La Parola è la mia casa: [14/12/2025] III dom TA anno A

da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale di Chiuro e Castionetto.

Fuggire la tentazione di salvarsi da soli per i 9/10: la gioia che nasce dal primato della Grazia

Dal vangelo secondo Matteo (Mt 11, 2-11)

In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!». Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”. In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».

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La Parola è la mia casa: [07/12/2025] II dom TA anno A

da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale di Chiuro e Castionetto.

Il ritorno di Gesù, re di giustizia e di pace: paura o speranza?

Dal vangelo secondo Matteo (Mt 3, 1-12)

In quei giorni, venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!». Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaìa quando disse: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!». E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico. Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all’ira imminente? Fate dunque un frutto degno della conversione, e non crediate di poter dire dentro di voi: “Abbiamo Abramo per padre!”. Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo. Già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Io vi battezzo nell’acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».

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La Parola è la mia casa: [30/11/2025] I dom TA anno A

da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale di Chiuro e Castionetto.

In attesa di uno shalom che converte le armi da guerra in strumenti di vita

Dal vangelo secondo Matteo (Mt 24,37-44)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata. Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».

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Come leggere la Bibbia (una prospettiva ortodossa)

da Natidallospirito.com, spiritualità cristiana ortodossa.

Tutta la Scrittura è ispirata da Dio.

2 Tim 3:16

“Se un re terreno, il nostro imperatore,” scriveva San Tikhon di Zadonsk (1724-83), “ti scrivesse una lettera, non la leggeresti con gioia? Certamente, con grande esultanza, cura e attenzione.” Ma qual’è, egli chiede, la nostra attitudine verso la lettera che ci è stata spedita niente meno che da Dio stesso? “Ti è stata spedita una lettera, non da qualche imperatore terreno, ma dal Re dei Cieli. Eppure quasi disprezzi un tale dono, un tesoro senza prezzo.” Aprire e leggere questa lettera, dice San Tikhon, vuol dire entrare in una conversazione personale faccia a faccia con il Dio vivente. “Tutte le volte che leggi il Vangelo, Cristo stesso ti sta parlando. E mentre leggi, tu sei in preghiera e in conversazione con lui.”

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«Sentinella, quanto resta della notte?» (Is 21,11). Di Giuseppe Dossetti

da Dossetti.eu, “Studiare Dossetti” notizie, info, bibliografia, approfondimenti su Giuseppe Dossetti.

Commemorazione di Giuseppe Lazzati nell’ottavo anniversario della morte, Milano, 18 maggio 1994.

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Cosa ha da dire la Bibbia ebraica sui crimini di guerra?

da Sguardoasion.com, spazio virtuale dedicato alla riflessione libera sui temi legati alla Bibbia ebraica (Tanakh) e all’Ebraismo in generale.

Il rapporto tra l’Ebraismo, la guerra e l’etica militare è oggi più che mai al centro dell’attenzione mediatica, con i molti dibattiti infuocati relativi ai conflitti in cui è attualmente coinvolto lo Stato d’Israele.

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Per una lettura nonviolenta dei propri testi sacri

da Settimananews.it, la storica rivista di attualità, pastorale, teologia dei dehoniani.

Pubblichiamo gli appunti per una relazione orale di Fabrizio Mandreoli svolta in una tavola rotonda – insieme a interventi di Marco Giovannoni, Miriam Camerini, Shahrzad Houshmand e diversi altri/e – svoltasi presso la giornata di formazione “Mediterraneo laboratorio di Pace” presso l’ISSR di Rimini coordinato dal professor Marco Casadei e dalla professoressa Abir Hanna.

Desideriamo indagare – per poterlo disinnescare – quel fenomeno per cui il mistero di Dio – rivendicato da tutti i figli di Abramo, ebrei, cristiani e musulmani, come l’unico, il trascendente, il sempre più grande – viene singolarmente tribalizzato ed etnicizzato (“il nostro Dio”), territorializzato (la “nostra terra santa”), politicizzato (“Dio è con noi qualsiasi cosa facciamo”) e, per così dire, reso coloniale (la “nostra giusta e necessaria superiorità e supremazia”).

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La Parola è la mia casa: [06/04/2025] V dom TQ anno C

da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale di Chiuro e Castionetto.

La misericordia disegna nuove vie per il cammino della Chiesa di oggi

Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 8,1-11)

In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

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Chi griderà contro la guerra?

da Settimananews.it, la storica rivista di attualità, pastorale, teologia dei dehoniani.

Rumore sempre più intenso e diffuso, sempre più cupo e minaccioso, dello stoccaggio delle armi, da stipare fino a colmarne i magazzini e riempire di cifre iperboliche, nell’ufficio accanto, le fatture delle aziende che le producono e delle agenzie che organizzano il commercio delle armi.

