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Nel maggio del 1941, le milizie nazionaliste croate allestiscono il lager di Jasenovac, nel quale verranno uccisi tra il 1941 e il 1945 centinaia di migliaia di internati, in gran parte serbi ed ebrei. In quello stesso periodo, il regime ustascia del dittatore Ante Pavelić, appoggiato da Hitler e da Mussolini e ben visto da una parte della gerarchia cattolica, conduce al massacro cinquantamila ebrei, settecentomila ortodossi serbi, e perfino qualche cattolico sloveno, distruggendo pressoché tutte le sinagoghe della Croazia e duecentonovantanove chiese ortodosse. Continua a leggere