
dal profilo facebook di madre Teodora Tosatti, presbitera presso la Chiesa Cristiana Vetero Cattolica.
Nella Commemorazione dei Defunti vi ripresento un ‘classico’ rielaborato a opera di H. J. M. Nouwen.
Due feti gemelli conversano nella pancia della loro madre: «Dimmi, ma tu ci credi in una vita dopo la nascita?» chiede uno dei gemelli.
«Sì, assolutamente! Qui dentro ci sviluppiamo e diventiamo forti per ciò che ci aspetterà fuori»
Gli risponde l’altro gemello: «Io penso che sia una stupidaggine!»
Dice il primo: «Non ci può essere una vita dopo la nascita – quale aspetto, per cortesia, potrebbe mai avere?»
«Non lo so neanche io nei minimi particolari. Ma sarà molto più luminoso di qua dentro. E forse addirittura correremo e mangeremo con la bocca?»
«Non ho mai sentito una cosa così assurda! Mangiare con la bocca, che idea pazza. Abbiamo la corda dell’ombelico che ci nutre. E come vuoi correre? La corda dell’ombelico è troppo corta».
«Ma sì, funzionerà sicuramente. Soltanto che tutto sarà un po’ diverso».
«Sei pazzo. Nessuno è mai ritornato dal ‘dopo-nascita’. Con la nascita finisce la vita. Ecco, tutto qua!»
«Ammetto che nessuno sa come sarà la vita dopo la nascita. Ma io so che poi vedremo nostra madre e che essa si prenderà cura di noi».
«Madre??? Ma non dirmi che crederai a una madre? E dov’è, per favore?»
«Beh, qui – dappertutto intorno a noi. Siamo e viviamo in essa e per mezzo di essa. Senza di essa nemmeno esisteremmo!»
«Sciocchezze! Non ho mai notato che ci sia una madre; quindi non esiste».
«Ma certo, a volte, se stiamo completamente zitti, puoi sentirla cantare. O sentirla, quando accarezza il nostro mondo…».