità dottrinali da trasmettere ma, anzitutto, come una relazione, fatta di eventi e parole, che Dio Trinità instaura con il suo popolo e con l’umanità intera. Ciò significa che la parola di Dio, nel duplice significato di dabar, “parola” e “azione”, accade ancor oggi nella forma del dialogo, della conversazione che Dio instaura con il suo popolo e con ogni uomo e donna, senza eccezione, nell’ascolto, nella preghiera, nella condivisione, nel rito e, più in generale, nella vita stessa delle persone.

La rivista Servizio della Parola è nata proprio per favorire questo dialogo, questa divina conversazione tra Dio e il suo popolo, e per rendere ancora oggi possibile quella gioia e quella letizia che il popolo di Israele provava, nel pianto della commozione, all’ascolto e alla spiegazione del libro della Legge (cf. Ne 8,8-9).

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«Ogni Giustizia. Con voce di donna. Omelie per l’anno A». Un libro a cura del Coordinamento Teologhe Italiane

Ogni Giustizia. Con voce di donna. Omelie per l’anno A
A cura del Coordinamento Teologhe Italiane
(Collana Itinerari di Fede), EDB, Bologna, 2025, pagine 292,
www.edb.it

Contributi di: 
Irma Bertocco, Miriam Francesca Bianchi, Maria Bianco, Caterina Costanzo, Cristina Frescura, Vanda Giuliani, Cettina Militello, Lena Residori, Simona Segoloni, Manuela Terribile, Silvia Zanconato, Selene Zorzi. 
A cura del Coordinamento Teologhe Italiane (CTI) www.teologhe.org

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La Parola è la mia casa: [16/11/2025] XXXIII dom TO anno C

da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale di Chiuro e Castionetto.

Posti tra l’attesa e la speranza per le “cose ultime” e l’impegno e il lavoro per le “cose penultime”

Dal vangelo secondo Luca (Lc 21,5-19)

In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine». Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo. Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».

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Un ebreo marginale. Qualche lineamento dell’opera di John Meier. 1. Il titolo

Testi di Antonio Doda pubblicati sul gruppo Facebook Kairos – Storia del cristianesimo

Visto che ho fatto lo sforzo di leggere tutto Meier, proverò a darne qualche lineamento, per discussione e divulgazione, senza pretese.

La prima cosa interessante è il titolo: perche’ Meier ha intitolato la sua corposa opera: “ Un ebreo marginale”?

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«Perché portiate frutto». Un libro di Anne Lécu

Anne Lécu
Perché portiate frutto
(Collana Spiritualità 234), pagine 208,
Editrice Queriniana, Brescia, 2025,
Traduzione dal francese di Valerio Pignatta
www.queriniana.it

Titolo originale:
Anne Lécu, Afin que vous donniez du fruit
2022 by Les Éditions du Cerf, Paris

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La Parola è la mia casa: [09/11/2025] Dedicazione basilica lateranense XXXII dom TO anno C

da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale di Chiuro e Castionetto.

Il dito e la luna, il tempio e Dio

 Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 2,13-22)

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà». Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.

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«Evangelo secondo Matteo. Commento midrashico e narrativo». Un libro di Alberto Mello

Alberto Mello
Evangelo secondo Matteo. Commento midrashico e narrativo
(Collana Spiritualità biblica), Nuova edizione riveduta e ampliata
Edizioni Qiqajon Comunità di Bose
Magnano (BI), 2025, pagine 572,
www.qiqajon.it

In copertina: T’oros di Taron e Anonimo, L’ingresso di Gesù a Gerusalemme, miniatura (1300-1307), particolare, Evangeliario di Gladzor, ms. 1, f. 126, Charles E. Young Research Library, University of California, Los Angeles Ca

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«Il lavoro come ordinatore». Giovanni Bianchi, Raffaello Ciccone. Eremo e Metropoli, gli eBook gratuiti editi dai Circoli Dossetti

da Circolidossetti.it, Circoli Dossetti, eremo e metropoli.

Cos’è il lavoro? Il lavoro si è collocato nelle tecniche e nella quotidianità al seguito del mito del progresso infinito trasformatosi nel mito della crescita infinita.

 

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La Parola è la mia casa: [02/11/2025] Commemorazione defunti XXXI dom TO anno C

da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale di Chiuro e Castionetto.

La collina di Spoon River e la collina delle beatitudini. Dialogo di vita e di morte, di verità e di misericordia

Dal vangelo secondo Matteo (Mt 5, 1-12a)

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

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«Vera Riforma. Liturgia ed ecclesiologia nel Vaticano II». Un libro di Massimo Faggioli

Massimo Faggioli
Vera Riforma. Liturgia ed ecclesiologia nel Vaticano II
EDB, Bologna, 2013,
www.edb.it

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«12 luglio 1980». Una poesia di Primo Levi

Questi versi di Primo Levi sono un piccolo miracolo di verità e pudore.

Non c’è romanticismo artificiale, nessuna idealizzazione: solo due vite intrecciate nel tempo, con la fatica, la tenerezza e le cicatrici che ogni amore maturo porta con sé.

Levi parla alla donna che gli è accanto non come a un simbolo, ma come a una compagna reale — affaticata, impaziente, viva.

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«Qohelet». Un libro di Gianfranco Ravasi

Gianfranco Ravasi
Qohelet
Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (Milano), 2025,
Prima edizione 1988, pagine 488,
www.edizionisanpaolo.it

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La Parola è la mia casa: [26/10/2025] XXX dom TO anno C

da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale di Chiuro e Castionetto.

Chi sta al centro della scena?

Dal vangelo secondo Luca (Lc 18, 9-14)

In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”. Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».

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