50ª Settimana sociale. La sfida della ferialità

da Settimananews.it, la storica rivista di attualità, pastorale, teologia dei dehoniani.

Una signora senza fissa dimora ferma un vescovo e gli chiede di «incontrare il papa». Costui la ascolta con gentilezza, rispondendo però di non avere il potere di avvicinarla al pontefice.

Era ben informata, la donna: sapeva che fra qualche ora il santo padre sarebbe arrivato a Trieste. C’erano, però, le Forze dell’ordine: unico intralcio, a suo avviso, alla stretta di mano con Francesco.

In realtà, non lo incontra, se non a distanza di qualche chilometro in mezzo alle circa 9.000 persone che il 7 luglio hanno presenziato alla concelebrazione eucaristica in piazza Unità d’Italia.

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Pizzolato: “Partecipazione, cittadinanza e istituzioni: per una democrazia trasformativa”

L’intervento di Filippo Pizzolato, Università degli Studi di Padova alla 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia – Trieste, 3-7 luglio 2024.

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Le riflessioni bibliche alla Settimana sociale (Mc 13; Nm 11; “A Diogneto” V-VI)

Pubblichiamo le tre riflessioni bibliche e/o patristiche della 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia – Trieste, 3-7 luglio 2024.

Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!”.

Mc 13, 33-37

Il testo della riflessione di Sabino Chialà

La sintesi della riflessione di Sabino Chialà

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«Alla Chiesa italiana scrivi … Non ti manchi il coraggio», di Andrea Grillo e Marinella Perroni

Se guardi al futuro, e lo fai come Chiesa, devi avere coraggio. Un coraggio che non è prima di tutto forza di negazione. Il coraggio di negare non sempre è coraggio. Spesso è paura mascherata da coraggio. Guardare avanti con coraggio e senza paura vuol dire entrare nel gioco di luci dei segni dei tempi. Ospitare nel reale le cose nuove e mediante esse rileggere la tradizione in modo più ricco, più completo, più profondo. I tempi mandano segni a te, in quanto comunità di uomini e donne rigenerati dalla morte e dalla vita, dal dolore e dalla gioia. E i segni parlano nuovi linguaggi, che tu sei in grado di imparare, ma solo se avrai coraggio, se non ti lascerai paralizzare dalla paura.

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Papa Francesco: “Democrazia e cattolicesimo”

Il discorso di Papa Francesco alla 50.ma Settimana sociale dei cattolici in Italia a Trieste, 7 luglio 2024.

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Mattarella: “Praticare e inverare la democrazia”

L’intervento integrale del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel primo giorno a Trieste della 50ª Settimana Sociale dei Cattolici.

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Card. Zuppi: “Non c’è democrazia senza un ‘noi’”

L’intervento integrale del presidente della Cei, il card. Matteo Zuppi, nel primo giorno a Trieste della 50ª Settimana Sociale dei Cattolici.

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Essere sale nella società di oggi. Alcune grandi parole che emergono dalle settimane sociali di Trieste

da Vinonuovo.it, «vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi» (Lc 6,36).

Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore con che cosa lo si potrà render salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini

Mt, 5,13

Sogniamo come un’ unica umanità, come viandanti fatti della stessa carne umana, […] ciascuno con la ricchezza della sua fede e delle sue convinzioni, ciascuno con la propria voce, tutti fratelli!

Fratelli tutti

Possono essere queste frasi a spiegare il senso della 50° Settimana sociale dei cattolici in Italia svoltasi a Trieste dal 03 al 07 luglio; senso ribadito, in fase di avvicinamento ad essa, da mons. Luigi Renna, arcivescovo di Catania e organizzatore delle “settimane sociali”, quando diceva: «Per chi ha fede è importante una presenza significativa anche nel mondo […]. Siamo cristiani che vivono nel mondo e portano tutta la ricchezza della loro profezia […]. si riscopra un’Italia che sa accettare le sfide che ha di fronte e avvii una nuova narrazione, la narrazione di una presenza che presidia i nostri territori e li rigenera». Che cosa ci ha lasciato questa “Settimana sociale”? Quali messaggi ha lanciato per il futuro immediato? Colgo alcune parole…

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Esiste una politica propriamente cattolica?

da Vinonuovo.it, «vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi» (Lc 6,36).

