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I lavori del Concilio Vaticano II iniziarono senza una chiara tabella di marcia e fu l’allora cardinale G.B. Montini, arcivescovo di Milano, a dare un decisivo contributo perché assumessero presto la direzione ecclesiologica.
La santa Chiesa dev’essere l’argomento unitario e comprensivo di questo Concilio; e tutto l’immenso materiale preparato dovrebbe compaginarsi attorno a questo ovvio e sublime suo centro.
Così scriveva in una lettera destinata al papa Giovanni XXIII e datata 18 ottobre 1962.