Antisemitismo o critica legittima?

da Settimananews.it, la storica rivista di attualità, pastorale, teologia dei dehoniani.

L’accusa di antisemitismo mi è piovuta addosso all’istante, come previsto, da altri ebrei. Esprimendo sui social e nel romanzo La Metamorfosi dei Papaveri la mia totale disapprovazione della politica israeliana verso i palestinesi, ho chiamato la pioggia, che è divenuta burrasca, lo sapevo. Sono accusato di essere antisemita. Volendo continuare a camminare all’aperto, apro l’ombrello e… mi difendo.

Capita a chiunque osi tanto: governanti, giornalisti o persone comuni. A chi è solito analizzare i problemi con la ragione, può sembrare assurdo, ma su questo tema gli animi si accendono, il cuore parteggia e la mente si offusca.

Pur essendo ebreo nato in Israele, cerco di affrontare la questione fuori dalla mischia, nel modo più neutrale e sereno possibile.

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Israele – Palestina. Donne per la pace | Finis Terrae S2:E5

Mentre la violenza in Medio Oriente raggiunge livelli sconcertanti, le parole di odio rischiano di soffocare le voci di chi, su entrambi i fronti, non smette di lottare per la riconciliazione. Voci che spesso sono quelle delle donne. Come Layla Alsheikh, palestinese, che anni fa perse il suo bimbo neonato per colpa dei soldati israeliani ma oggi è impegnata per il dialogo, o Ariella Giniger, israeliana, fondatrice di una grande associazione di donne che rivendicano un accordo di pace. Anche di fronte alla tragedia in corso, Layla e Ariella, come tante altre, restano ferme nella propria convinzione: l’unica via per risolvere lo scontro che avvelena la loro terra è mettersi nei panni dell’altro. E spezzare il ciclo della violenza. La puntata contiene anche una scheda storica sul conflitto e tanti consigli per approfondire.  I consigli di questa puntata: Il libro Una storia di amore e di tenebra, di Amos Oz La graphic novel di Joe Sacco Palestina Il film Il figlio dell’altra, di Lorraine Lévy Il film 200 metri, del regista Ameen Nayfeh (https://www.primevideo.com/detail/200…) La serie tv Fauda (www.netflix.com/it/title/80113612) Il saggio Pop Palestine. Viaggio nella cucina popolare palestinese, di Fidaa Abuhamdiya e Silvia Chiarantini

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Europei dopo l’Europa – Gli ebrei e la lezione dell’Impero asburgico

da Moked.it, il portale dell’ebraismo italiano.

Mio zio David era un europeo consapevole, in un’epoca in cui nessuno in Europa si sentiva ancora europeo, a parte i membri della mia famiglia e altri ebrei come loro. Tutti gli altri erano panslavi, pangermanici, o semplicemente patrioti lituani, bulgari, irlandesi, slovacchi. Gli unici europei di tutta l’Europa, negli anni venti e trenta, erano gli ebrei. Mio padre diceva sempre: in Cecoslovacchia vivono tre nazionalità: cechi, slovacchi e cecoslovacchi, cioè gli ebrei. In Iugoslavia ci sono i serbi, i croati, gli sloveni e i montenegrini, ma anche lì vive una manciata di iugoslavi smaccati, e persino con Stalin ci sono russi e ucraini e uzbeki e ceceni e tatari, ma fra tutti vivono anche dei nostri fratelli, membri del popolo sovietico.

Amos Oz, “Una storia di amore e di tenebra”, Feltrinelli, ed. 2005 p. 86.

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