Ormai diversi decenni fa il teologo tedesco Josef Fuchs si domandava se esistesse una morale propriamente cristiana. Dinanzi a simile questione il sacerdote gesuita affermava che la categoria della morale cristiana non sussiste a differenza di una forma morale ispirata cristianamente la quale si manifesta lungo i secoli della storia. A partire dalle riflessioni del celebre teologo moralista Fuchs, e per rilanciare il dibattito sulla relazione fra cattolici e politica che insieme a Giuseppe Savagnone abbiamo su questo blog sinora animato, possiamo domandarci: esiste una politica propriamente cattolica? Se, oltre alla domanda, prendessimo in prestito anche la risposta del gesuita tedesco dovremmo affermare che non esiste una politica precipuamente cattolica bensì un modo plurale, ricco e fecondo dei credenti di impegnarsi in politica. Tuttavia simile affermazione va validata attraverso alcune riflessioni storiche, teologiche e politico-partitiche congiunte alla contemporaneità.

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Israele – Palestina. Donne per la pace | Finis Terrae S2:E5

Mentre la violenza in Medio Oriente raggiunge livelli sconcertanti, le parole di odio rischiano di soffocare le voci di chi, su entrambi i fronti, non smette di lottare per la riconciliazione. Voci che spesso sono quelle delle donne. Come Layla Alsheikh, palestinese, che anni fa perse il suo bimbo neonato per colpa dei soldati israeliani ma oggi è impegnata per il dialogo, o Ariella Giniger, israeliana, fondatrice di una grande associazione di donne che rivendicano un accordo di pace. Anche di fronte alla tragedia in corso, Layla e Ariella, come tante altre, restano ferme nella propria convinzione: l’unica via per risolvere lo scontro che avvelena la loro terra è mettersi nei panni dell’altro. E spezzare il ciclo della violenza. La puntata contiene anche una scheda storica sul conflitto e tanti consigli per approfondire.  I consigli di questa puntata: Il libro Una storia di amore e di tenebra, di Amos Oz La graphic novel di Joe Sacco Palestina Il film Il figlio dell’altra, di Lorraine Lévy Il film 200 metri, del regista Ameen Nayfeh (https://www.primevideo.com/detail/200…) La serie tv Fauda (www.netflix.com/it/title/80113612) Il saggio Pop Palestine. Viaggio nella cucina popolare palestinese, di Fidaa Abuhamdiya e Silvia Chiarantini

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Guerra, violenza e Pace nei Padri della Chiesa

da Alzogliocchiversoilcielo.blogspot.it, sito di taglio ecumenico con testi, audio e video di catechesi, commenti alle letture, conferenze, corsi biblici, lectio e omelie.

11-12 giugno 2024 – Cenacolo mariano – Borgonuovo di Sasso Marconi (Bo)

Nell’avvicinarsi dell’ottantesimo anniversario dell’eccidio di Monte Sole, si è pensato di iniziare un percorso di riflessione con un interessante convegno dal titolo: “Guerra, violenza e Pace nei Padri della Chiesa”.

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Dubai. Un’altra economia è possibile | Finis Terrae S2:E4

Emirati Arabi Uniti: a Dubai, contestata sede del prossimo vertice ONU sui cambiamenti climatici, i milioni di lavoratori stranieri sono vittime di abusi e sfruttamento. Ma il manager italo-siriano Abdullah al-Atrash ha provato a creare un’azienda che mettesse al centro le persone e il rispetto del pianeta, sperimentando un modello di successo che oggi fa scuola, nel Golfo Persico e non solo. Legato al movimento dei Focolari, al-Atrash è anche il referente per gli Emirati Arabi di The Economy of Francesco, una comunità internazionale formata da giovani startupper, imprenditori e attivisti impegnati in un processo di cambiamento verso una nuova economia inclusiva e sostenibile dal punto di vista ambientale. I consigli di questa puntata: La serie tv Justice: https://www.netflix.com/it/title/8102… Il film City of Life del regista Ali Mostafa: https://www.imdb.com/title/tt1159926/ Il libro illustrato “Le nuove frontiere dell’architettura. Gli Emirati Arabi Uniti tra utopia e realtà” di Eugenio Bellini e Laura Daglio (editore White Star).

