La “Chiesa Cristiana Vetero Cattolica” in Italia: un pò di cronaca recente

Pubblichiamo l’articolo che ci hanno mandato gli amici della Chiesa Cristiana Vetero Cattolica, con un pò di cronaca recente a proposito della loro presenza in Italia, utile a non confonderli con altre denominazioni simili.

In Italia, fino al 2011, esisteva la Chiesa Vetero-Cattolica dell’Unione di Utrecht. Tale realtà ha contato circa cento fedeli – 54 membri giuridicamente iscritti, fra i quali 4 presbiteri –, erano presenti originariamente due comunità principali – a Bolzano e Milano – ed erano stati attivati rapporti con referenti in altre città e regioni, i quali vedevano comunque un riferimento imprescindibile nella realtà milanese.

A partire dal giugno 2002, tuttavia, alla comunità di Bolzano – l’Associazione Comunità Vetero-Cattolica di Bolzano Santa Maria Maddalena, attiva dal 1997, retta da Stefan Wedra – è stato revocato lo status di parrocchia e la comunità è stata dichiarata non più rappresentativa della Chiesa Vetero-Cattolica dell’Unione di Utrecht; le attività di questa comunità, peraltro, proseguono, e il culto è oggi praticato presso la chiesa evangelico-luterana di Bolzano, grazie a una forma di collaborazione informale con la branca austriaca della Chiesa Vetero-Cattolica dell’Unione di Utrecht.

Dal marzo 2011 il delegato della Conferenza Episcopale Internazionale dell’Unione di Utrecht per l’Italia è stato il vescovo svizzero Harald Rein; precedentemente, dal 1 gennaio 2008, lo è stato il vescovo Fritz-René Müller di Berna, che assunse l’incarico previamente ricoperto – dal 1998 – dal vescovo Joachim Vobbe, di Bonn, in Germania.

A Milano ha operato la parrocchia Gesù di Nazareth, fondata il 1° marzo 1996 – originariamente come comunità di lingua ceca e slovacca, poi italiana – dal sacerdote vetero-cattolico Petr Zivný – dottore in psicologia, nato a Praga nel 1958 – e inaugurata il 14 aprile dello stesso anno con la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Praga Dušan Hejbal; successivamente, il 14 settembre 2010, padre Zivný si è dimesso dai suoi incarichi di vicario episcopale, presidente del consiglio sinodale e parroco di Milano, anche in ragione di dissensi interni circa gli sviluppi recenti – di natura teologica e pastorale – della comunità italiana, che costituiscono in un certo senso le premesse della fase di delicata transizione che la Chiesa Vetero-Cattolica dell’Unione di Utrecht in Italia ha attraversato. La Comunità Gesù di Nazareth si è segnalata per un attivo impegno ecumenico, aderendo sin dalla sua costituzione, il 13 gennaio 1998, al Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano.

Il 4 febbraio 2006, a Milano, presso la Chiesa anglicana, il vescovo Vobbe ha conferito l’ordinazione diaconale alla milanese Elisabetta Tisi e alla romana Teodora Tosatti: per la prima volta nella comunità vetero-cattolica italiana sono state delle donne a ricevere l’ordinazione diaconale. In seguito, il 21 ottobre 2006, a Bonn, lo stesso vescovo Vobbe ha conferito l’ordinazione presbiterale a Teodora Tosatti, prima parroca di Roma dove presiedeva il culto nella Chiesa di All saints e poi parroca di Perugia.

Oltre alla sede di Milano, la Chiesa Vetero-Cattolica dell’Unione di Utrecht in Italia ha compreso la parrocchia Dio Padre Misericordioso di Roma, la parrocchia Santa Maria Maddalena e San Rocco di Montpellier di Livorno, la parrocchia San Vincenzo di Lerins a Firenze e la comunità suffraganea di Milano Santa Teresa d’Avila di Sabbioneta (Mantova).

A seguito di alcuni episodi occorsi nella prima metà del 2011, in data 7 giugno dello stesso anno il delegato della Conferenza Episcopale Internazionale per l’Italia, il già menzionato vescovo Rein, ha comunicato ai fedeli italiani la decisione delle Chiese Vetero-Cattoliche dell’Unione di Utrecht di porre fine allo loro missione in Italia. Tale decisione, le cui motivazioni sono tuttora sconosciute, ha portato i membri della Chiesa Vetero Cattolica dell’unione di Utrecht a porsi sotto la giurisdizione della Chiesa d’Inghilterra come anglicani di tradizione vetero cattolica.

Il non avere un decanato vetero cattolico vero e proprio ha portato però un clima poco sereno e, di conseguenza, mentre alcune comunità anglicane di tradizione vetero cattolica sono rimaste, altre sono passate sotto la giurisdizione della Progressive Catholic Church, una Chiesa membro del consiglio ecumenico mondiale di Ginevra attraverso un organo ecumenico denominato International Council of Churches.

Oggi quindi è ritornata presente e attiva sul territorio la Chiesa Cristiana Vetero Cattolica che conta 4 parrocchie: Perugia, Torino, Bergamo e Voghera.

Anche la missione a Gran Canaria è temporaneamente inserita nella Chiesa italiana, arrivando così a 5 parrocchie.

Un pensiero su “La “Chiesa Cristiana Vetero Cattolica” in Italia: un pò di cronaca recente

  1. Salve, correggo alcuni errori riportati nell’articolo: In Italia, fino al 2011, esisteva solo una MISSIONE della Chiesa Vetero-Cattolica dell’Unione di Utrecht, diciamo che esiste la chiesa quando vi è una diocesi e tutta la struttura e finanziamento ch ene consegue.
    Comunità di Bolzano: non è più parrocchia perché non arriva al numero sufficiente di membri ma appartiene all’Unione di Utrecht sotto la giurisdizione dell’Austria. Il presidente fa parte del gruppo ufficiale dei teologi austriaci.
    Quest’anno (2019) si svolge proprio presso questa comunità lì il forum internazionale dei laici dell’Unione di Utrecht
    “Tale decisione, le cui motivazioni sono tuttora sconosciute”: le motivazioni sono conosciute. Il presidente del consiglio sinodale mentre era in carica si è purtroppo fatto ordinare diacono da una realtà ecclesiale definita da Utrecht “vagante”, segno della confusione della situazione del periodo e sono stati celebrati matrimoni per coppie dello stesso sesso con tanto di annunci a mezzo stampa (nulla di male oggettivamente) ma senza alcun accordo con il vescovo responsabile e senza accordo (nel senso di camminare insieme) a livello internazionale in modo da non generare fratture. Camminare insieme significa anche discutere insieme, prendersi del tempo per approfondire, perché questa visione venga condivisa. Buona serata

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