Francia: 12.000 battesimi adulti

da Settimananews.it, la storica rivista di attualità, pastorale, teologia dei dehoniani.

La notte di Pasqua, nelle diocesi francesi, sono stati battezzati 7.135 adulti di cui il 36% fra i 18 e i 25 anni e 5.000 giovani fra gli 11 e i 18 anni. Sono il 31% in più dell’anno scorso e il 120% dei numeri di dieci anni fa. Vengono dalle periferie delle città, ma anche dalle campagne e da tutti i ceti sociali.

Un segnale positivo in un paese interessato da una forte secolarizzazione. Molti indicatori dell’appartenenza e della frequenza sono in rosso. I battesimi dei bambini, ad esempio, sono passati da 400 mila a 200 mila in vent’anni. Per questo, la crescita del battesimo adulto è una sorpresa.

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«Lo stile mite/nonviolento di Gesù». Un articolo di Lidia Maggi

da Alzogliocchiversoilcielo.blogspot.it, sito di taglio ecumenico con testi, audio e video di catechesi, commenti alle letture, conferenze, corsi biblici, lectio e omelie.

Siamo curiosi di sapere, di conoscere quale sia stato “il singolare modo di stare al mondo” di Gesù? – chiede l’autrice Lidia Maggi, teologa e pastora battista. Dove guardare “per scorgere lo stile nonviolento che caratterizzerebbe Gesù di Nazareth”? Uno stile che Gesù non spiega a parole ma testimonia con la sua vita.

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«Da Chiese a Ong?». Un articolo di Fulvio Ferrario

da Alzogliocchiversoilcielo.blogspot.it, sito di taglio ecumenico con testi, audio e video di catechesi, commenti alle letture, conferenze, corsi biblici, lectio e omelie.

C’era una volta, in Europa, lo Stato sociale, cioè il progetto di garantire l’accesso ai servizi, e in particolare all’istruzione e alla sanità, all’intera popolazione, mediante risorse fornite da una fiscalità proporzionale e progressiva. Qualche problema doveva esserci anche allora, se, nello slang popolar-giovanile, un prodotto di qualità non proprio superlativa poteva essere detto “della mutua”, con riferimento al Servizio sanitario pubblico: l’Italia non era la Svezia. In ogni caso, lo Stato sociale tentava, con qualche successo, di incrementare la qualità della vita anche dei ceti meno abbienti, il che alla lunga permetteva, soprattutto grazie all’istruzione, una certa mobilità sociale. È stata l’epoca d’oro del “ceto medio”.

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La guerra del Ramadan

da Riforma.it, il quotidiano on-line delle chiese evangeliche battiste, metodiste e valdesi in Italia.

A pochi giorni dalla Pasqua, si conclude il Ramadan: il mese del calendario islamico in cui i musulmani di tutto il mondo digiunano dall’alba al tramonto per ricordare il periodo nel quale Dio rivelò il Corano, il libro sacro, al profeta Muhammad.

Per milioni di persone, il Ramadan è quindi un periodo di concentrazione spirituale sui temi centrali della fede, ma anche l’occasione per riunire le famiglie disperse e festeggiare insieme la rottura del digiuno quotidiano, quando finalmente in cielo spuntano le prime stelle: è il momento dell’iftar, nel quale dopo aver pregato, si condivide il pasto con amici e parenti.

Alla fine del mese di Ramadan si celebra l’ultimo iftar ed è una festa gioiosa, che si prolunga per ore e ha le stesse dinamiche degli incontri di famiglia in occasione delle feste di tradizione cristiana, come la Pasqua che abbiamo appena celebrato per ricordare la resurrezione di Gesù.

Del Ramadan che si conclude il prossimo 10 aprile, si è parlato molto in questi giorni, e per ragioni che poco hanno a che fare con la spiritualità islamica che lo caratterizza. Una scuola del Comune lombardo di Pioltello, infatti, ha deciso di organizzare il proprio calendario sospendendo le lezioni proprio il 10 aprile. È una norma consentita dalla legge che riconosce agli istituti scolastici la libertà di fissare, entro un tetto precisamente stabilito e non superabile, alcuni giorni di festività.

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«Le piante nella Bibbia: Il pruno». Un articolo di Lidia Maggi

da Alzogliocchiversoilcielo.blogspot.it, sito di taglio ecumenico con testi, audio e video di catechesi, commenti alle letture, conferenze, corsi biblici, lectio e omelie.