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Né invisibili né irrilevanti. Per una lettura evangelica dell’impegno dei cattolici in politica

da Vinonuovo.it, «vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi» (Lc 6,36).

Di recente Giuseppe Savagnone ha riflettuto sull’impegno dei cattolici italiani in politica in uno stimolante articolo apparso su Tuttavia.eu e intitolato I cattolici invisibili. A partire dall’attualità il professore siciliano ha inteso concentrare l’attenzione sull’odierna rilevanza e visibilità dell’opera dei credenti in politica. Le interessanti parole di Savagnone, al modo di una sponda che rilancia, consentono di approfondire ulteriormente il tema nel tentativo di offrire un quadro quanto più ricco e plurale sulla questione.

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Marsiglia. La sfida delle banlieue | Finis Terrae S2:E3

Emarginazione, criminalità, disagio sociale: nelle periferie d’Europa intere generazioni di giovani stanno perdendo l’appuntamento con il proprio futuro. Per capire che cosa sta succedendo siamo andati a visitare le banlieue più difficili della Francia: i famigerati quartieri Nord di Marsiglia. In questa sorta di ghetti, diventati feudi dei trafficanti di droga, abbiamo incontrato chi opera in prima linea per offrire ai ragazzi un’alternativa alla delinquenza. Come Zaïdat, che gestisce una piccola biblioteca dove i libri aprono i ragazzi al mondo, o le religiose italiane che animano uno spazio di incontro tra donne di fedi e culture diverse. Ma anche Arthur e Tiphaine, giovane coppia che ha scelto la missione tra i palazzi degradati di Campagne Lévêque, o Patrice, leader di un’associazione che crea sviluppo attraverso l’arte. E tu che ne pensi? La missione si può fare anche a casa nostra?

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“Basta favori ai mercanti di armi!”

da Caritas.it, il sito di Caritas Italiana, organismo pastorale della CEI.

Esiste un collegamento che non può essere negato tra la produzione e il commercio delle armi e i conflitti che insanguinano il pianeta. Per questa ragione è necessario che vi sia la massima consapevolezza sul percorso che queste armi fanno, soprattutto quelle che rischiano di finire nelle mani di regimi impegnati in azioni di repressione interna o in conflitti armati all’esterno dei loro confini. Per la stessa ragione è necessario che ogni ipotesi di vendita di armi sia accuratamente esaminata proprio per minimizzare il rischio che quelle stesse armi finiscano in mani sbagliate, e per assicurarsi che ogni transazione di questo tipo avvenga nella cornice dei trattati internazionali su questa materia a cui l’Italia ha aderito.

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«Da Chiese a Ong?». Un articolo di Fulvio Ferrario

da Alzogliocchiversoilcielo.blogspot.it, sito di taglio ecumenico con testi, audio e video di catechesi, commenti alle letture, conferenze, corsi biblici, lectio e omelie.

C’era una volta, in Europa, lo Stato sociale, cioè il progetto di garantire l’accesso ai servizi, e in particolare all’istruzione e alla sanità, all’intera popolazione, mediante risorse fornite da una fiscalità proporzionale e progressiva. Qualche problema doveva esserci anche allora, se, nello slang popolar-giovanile, un prodotto di qualità non proprio superlativa poteva essere detto “della mutua”, con riferimento al Servizio sanitario pubblico: l’Italia non era la Svezia. In ogni caso, lo Stato sociale tentava, con qualche successo, di incrementare la qualità della vita anche dei ceti meno abbienti, il che alla lunga permetteva, soprattutto grazie all’istruzione, una certa mobilità sociale. È stata l’epoca d’oro del “ceto medio”.

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La guerra del Ramadan

da Riforma.it, il quotidiano on-line delle chiese evangeliche battiste, metodiste e valdesi in Italia.

A pochi giorni dalla Pasqua, si conclude il Ramadan: il mese del calendario islamico in cui i musulmani di tutto il mondo digiunano dall’alba al tramonto per ricordare il periodo nel quale Dio rivelò il Corano, il libro sacro, al profeta Muhammad.

