La Parola è la mia casa: [01/09/2024] XXII dom TO anno B

da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale di Chiuro e Castionetto.

Siamo una Chiesa saggia ed intelligente?

Dal vangelo secondo Marco (Mc 7,1-8.14-15.21-23)

In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?». Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini”. Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro». E diceva [ai suoi discepoli]: «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».

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Fede ai Tempi del Coronavirus

da Svoltaonline.it, per i giovani cristiani che vogliono capire, credere e cambiare, il blog dei giovani della Assemblee di Dio in Italia.

Sono ormai diverse settimane che media e giornali non parlano d’altro: un nuovo virus sta mettendo a repentaglio la vita di milioni di persone, avendo conseguenze non ancora quantificabili anche per l’economia mondiale.

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Il cristianesimo non offre risposte sul Coronavirus. Non dovrebbe.

da Riforma.it, il quotidiano on-line delle chiese evangeliche battiste, metodiste e valdesi in Italia.

Nicholas Thomas Wright è un vescovo anglicano e teologo inglese. È vescovo di Durham e uno dei principali studiosi del Nuovo Testamento del mondo anglosassone, nonché autore prolifico: in Italia i suoi libri sono stati pubblicati dalla casa editrice Claudiana, fra questi “Che cosa ha veramente detto Paolo”, “Gesù di Nazareth. Sfide e provocazioni”, “Risurrezione”, ” Quale Gesù. Due letture”, “L’apostolo Paolo”.

E’ docente di Nuovo Testamento all’università scozzese St. Andrews, la più antica della Scozia.

È considerato un esponente dell’evangelicalismo moderato e uno dei maggiori interpreti della cosiddetta “Terza ricerca del Gesù storico”.

Wright ha pubblicato un articolo sullo storico settimanale statunitense Time, dedicato alle risposte che vengono chieste al cristianesimo in tempi di crisi, per cui anche in questi tempi dominati dalla paura per l’esplosione del Coronavirus.

Peter Ciaccio, pastore della chiesa valdese di Palermo, ne ha tradotto ampi stralci che riporoniamo qui di seguito quali interessanti spunti di riflessione.

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#stateacasa non basta più

da Acli.it, Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani.

Qualsiasi epidemiologo, e da qualche settimana anche ognuno di noi, sa che l’efficacia delle misure di mitigazione non farmaceutiche del Covid-19 dipendono dalle persone e dai loro comportamenti. Ma cosa sappiamo del modo in cui gli italiani stanno affrontando le restrizioni di queste settimane? Sostanzialmente nulla, o meglio nulla di scientificamente fondato.

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I consigli di un monaco per chi è bloccato in casa

da Ortodossiatorino.net, il sito della parrocchia ortodossa del Patriarcato di Mosca a Torino dedicata a San Massimo.

Le restrizioni imposte a tutta l’Italia per contenere il nuovo coronavirus ci fanno vivere momenti imprevisti e poco confortevoli.

Stare a casa, al di là della serenità passeggera dei primi giorni di “ferie forzate”, può presto farci vivere momenti di noia e di disperazione. Qui possono essere d’aiuto le persone che fanno dell’isolamento un loro stile e ideale di vita: i monaci e le monache.

Eccovi i suggerimenti del vostro parroco, che da monaco al servizio di una parrocchia ha avuto molte occasioni di riflettere sul tema dell’isolamento in casa, e forse (giudicate voi…) può aiutarvi a passare al meglio questo periodo.

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Contemplare il volto di Dio: 1) Il volto del Dio della Legge. Di Rosanna Virgili

da Alzogliocchiversoilcielo.blogspot.it, sito di taglio ecumenico con testi, audio e video di catechesi, commenti alle letture, conferenze, corsi biblici, lectio e omelie.

Rosanna Virgili ci offre dieci schede per la meditazione invitando a contemplare il volto di Dio e aiutando a riflettere sul modo in viviamo questo nostro tempo.

1. Il volto del Dio della legge. Le vie della libertà

Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male. Oggi, perciò, io ti comando di amare il Signore, tuo Dio, di camminare per le sue vie, di osservare i suoi comandi, le sue leggi e le sue norme, perché tu viva e ti moltiplichi e il Signore, tuo Dio, ti benedica nella terra in cui tu stai per entrare per prenderne possesso. Ma se il tuo cuore si volge indietro e se tu non ascolti e ti lasci trascinare a prostrarti davanti ad altri dèi e a servirli,oggi io vi dichiaro che certo perirete, che non avrete vita lunga nel paese in cui state per entrare per prenderne possesso, attraversando il Giordano. Prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra: io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione. Scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza amando il Signore, tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui, poiché è lui la tua vita e la tua longevità, per poter così abitare nel paese che il Signore ha giurato di dare ai tuoi padri, Abramo, Isacco e Giacobbe”.

Dt 30,15-20

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Il perdono responsabile. Conversazione tra Gabriele Nissim e Gherardo Colombo

da Gariwo.net, il sito del Comitato per la Foresta dei Giusti-Gariwo onlus.

“Ci siamo posti il problema di cosa possa fare un individuo, un cittadino, di fronte ai problemi del nostro tempo”. Così Gabriele Nissim presenta la Carta delle responsabilità 2017 a Gherardo Colombo, ex magistrato protagonista di inchieste come quella sull’omicidio Ambrosoli, Mani Pulite, la Loggia P2, IMI-SIR, Lodo Mondadori e SME.

Un impegno etico per la memoria del Bene e l’educazione alla responsabilità, spiega Nissim, per delineare orizzonti. Di fronte alle sfide dell’oggi, assistiamo a un effetto generale di spaesamento delle persone, che non sanno più in che direzione muoversi e tendono a chiudersi nell’individualità. “C’è un filo conduttore che attraversa il mondo in cui viviamo – prosegue il presidente di Gariwo – ed è la cultura del nemico, della contrapposizione. Questo percorre le religioni, il dibattito politico, le relazioni interpersonali”. Continua a leggere