Cos’è una iconostasi?

Dal canale Youtube L’ortodossia e gli altri un video di padre Atanasio Giorgi.

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Perché i russi costruiscono chiese su treni e navi?

da Ortodossiatorino.net, il sito della parrocchia ortodossa del Patriarcato di Mosca a Torino dedicata a San Massimo.

Negli anni scorsi vi abbiamo presentato alcune chiese ortodosse create in luoghi abbastanza estremi. Oggi rispondiamo a una domanda piuttosto semplice sulle chiese “mobili” dell’Ortodossia russa. La risposta alla domanda è abbastanza evidente: viste le dimensioni sterminate della Russia, una chiesa in grado di viaggiare è anche in grado di servire più fedeli rispetto a una chiesa radicata in un luogo fisso. Osserviamo comunque la varietà delle chiese mobili russe, con l’aiuto di una galleria fotografica.

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“Iconostasi. La porta ai divini misteri”. Storia e struttura

Il materiale qui presente è una rielaborazione di un file presente sul sito Parrocchiadialbairate.it.

Impariamo a respirare con due polmoni: quello della Chiesa Orientale e quello della Chiesa Occidentale.

Papa Giovanni Paolo II

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L’iconostasi: elementi di storia, teologia e antropologia

da Ortodossia, sito con serie di articoli di carattere storico-teologico e patristico per promuovere il dibattito e la cultura.

La storia

L’iconostasi è un elemento dell’arredo interno d’una chiesa “bizantina” e si colloca tra il santuario (ossia tra il presbiterio dov’è situato l’altare) e la navata. L’iconostasi è sostanzialmente una parete divisoria che sorregge un certo numero di icone.

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Il significato dell’icona nel mondo cattolico. Intervista di Tudor Petcu a Emanuela Fogliadini

Un’intervista a cura del dott. Tudor Petcu, scrittore e ricercatore rumeno e nostro collaboratore. L’argomento: la crisi dell’arte sacra occidentale e la diffusione dell’icona nel mondo cattolico. L’intervistata: la professoressa Emanuela Fogliadini, teologa e storica del cristianesimo; è docente di Storia della Teologia dell’Oriente cristiano presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e Teologia ortodossa presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano e Pavia. Dal 2015 è Coordinatore delle attività culturali della Fondazione Ambrosiana Paolo VI. Il suo campo di ricerca è principalmente la teologia dell’immagine sacra e l’iconografia del mondo bizantino e dei cristianesimi orientali, declinata nel suo contesto storico e nel legame con la riflessione teologica. Ha pubblicato Il volto di Cristo. Gli Acheropiti del Salvatore nella Tradizione dell’Oriente cristiano; L’immagine negata. Il concilio di Hieria e la formalizzazione ecclesiale dell’iconoclasmo; L’invenzione dell’immagine sacra. La legittimazione ecclesiale dell’icona al secondo concilio di Nicea per Jaca Book; Parola e immagine tra Oriente e Occidente per EDB; L’icona. La bellezza rivelata per Edizioni Biblioteca francescana; con François Bœspflug, Ressuscité. La Résurrection du Christ dans l’art per MamE.

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