Lectio di m. Teodora Tosatti sulla risurrezione di Gesù nel vangelo secondo Luca

Madre Teodora Tosatti è biblista, teologa, traduttrice di testi sacri dall’ebraico, dall’aramaico dal greco koiné, dallo spagnolo; autrice di varie pubblicazioni e presbitera della Chiesa Cristiana Vetero Cattolica in Italia.

Venerdì 3 maggio a Perugia la Dr. m. Teodora Tosatti ha tenuto una lectio sulla risurrezione di Gesù nel vangelo secondo Luca.

Audio – La risurrezione di Gesù in Luca m Teodora Tosatti SAB Perugia 3 5 2019

Video – La risurrezione di Gesù in Luca m Teodora Tosatti SAB Perugia 3 5 2019

Le rappresentazioni della Resurrezione risultano meno numerose e diffuse rispetto ad altri episodi della vita di Cristo e, soprattutto nei primi secoli, non è il tema più rappresentato nell’arte cristiana. Il racconto evangelico è molto scarno: tre giorni dopo la crocifissione alcune donne si recarono al sepolcro portando unguenti profumati; qui giunte trovarono la pietra rovesciata e un angelo che le attendeva. Il miracolo vero e proprio della resurrezione non viene descritto e questo spiega la varietà iconografica con cui l’evento è stato reso nei secoli.

Il tema iconografico è quanto mai vasto e complesso, ma emerge chiaramente, sia nell’arte orientale che in quella occidentale, come gli artisti abbiano sempre voluto rappresentare la straordinaria novità raccontata dai Vangeli adoperando simboli, immagini, segni e colori pieni di significati.

Alle origini della Chiesa la Resurrezione di Cristo è rappresentata dall’immagine delle Mirofore che la mattina di Pasqua si recano al sepolcro con gli aromi e lo trovano vuoto; la loro tristezza si tramuta nella gioia di essere state le prime testimoni e annunciatrici del Risorto.

I Vangeli non concordano sul numero delle donne che al sepolcro videro “un angelo del Signore, sceso dal cielo” (Mt.28,2): sono due per Matteo, tre per Marco e Luca e solo la Maddalena per Giovanni. In realtà, Luca riporta il nome di tre donne, ma poi dice che insieme a loro ce ne erano delle altre: “erano Maria Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo. Anche le altre, che erano con loro, raccontavano queste cose agli apostoli.” (Lc.24,10).

Inoltre, soltanto Luca parla di “due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante” e così pochi artisti hanno fatto riferimento a questo particolare.

Interessante è, pertanto, la tela di Simon Vouet, che interpreta la frase “Perché cercate tra i morti colui che è vivo?” raffigurando due angeli seduti sul sepolcro, che tengono sollevato con la punta delle dita il sudario con l’impronta del volto di Cristo. L’artista vuole fondere l’episodio delle Mirofore con la tradizionale iconografia del velo della Veronica, come conferma che quello è proprio il telo che ha avvolto Cristo. Le tre donne, con i loro atteggiamenti e i loro gesti, più che intimorite si mostrano sorprese e in adorazione del sacro velo e due di loro sono in ginocchio, fra cui la Maddalena che ha davanti a sé il vaso degli unguenti.

Già dal XIV secolo si comincia a raffigurare il Risorto che si eleva da un sarcofago di pietra e tiene in mano uno stendardo con la croce, mentre i soldati accanto a lui sono immersi nel sonno e il fatto evangelico viene ampliato con altri racconti e dettagli derivanti dalle sacre rappresentazioni.

commento e scheda scaricabile in pdf scheda resurrezione

da Lapartebuona.it

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