Il Libro di Giobbe. Di don Luca Mazzinghi

DAL LUNEDÌ 11 MAGGIO 2020 UN VIDEO AL GIORNO DI 10 MINUTI SU La Bibbia – Il libro di GIOBBE Catechesi a casa Per catechisti, adulti, operatori pastorali. Il prof. Luca Mazzinghi, prete della diocesi Firenze, biblista, docente della Pontificia Università Gregoriana, ci guiderà alla lettura del libro di Giobbe con serie di video da circa 10 minuti.

Continua a leggere

Il sentiero del bene comune

da Settimananews.it, la storica rivista di attualità, pastorale, teologia dei dehoniani.

Il nuovo papa, il successore di Pietro dopo Francesco, porterà sulle sue spalle una missione soprannaturale… e «disumana». Pochi, infatti, sono coloro che possono affrontare una sfida di tale portata: sostenere un patrimonio spirituale con oltre 2000 anni di storia, che ha in gran parte plasmato il mondo in tutte le epoche.

Continua a leggere

Per interpretare cose nuove e cose antiche

da Vinonuovo.it, «vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi» (Lc 6,36).

Già diversi commentatori hanno ricordato che il nome scelto dal cardinale Prevost dopo l’elezione a vescovo di Roma e a guida della Chiesa cattolica ci rimanda all’insegnamento del suo predecessore Leone XIII. Come sappiamo, a cavallo tra il XIX e il XX secolo e in un clima culturale assai diverso dal nostro, Papa Pecci avviò il magistero sociale della Chiesa nel 1891 attraverso la pubblicazione dell’enciclica Rerum novarum.

Continua a leggere

Due numeri dei Quaderni di studi ecumenici: «Quale spiritualità per il terzo millennio?» e «Una spiritualità ecumenica per l’oggi. Il modello Luigi Sartori»

Quaderni di studi ecumenici n. 1,  «Quale spiritualità per il terzo millennio?»

Istituto studi ecumenici “San Bernardino” Venezia, 2000

Continua a leggere

Chiesa, social e… lentezza!

da Vinonuovo.it, «vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi» (Lc 6,36).

Noi due siamo amici del lento, io come il mio libro. Non siamo stati invano filologi, forse lo siamo ancora, maestri cioè della lenta lettura. Adesso non fa parte soltanto delle mie abitudini, ma anche del mio gusto non scrivere più niente, che non conduca alla disperazione ogni genere di gente che “ha fretta”. La filologia infatti è quell’onorevole arte che da colui che la venera esige soprattutto una cosa, trarsi in disparte, lasciarsi tempo, divenire silenzioso, divenire lento […]. Ma proprio per questo essa è oggi più necessaria che mai, nel cuore di un’epoca del “lavoro”, voglio dire: della fretta, dell’indecente e sudaticcia precipitazione, che vuol dire “sbrigarsela” subito con ogni cosa.

Così scriveva Friedrich Nietzsche al termine della sua Prefazione ad Aurora. Una lentezza feconda, che guida tanto la lettura quanto la scrittura, anche a costo di suscitare la disperazione di quanti sembrano posseduti da una “smania” per lo scrivere, il commentare, oggi diremmo “il postare”. È proprio sui social infatti, specie in queste ultime settimane (dalla morte di papa Francesco all’elezione di Leone XIV), che ho riscontrato questa “ansia di prestazione”, e, caso curioso, soprattutto in coloro che pure, come comunità cristiana, si sentono mossi da un evangelico desiderio “missionario” di abitare i social.

Continua a leggere

Il mio Concilio Vaticano II di mons. Luigi Bettazzi

Il cammino

Continua a leggere

Così vive il mistero della Chiesa. Il conclave secondo don Mazzolari

Proponiamo qui l’articolo «Il mistero della Chiesa», scritto da don Primo Mazzolari sulla rivista «Adesso» l’1 ottobre 1958. La riflessione di una delle figure più rappresentative del cattolicesimo italiano alla vigilia dell’elezione di Angelo Roncalli a Pontefice.