Per milioni di persone, il Ramadan è quindi un periodo di concentrazione spirituale sui temi centrali della fede, ma anche l’occasione per riunire le famiglie disperse e festeggiare insieme la rottura del digiuno quotidiano, quando finalmente in cielo spuntano le prime stelle: è il momento dell’iftar, nel quale dopo aver pregato, si condivide il pasto con amici e parenti.

Alla fine del mese di Ramadan si celebra l’ultimo iftar ed è una festa gioiosa, che si prolunga per ore e ha le stesse dinamiche degli incontri di famiglia in occasione delle feste di tradizione cristiana, come la Pasqua che abbiamo appena celebrato per ricordare la resurrezione di Gesù.

Del Ramadan che si conclude il prossimo 10 aprile, si è parlato molto in questi giorni, e per ragioni che poco hanno a che fare con la spiritualità islamica che lo caratterizza. Una scuola del Comune lombardo di Pioltello, infatti, ha deciso di organizzare il proprio calendario sospendendo le lezioni proprio il 10 aprile. È una norma consentita dalla legge che riconosce agli istituti scolastici la libertà di fissare, entro un tetto precisamente stabilito e non superabile, alcuni giorni di festività.

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Mongolia: nella terra di Gengis Khan | Finis Terrae Speciale

Steppe, pastori nomadi e gli echi delle conquiste di Gengis Khan: nell’immaginario collettivo la Mongolia è una terra lontana e avvolta in un velo di mistero. Alla vigilia del viaggio di Papa Francesco, siamo andati a visitarla e abbiamo scoperto un Paese sfaccettato e in rapido cambiamento, ma anche strategico, stretto com’è tra i due grandi vicini: Russia e Cina. Qui, dopo 70 anni di comunismo e la difficile transizione democratica iniziata con il crollo dell’Unione Sovietica, è fiorita anche una giovane Chiesa, piccolissima eppure in prima linea in tanti settori chiave della società: dall’educazione al sostegno a chi è stato lasciato ai margini dalla crescita economica. Il reportage di “Finis Terrae”.

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Amazzonia, per la terra e per la vita | Finis Terrae S2:E1

Nel giorno in cui viene resa nota l’Esortazione apostolica “Laudate Deum”, con cui Papa Francesco rilancia l’urgenza di “schierarsi al fianco delle vittime dell’ingiustizia ambientale e climatica”, andiamo in Amazzonia, polmone del mondo gravemente a rischio. Qui, nella regione brasiliana della foresta, il missionario del Pime padre Sisto Magro è prima linea a fianco dei piccoli agricoltori minacciati dalle grandi aziende dell’agrobusiness. Un impegno non privo di pericoli, in un contesto dove gli interessi economici si incrociano con quelli della politica e con gli affari della criminalità organizzata. Ma nella lotta di padre Sisto si gioca una delle sfide chiave del nostro tempo: tutelare il pianeta per salvaguardare la vita umana. “Finis Terrae. Storie oltre i confini” è un programma realizzato dalla redazione di “Mondo e Missione”. Conduce Chiara Zappa. Hanno collaborato a questa puntata: Giorgio Bernardelli, Luca Cereda, Migena Matodashaj e Anna Pozzi

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Rileggere Pio Parisi: note su guerra e cristiani

da Settimananews.it, la storica rivista di attualità, pastorale, teologia dei dehoniani.

Sono giorni di ricerca di parole capaci di interpretare le molte vicende belliche del nostro tempo, tra cui si trova la vicenda tragica della guerra in Ucraina[1]. Anche il vescovo di Roma è intervenuto più volte con appelli e chiavi di lettura importanti per orientarsi a livello personale e collettivo[2].

In tale quadro ci sembra utile rendere di nuovo disponibile una riflessione del 1991 di Pio Parisi – dal titolo L’Apocalisse nel deserto – sulla prima guerra in Iraq degli USA – e di buona parte dell’occidente (testo disponibile qui). Lo introduciamo ricordando alcune note dell’autore, del contesto e alcune linee contenutistiche essenziali.

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