Mosè pascolava il gregge di Ietro suo suocero, sacerdote di Madian, e, guidando il gregge oltre il deserto, giunse alla montagna di Dio, a Oreb. L’angelo del SIGNORE gli apparve in una fiamma di fuoco, in mezzo a un pruno. Mosè guardò, ed ecco il pruno era tutto in fiamme, ma non si consumava. Mosè disse: «Ora voglio andare da quella parte a vedere questa grande visione e come mai il pruno non si consuma!». Il SIGNORE vide che egli si era mosso per andare a vedere. Allora Dio lo chiamò di mezzo al pruno e disse: «Mosè! Mosè!». Ed egli rispose: «Eccomi». Dio disse: «Non ti avvicinare qua; togliti i calzari dai piedi, perché il luogo sul quale stai è suolo sacro». Poi aggiunse: «Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abraamo, il Dio d’Isacco e il Dio di Giacobbe». Mosè allora si nascose la faccia, perché aveva paura di guardare Dio.

Es 3,1-6

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Mongolia: nella terra di Gengis Khan | Finis Terrae Speciale

Steppe, pastori nomadi e gli echi delle conquiste di Gengis Khan: nell’immaginario collettivo la Mongolia è una terra lontana e avvolta in un velo di mistero. Alla vigilia del viaggio di Papa Francesco, siamo andati a visitarla e abbiamo scoperto un Paese sfaccettato e in rapido cambiamento, ma anche strategico, stretto com’è tra i due grandi vicini: Russia e Cina. Qui, dopo 70 anni di comunismo e la difficile transizione democratica iniziata con il crollo dell’Unione Sovietica, è fiorita anche una giovane Chiesa, piccolissima eppure in prima linea in tanti settori chiave della società: dall’educazione al sostegno a chi è stato lasciato ai margini dalla crescita economica. Il reportage di “Finis Terrae”.

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Allarmante crescita delle restrizioni governative alla religione in tutto il mondo

da Riforma.it, il quotidiano on-line delle chiese evangeliche battiste, metodiste e valdesi in Italia.

Nel 2021, le restrizioni governative alla religione – leggi, politiche e azioni di funzionari statali che limitano le credenze e le pratiche religiose – hanno raggiunto un nuovo picco a livello globale, secondo l’ultima analisi del Pew Research Center (Centro studi statunitense con sede a Washington che fornisce informazioni su problemi sociali, opinione pubblica, andamenti demografici sugli Stati Uniti ed il mondo in generale, ndr.) sulle restrizioni governative alla religione in 198 paesi e territori in tutto il mondo.

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Amazzonia, per la terra e per la vita | Finis Terrae S2:E1

Nel giorno in cui viene resa nota l’Esortazione apostolica “Laudate Deum”, con cui Papa Francesco rilancia l’urgenza di “schierarsi al fianco delle vittime dell’ingiustizia ambientale e climatica”, andiamo in Amazzonia, polmone del mondo gravemente a rischio. Qui, nella regione brasiliana della foresta, il missionario del Pime padre Sisto Magro è prima linea a fianco dei piccoli agricoltori minacciati dalle grandi aziende dell’agrobusiness. Un impegno non privo di pericoli, in un contesto dove gli interessi economici si incrociano con quelli della politica e con gli affari della criminalità organizzata. Ma nella lotta di padre Sisto si gioca una delle sfide chiave del nostro tempo: tutelare il pianeta per salvaguardare la vita umana. “Finis Terrae. Storie oltre i confini” è un programma realizzato dalla redazione di “Mondo e Missione”. Conduce Chiara Zappa. Hanno collaborato a questa puntata: Giorgio Bernardelli, Luca Cereda, Migena Matodashaj e Anna Pozzi

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Rileggere Pio Parisi: note su guerra e cristiani

da Settimananews.it, la storica rivista di attualità, pastorale, teologia dei dehoniani.

Sono giorni di ricerca di parole capaci di interpretare le molte vicende belliche del nostro tempo, tra cui si trova la vicenda tragica della guerra in Ucraina[1]. Anche il vescovo di Roma è intervenuto più volte con appelli e chiavi di lettura importanti per orientarsi a livello personale e collettivo[2].

In tale quadro ci sembra utile rendere di nuovo disponibile una riflessione del 1991 di Pio Parisi – dal titolo L’Apocalisse nel deserto – sulla prima guerra in Iraq degli USA – e di buona parte dell’occidente (testo disponibile qui). Lo introduciamo ricordando alcune note dell’autore, del contesto e alcune linee contenutistiche essenziali.

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Appello dei Movimenti Cattolici per salvare la legge 185/90, le Acli: “No ad una economia di morte. La politica non faccia gli interessi di pochi”

da Acli.it, Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani.

