Tomáš Halík
Si destano gli angeli Avvento e Natale di un’epoca inquieta
Traduzione dal ceco di Paolo Baiocchi
Vita e Pensiero, Milano, 2023, pagine 128,
www.vitaepensiero.it

“L’angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è il Cristo Signore». (Lc 2,10-11)

Il Vangelo di Natale non è un idillio da relegare in una devozione emotiva e sdolcinata, il dessert alla fine dei bagordi natalizi, ma la risposta sconvolgente al persistente egoismo del mondo, alle cui porte bussano invano Maria e Giuseppe.

Il vero cristianesimo non è una rigida ideologia religiosa, un sistema di rituali e consuetudini, prescrizioni e divieti. È l’avventura della ricerca del Cristo vivente nel nostro tempo, nel nostro mondo, nella nostra società.

Gesù, che torna ancora in mezzo a noi, ha spesso una sola carta di identità: quella con cui si è mostrato agli apostoli dopo la Risurrezione e con cui ha fatto risorgere la fede dello scettico Tommaso: le sue ferite. Notiamo anche che ha attraversato le porte chiuse della paura, ha oltrepassato il nostro timore.

Celebriamo il Natale in un’epoca difficile, inquieta. Il carattere cristiano del Natale non consiste nell’allestire presepi, addobbare alberi, intonare canti tradizionali, e neanche nel presenziare alle funzioni religiose.

Dio ha fatto ingresso – e continua sempre a venire – nella nostra natura umana anche per liberarci da tutte le proiezioni delle nostre paure e dei nostri desideri, falsi dei che ci rendono schiavi e fomentano superstizione e timore. È venuto come luce che rischiara il nostro cuore, la nostra ragione e la nostra coscienza. Ci chiama all’amore, alla libertà, alla verità e alla gioia.

Le persone che si convertono dall’egoismo all’amore, anche nelle notti buie e fredde della storia, possono brillare come la stella che ha mostrato la via per Betlemme“.

(tratto dalle pagine 59.63-64)

a cura di Maurizio Abbà