Scriviamo questa nota, mentre si apre il Conclave. Quando una così solenne Congregazione incomincia nel nome e nella invocazione dello Spirito Santo, dentro l’animo di credenti di tutto il mondo deve tacere, come di certo tace nell’animo dei Cardinali, ogni piccola voce, insinuata da considerazione che non riguardino unicamente il bene della cristianità e del mondo. Per quanto serie e rispettabili possono essere certe particolari preoccupazioni, esse non convengono al Mistero della Chiesa, che ha nel Conclave uno dei suoi momenti più delicati. Nella storia della Chiesa «tutto è Grazia» o «tutto è commercio», secondo che abbiamo fede o no, e che nella nostra fede prevalgono o non prevalgono gli interessi della Chiesa, veduti e voluti dal nostro «particolare».

Continua a leggere

Don Camillo e il Vangelo

da Settimananews.it, la storica rivista di attualità, pastorale, teologia dei dehoniani.

L’ordo amoris di JD Vance ha trovato il suo placet ecclesiastico nella singolare rilettura della parabola del figliol prodigo del cardinal Camillo Ruini. Con Francesco la Chiesa cattolica si sarebbe occupata troppo del figlio che se ne è andato: è giunta l’ora di rimettere le cose a posto e concentrarsi sul figlio che è rimasto sempre col padre.

Ci sarebbe dunque una schiera di (veri) cattolici che si sono sentiti esclusi dal pontificato di Francesco e che ora attendono la loro rivincita per mano del nuovo papa. Insomma, dopo Francesco il compito del nuovo papa sarebbe quello di far tornare davvero cattolica la Chiesa cattolica – oppure, detta con altre parole: Make the Catholic Church Great Again.

Continua a leggere

La Crocifissione bianca di Marc Chagall

Proponiamo il video speciale della serie tre del canale Youtube “La Barba di Aronne”.

Continua a leggere

Adsumus Sancte Spiritus

La preghiera, secondo la tradizione cristiana, è attribuita a Sant’Isidoro di Siviglia. Da molti secoli, questa preghiera viene recitata durante i concili, i sinodi o in altri frangenti in cui la Chiesa di riunisce. La preghiera, in lingua latina, viene identificata con le prime parole recitate ossia, adsumus Sancte Spiritus (tradotto in “noi stiamo davanti a Te, Spirito”). Durante il concilio Vaticano II, questa preghiera veniva recitata all’inizio di ogni sessione per invocare lo Spirito Santo. In occasione del sinodo dei vescovi avviato nel 2021, sono state realizzate delle traduzioni in diverse lingue semplificando il testo per facilitarne l’utilizzo.

Continua a leggere

Yobel ebraico e giubileo cristiano: la storia di un’istituzione biblica

Proponiamo il primo video della serie tre del canale Youtube “La Barba di Aronne”.

Continua a leggere

«Mia Europa!». Una poesia di p. David Maria Turoldo

Maledetta Europa,
per i tuoi giorni e per le tue notti
per il tuo passato e per l’ avvenire.

Continua a leggere

Chi griderà contro la guerra?

da Settimananews.it, la storica rivista di attualità, pastorale, teologia dei dehoniani.

Rumore sempre più intenso e diffuso, sempre più cupo e minaccioso, dello stoccaggio delle armi, da stipare fino a colmarne i magazzini e riempire di cifre iperboliche, nell’ufficio accanto, le fatture delle aziende che le producono e delle agenzie che organizzano il commercio delle armi.

Continua a leggere

Nuovo Testamento – Traduzione Letteraria Ecumenica TLE

Questa versione del Nuovo Testamento è sostenuta insieme da Cattolici, Ortodossi ed Evangelici. È la prima traduzione italiana ecumenica condotta con criteri letterari di aderenza al testo originale, frutto di un lavoro che ha coinvolto assieme traduttori e revisori di diverse chiese. Il lavoro è stato coordinato dalla Società biblica in Italia (SBI) e approvato dall’Alleanza Biblica Universale.