“La legge 185 del ’90 che regola l’esportazione di armi è una grande conquista della nostra società e non deve essere svuotata”. Così Stefano Tassinari, vicepresidente delle Acli, durante la conferenza stampa organizzata questa mattina a Roma dalle associazioni e dai movimenti cattolici. Le Acli, Azione Cattolica Italiana, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Movimento dei Focolari Italia, Movimento Pax Christi Italia e Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani hanno rivolto un appello a tutti i Parlamentari affinché non votino alla Camera le modifiche alla legge 185/90. 

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Il mondo, luogo in cui Dio ci incontra

da Riforma.it, il quotidiano on-line delle chiese evangeliche battiste, metodiste e valdesi in Italia.

Il Signore ti preserverà da ogni male; egli proteggerà l’anima tua

Salmo 121, 7

Gesù prega: «Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno»

Giovanni 17, 15

Anche l’evangelista Giovanni ne è convinto: il mondo non è il luogo perfetto in cui abitare. Pur essendo dono di Dio per la vita delle sue creature, il mondo è la realtà in cui ci confrontiamo con tutte le fragilità e i limiti dell’essere umani, in cui sperimentiamo il male nelle sue tante forme e spesso, nonostante tutti i nostri sforzi, ne veniamo sopraffatti. Sotto molti punti di vista a volte ci sentiamo estranei alle dinamiche che lo attraversano, non ne condividiamo le priorità o le norme che lo regolano e potremmo sentirci fuori posto, con il rischio di allontanarcene e ricercare un luogo alternativo in cui vivere, reale o immaginario.

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Usa – Messico. I dannati della frontiera – Finis Terrae #11

Mayte Elizalde è una giovane operatrice di Hope Border Institute, un’organizzazione umanitaria basata nella città texana di El Paso, sulla frontiera con il Messico. Dall’altra parte del Rio Grande sorge Ciudad Juarez, dove si concentrano masse di uomini, donne e bambini arrivati dopo un viaggio estenuante e rischioso attraverso il Centro America in fuga da violenza estrema, povertà e disastri naturali, con il miraggio di una nuova vita negli Stati Uniti. Ma le nuove regole per chiedere asilo nel Paese sono ancora più severe che in passato: nell’ultima puntata della stagione Mayte, lei stessa figlia di immigrati messicani, racconta a Finis Terrae la sua storia e l’impegno di Hope Border Institute, insieme alla diocesi di El Paso, per alleviare le sofferenze dei migranti e promuovere una cultura della solidarietà sui due lati della frontiera.

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Con i manganelli non c’è futuro. Appello del Settore giovani dell’Azione Cattolica Italiana, Fuci e Msac

da Azionecattolica.it, il sito dell’Azione Cattolica Italiana.

Non c’era niente da capire: con i manganelli non c’è futuro. Vogliamo partire dicendo questo: la responsabilità in merito alle vicende che hanno visto coinvolti gli studenti e le forze dell’ordine a Pisa e Firenze è chiara e quanto abbiamo visto e sentito attraverso le testimonianze dei presenti ci porta a esprimere la nostra ferma e condivisa condanna per l’accaduto. L’esercizio del diritto a esprimere la propria opinione in maniera pacifica non può in alcun modo rappresentare un pretesto per la violenza, soprattutto da parte di chi è chiamato a garantire la sicurezza di tutti i cittadini.

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Myanmar. Il monaco contro la guerra – Finis Terrae #10

Dopo decenni di oppressione, il Myanmar aveva cominciato a sperare nella democrazia. E invece, in seguito al golpe del 2021, il Paese è ripiombato nella violenza. Ashin Mandalar Lankara, monaco buddhista impegnato nel dialogo interreligioso, racconta a Finis Terrae come nel suo Paese la pluralità di etnie e di fedi sia stata spesso usata come pretesto per fomentare le divisioni e come lo stesso buddhismo sia stato trasformato in un elemento militante di identità nazionale. Eppure oggi l’opposizione al regime sta unendo sullo stesso fronte un popolo esasperato, mentre il futuro porrà ai giovani la grande sfida della tolleranza. Intanto c’è chi, in questo contesto di violenza e di emergenza umanitaria, resta a fianco della popolazione.

