
Nel 2017, la Fraternità della Trasfigurazione è stata uno degli organizzatori della “Iniziativa di pentimento nazionale”, programmata in coincidenza con il centesimo anniversario della rivoluzione russa. Nel corso dell’anno, il proclama del gruppo di iniziativa (pubblicato qui in lingua italiana) è stato firmato sul relativo sito web da 735 persone, tra cui rappresentanti della prima emigrazione russa, nonché da personaggi noti del mondo della scienza e della cultura, responsabili di progetti di volontariato, clero e laici. Un gruppo di persone impegnate, che respingono l’individualismo e il disinteresse per il bene e il destino comune, si sono unite. Sono vivaci e aperti all’azione indipendente, e li invitiamo a continuare ad andare avanti nel lavoro comune come parte dei “Possessori di speranza” (nome del forum – letteralmente “coloro che hanno speranza” – che vuole contrapporsi agli “altri che non hanno speranza” disapprovati da Paolo in 1Ts 4,13) – Iniziativa per il Pentimento e la Rinascita Nazionale.
Proclama del Forum “Possessori di speranza”
Pentimento e rinascita
L’anno scorso, l’anno del 100° anniversario della rivoluzione d’Ottobre, che senza dubbio può essere definito come l’inizio della Catastrofe russa, ci ha permesso con maggior chiarezza di vedere e riconoscere il male che ha contaminato la nostra terra nel XX secolo. Molte persone, preoccupate per le sorti per le sorti della Russia e del suo popolo e della chiesa hanno aderito all’Azione Nazionale di Pentimento – “Possessori di speranza”. Quest’appello al pentimento è stato già rivolto a tutti le nazioni dell’ex Impero Russo. Nonostante che nel 2018 i tragici anniversari continuino, crediamo che bisogna fare un passo avanti e cercare le fondamenta per la nostra rinascita nazionale.
Invitiamo tutti coloro che condividono le tesi descritte qui riportate ad unirsi al Forum “Possessori di speranza” – un indipendente e informale cerchio di persone che hanno speranza nella rinascita della persona, del popolo, della società e della chiesa in Russia.
PENTIMENTO
I crimini, commessi sulla nostra terra nel XX secolo vanno riconosciuti e sradicati perché con il tempo la norma della vita dell’uomo e della società possano essere ristabiliti:
- una illecita presa del potere da parte dei bolscevichi
- l’incitamento all’ira, all’invidia di classe, all’odio e a una guerra civile fratricida
- la violazione del concetto di legalità, la pratica di illegalità di massa
- il terrore rosso, tra cui l’uccisione dell’imperatore della Russia e la sua famiglia
- l’esilio e deportazione dal paese russo dell’elite intellettuale e spirituale
- la vendita all’estero, il saccheggio e la distruzione di opere d’arte di grande valore
- la dekulakizazione e l’annientamento della classe dei contadini
- il tentativo di creare un «uomo nuovo» «una collettività nuova»
- la propagazione della ideologia di massa come “l’unica vera”
- la fucilazione di massa, numerose repressioni indirizzate contro rappresentanti di tutti i ceti e tutti i popoli che hanno vissuto sul territorio dell’USSR, e contro il popolo russo in primo luogo
- l’ingiustificabile morte di molte milioni di persone sia durante la guerra Civile, sia per la carestia e la Seconda guerra mondiale
- la distruzione e il divieto di tutte le forme di libera auto-organizzazione della gente e la loro capacità di vivere e lavorare insieme
- una pratica di massa del lavoro forzato e senza senso
- il controllo ideologico sulle persone, in primo luogo quelli della libera creatività, la persecuzione delle persone del pensiero libero
- l’affermazione dello stato come valore assoluto e supremo, la negazione della dignità umana e del valore di una vita umana individuale
- il sequestro illegale della proprietà, l’annientamento nel popolo del senso di proprietà, della responsabilità per i propri affari e il proprio paese
- un controllo totale dello stato sulla vita di ogni persona, e una persecuzione continua delle chiese, in primo luogo della chiesa ortodossa, religioni e società
- la rottura con la tradizione storica della Russia, la creazione di una falsa immagine della storia russa e della persona russa
- la distruzione dell’identità politica, economica, civile e culturale del paese
- l’isolamento artificiale del paese dalle migliori conquiste della civiltà e cultura mondiale
- rendere norma sociale il sopruso e la delazione, l’elevazione a norma della menzogna e della denuncia, della violenza e della crudeltà
- la distruzione della fede in Dio e nella persona
RINASCITA
Gli obiettivi prioritari per recuperare la misura e la norma della vita dell’uomo, del popolo, della chiesa e della società:
- fare lutto per tutte le vittime e le perdite del XX secolo
- avere pietà di tutti
- invitare tutti al pentimento per i crimini del XX secolo
- superare l’amnesia storica, culturale e spirituale sia nelle singole famiglie, sia in tutto il popolo
- reclamare la decomunistizzazione, opporsi alla glorificazione dei nomi di Marx, Lenin, Trotsky, Stalin, Dzerzhinsky e altre personalità del regime comunista
- ripristinare la successione delle migliori tradizioni della vecchia società russa e la nostra storia multisecolare
- ricordare non solo l’onore e la dignità di ogni uomo, ma anche la sua nobiltà e la sua generosità
- imparare a vivere insieme, lavorare insieme, credere, sperare e amare
- avviare la rinascita spirituale del popolo; contribuire all’affermazione delle norme morali e spirituali
- riconoscere la propria colpa davanti a tutti, chi è stato ingiustamente cacciato dal paese e incoraggiare tutti coloro che volontariamente o involontariamente hanno lasciato il nostro paese, ad aiutare la sua rinascita
- mirare a costruire una vita basata su rapporti fraterni e comuni, che corrisponda al nostro carattere, alla nostra anima e spirito
- imparare a vedere e a riconoscere gli anziani e i responsabili nel popolo, nella chiesa e nello stato
- nella società, bisogna ricordare e richiamare in primo luogo la verità, la giustizia, l’onestà, l’ordine e il diritto
- nella chiesa, bisogna ricordare il rispetto per ogni persona e il sobornost’ cristiano
- rilanciare e rafforzare i rapporti di buon vicinato con i paesi vicini e i loro popoli
- ricordare la responsabilità non solo per noi stessi e per la nostra proprietà, ma anche per il prossimo, vicino e lontano
- amare Dio e l’uomo (compreso se stesso)
- amare la propria terra, il nostro popolo, la sua storia, tradizione e cultura
- vivere una vita in modo degno di Dio e dell’uomo e vivere secondo coscienza
Il gruppo promotore