Dalla sinossi del libro

Continua a leggere

Obiezione di coscienza e speranza

da Vinonuovo.it, «vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi» (Lc 6,36).

Sono addolorato per come il mondo stia vivendo una notevole involuzione, per come si stia lasciando avvitare in dinamiche di egoismo personale, corporativo e di interesse personale a discapito degli altri. Sono addolorato e… preoccupato! Ma non mi voglio rassegnare, ho deciso di reagire.

D’altra parte, non ho intenzione di condannare nessuno, di puntare il dito contro qualcuno, di gridare al complotto o, peggio ancora, al rancore interiore. No. Non è questo lo spirito del Vangelo; non è ciò che serve. La mia decisione è un’altra e ha una dinamica duplice: pensiero critico e azione diversa, personale, nelle scelte quotidiane. Il Regno di Dio, d’altronde, è una cosa piccola, nascosta, impercettibile, eppure potente.

Ecco quindi cosa ho deciso.

Continua a leggere

Vance, Tommaso e l’ordo amoris

da Settimananews.it, la storica rivista di attualità, pastorale, teologia dei dehoniani.

Non capita tutti i giorni che termini di teologia morale come quello dell’ordo amoris entrino nel ciclo delle notizie statunitensi, ma viviamo in tempi straordinari. In una recente intervista rilasciata a Fox News, il vicepresidente JD Vance ha invocato la tradizionale nozione teologica dell’ordine dell’amore per giustificare l’aggressiva cancellazione o sospensione da parte dell’amministrazione Trump di quasi tutti i programmi di aiuti esteri degli Stati Uniti. Altri commentatori, tra cui il redattore di First Things R.R. Reno, hanno pubblicamente appoggiato il modo in cui Vance ha ridimensionato le nostre responsabilità morali.

Continua a leggere

Cammino dalla religione alla fede. Un testo di p. David Maria Turoldo

È l’uomo religioso che deve convertirsi, è il praticante che deve verificare la sua stessa pietà, perché posso essere praticante senza essere credente, come posso essere credente senza essere praticante. Il “ritualismo” è il culto separato dalla vita.

Continua a leggere

«In principio era la Chiesa». Un testo di Romano Penna

In principio era la chiesa! Questo assioma ha un’intenzione provocatoria e necessita di precisazioni, […] esprime comunque una verità.

Continua a leggere

La vera laicità

da Iltuttonelframmento.blogspot.com, il blog di Fabio Cittadini.

In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu.

Gen 1, 1-3

Per parlarti di laicità, caro politico, avrei potuto presentarti la ben nota pagina evangelica nella quale Gesù afferma: “Date a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio” (Mc 12,17). Preferisco partire da questo testo, tratto dalla Genesi, per sottolineare che la laicità è inscritta nell’atto stesso di creare. Sì perché Dio nel creare non solo permette che delle res, delle cose siano, ma perché permette a quelle cose di non essere confuse con Lui, con la sua persona, con la sua maestà, con la sua gloria. La luce, l’acqua, la terra sono realtà buone, belle, ma non sono Dio. Questa è la laicità vera: Dio non è la luce, l’acqua, la terra, non è, in altri termini, una res creata, ma è Altro.

Continua a leggere

“Non vi sono liberatori, solo uomini che si liberano”

da Vinonuovo.it, «vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi» (Lc 6,36).

Padre David Maria Turoldo ha indicato Teresio Olivelli come «uno degli uomini più intelligenti che io abbia mai conosciuto, un giovane meraviglioso» e don Primo Mazzolari lo ha definito «lo spirito più cristiano del nostro secondo Risorgimento», per poi aggiungere: «Non voglio fare confronti, ma Gramsci, davanti al quale mi inchino riverente, non ha l’ardore e la trasparenza, né la bruciante devozione, né lo slancio di perduto, né l’avventurosa energia di questo nostro giovane che finisce in un campo di concentramento, non ancora trentenne, con l’aureola della santità prima di quella di martire».

Continua a leggere