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Turchia al voto: la posta in gioco – Finis Terrae #9

Tra crisi economica, conseguenze del terremoto e un autoritarismo crescente, la Turchia si prepara a un voto cruciale che decreterà anche la sorte del presidente “sultano” Erdoğan. Ma i problemi del Paese sono molto più profondi e, secondo il politologo e giornalista Cengiz Aktar, affondano le radici nella nascita stessa della Repubblica turca, esattamente cent’anni fa. L’appuntamento mancato con l’Europa, poi, ha fatto sfumare le speranze di una svolta moderna e democratica. A Finis Terrae Aktar racconta le contraddizioni di un Paese chiave per gli equilibri regionali, che non possiamo permetterci di sottovalutare.

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Sahel. La muraglia verde contro il deserto – Finis Terrae #8

La siccità è una minaccia sempre più concreta. E se ce ne rendiamo conto perfino alle nostre latitudini, ai margini del Sahara è ormai lotta aperta per fermare l’avanzata del deserto. Haidar el Ali, già ministro senegalese dell’ambiente, è stato il direttore per il suo Paese dell’Agenzia della Grande muraglia verde, un progetto regionale che punta a frenare la desertificazione nel Sahel. A “Finis Terrae. Storie oltre i confini” ha raccontato la crisi umanitaria innescata dai mutamenti climatici, in un’area dove cresce il jihadismo e prosperano i traffici di armi, droga ed esseri umani. Ma proprio qui, una lunghissima muraglia di alberi potrebbe salvare il futuro di milioni di persone.

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«Oggi Gesù nascerebbe a Gaza». Meditazione del pastore Paolo Ricca su Isaia 11,1-9

da Alzogliocchiversoilcielo.blogspot.it, sito di taglio ecumenico con testi, audio e video di catechesi, commenti alle letture, conferenze, corsi biblici, lectio e omelie.

Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse,
un virgulto germoglierà dalle sue radici.
Su di lui si poserà lo spirito del Signore,
spirito di sapienza e d’intelligenza,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di conoscenza e di timore del Signore.
Si compiacerà del timore del Signore.
Non giudicherà secondo le apparenze
e non prenderà decisioni per sentito dire;
ma giudicherà con giustizia i miseri
e prenderà decisioni eque per gli umili della terra.
Percuoterà il violento con la verga della sua bocca,
con il soffio delle sue labbra ucciderà l’empio.
La giustizia sarà fascia dei suoi lombi
e la fedeltà cintura dei suoi fianchi.
Il lupo dimorerà insieme con l’agnello;
il leopardo si sdraierà accanto al capretto;
il vitello e il leoncello pascoleranno insieme
e un piccolo fanciullo li guiderà.
La mucca e l’orsa pascoleranno insieme;
i loro piccoli si sdraieranno insieme.
Il leone si ciberà di paglia, come il bue.
Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera;
il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso.
Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno
in tutto il mio santo monte,
perché la conoscenza del Signore riempirà la terra
come le acque ricoprono il mare.

Is 11, 1-9

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Le armi, la beneficenza, e il Bambino Gesù

da Settimananews.it, la storica rivista di attualità, pastorale, teologia dei dehoniani.

L’ospedale Bambino Gesù di Roma è un’eccellenza in campo pediatrico che opera a favore di tutti i minori senza alcuna discriminazione. Promuove interventi umanitari in tutto il mondo e necessita perciò di molte risorse messe a disposizione dalla Santa Sede che ne ha il controllo, ma sono numerose anche le donazioni che arrivano da parecchie fonti in maniera discreta e costante.

Sta suscitando scalpore il rifiuto opposto dalla direzione della struttura ospedaliera alla donazione proposta dalla società Leonardo, tra i principali attori del settore industriale della difesa e dello spazio. Continua a leggere

Aleppo: un sorriso tra le macerie – Finis Terrae #7

Nadine Khoudary era giovanissima quando la guerra siriana investì Aleppo: in questi 12 anni ha conosciuto gli orrori del conflitto e sperimentato gli effetti di una crisi economica che ha spinto alla fame il 60% della popolazione. Cristiana, oggi psicologa impegnata come educatrice nella parrocchia latina, Nadine si trovava in casa quando, nella notte tra il 5 e il 6 febbraio, la terra ha tremato, gettando di nuovo nel terrore la città un tempo più fiorente e cosmopolita del Paese. Il suo racconto a “Finis Terrae. Storie oltre i confini” ci porta tra le macerie siriane per mostrarci le storie di coraggio e di speranza all’interno di una comunità ferita.

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I paradossi del cattolicesimo borghese (7). La grande assente: la Parola di Dio.

da Iltuttonelframmento.blogspot.com, il blog di Fabio Cittadini.

Occorre porci con estrema lucidità e realismo un’altra domanda: come si può pretendere che la Parola dica qualcosa al gregge se non ha detto nulla al pastore del gregge?

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