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La Parola è la mia casa: [09/02/2025] V dom TO anno C

da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale di Chiuro e Castionetto.

La barca di Pietro tra la Parola e le parole

Dal vangelo secondo Luca (Lc 5, 1-11)

In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.

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La Parola è la mia casa: [19/01/2025] II dom TO anno C

da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale di Chiuro e Castionetto.

Il vino messianico di Cana di Galilea: Gioia Gratuita di Origine Controllata e Garantita

Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 2,1-11)

In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela». Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora». Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.

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La Parola è la mia casa: [12/01/2025] Battesimo del Signore TN anno C

da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale di Chiuro e Castionetto.

I tre battesimi di Gesù: immerso nell’acqua, nel popolo, nella preghiera

Dal vangelo secondo Luca (Lc 3,15-16.21-22)

In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco». Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento»

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Dare la vita per la patria

da Settimananews.it, la storica rivista di attualità, pastorale, teologia dei dehoniani.

«All’inizio dell’anno successivo, al tempo in cui i re sono soliti andare in guerra, Ioab, alla testa di un forte esercito, devastò il territorio degli Ammoniti…» (1Cr 20,1).

Come il tempo era misurato tra la stagione della semina e quella della vendemmia, così si scandiva il tempo facendo i propri conti con il sopravvenire della stagione delle guerre. Almeno nel contesto dei redattori dei libri delle Cronache, nel IV secolo a.C., la guerra non era né qualcosa da deplorare né qualcosa da esaltare. Sembra che produrre, vendere, comperare, oppure conquistare e saccheggiare ciò che altri hanno prodotto o comperato fosse considerato più o meno come la stessa cosa.

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Cosa sono i cherubini nella Bibbia?

da Sguardoasion.com, spazio virtuale dedicato alla riflessione libera sui temi legati alla Bibbia ebraica (Tanakh) e all’Ebraismo in generale.

E farai due cherubini d’oro. […]  I cherubini avranno le ali spiegate in alto, per coprire il coperchio [dell’Arca] con le loro ali. Saranno rivolti l’uno verso l’altro, e le facce dei cherubini saranno volte verso il coperchio. […]  Là io ti incontrerò, e parlerò con te da sopra il coperchio, fra i due cherubini che sono sull’Arca della Testimonianza, [ti comunicherò] tutti gli ordini per i figli d’Israele.

Es 25, 18-22

Tra gli elementi più affascinanti e misteriosi del Tabernacolo edificato dagli Israeliti nel deserto troviamo senza dubbio i keruvìm (“cherubini”), posti sulla Kappòret (la copertura d’oro dell’Arca del Patto), nascosti nel luogo più sacro del Santuario.

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«Alla Chiesa italiana scrivi … Non ti manchi il coraggio», di Andrea Grillo e Marinella Perroni

Se guardi al futuro, e lo fai come Chiesa, devi avere coraggio. Un coraggio che non è prima di tutto forza di negazione. Il coraggio di negare non sempre è coraggio. Spesso è paura mascherata da coraggio. Guardare avanti con coraggio e senza paura vuol dire entrare nel gioco di luci dei segni dei tempi. Ospitare nel reale le cose nuove e mediante esse rileggere la tradizione in modo più ricco, più completo, più profondo. I tempi mandano segni a te, in quanto comunità di uomini e donne rigenerati dalla morte e dalla vita, dal dolore e dalla gioia. E i segni parlano nuovi linguaggi, che tu sei in grado di imparare, ma solo se avrai coraggio, se non ti lascerai paralizzare dalla paura.

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Come accostarsi al libro dell’Apocalisse?

da Riforma.it, il quotidiano on-line delle chiese evangeliche battiste, metodiste e valdesi in Italia.

Signore, sii tu il braccio del popolo ogni mattina, la nostra salvezza in tempo di angoscia!

Isaia 33, 2

Uno degli anziani mi rivolse la parola, dicendomi: «Chi sono queste persone vestite di bianco e da dove sono venute?» Io gli risposi: «Signor mio, tu lo sai». Ed egli mi disse: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione. Essi hanno lavato le loro vesti, e le hanno imbiancate nel sangue dell’Agnello. Non avranno più fame e non avranno più sete, non li colpirà più il sole né alcuna arsura

Apocalisse 7, 13-14; 16

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«Oggi Gesù nascerebbe a Gaza». Meditazione del pastore Paolo Ricca su Isaia 11,1-9

da Alzogliocchiversoilcielo.blogspot.it, sito di taglio ecumenico con testi, audio e video di catechesi, commenti alle letture, conferenze, corsi biblici, lectio e omelie.

Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse,
un virgulto germoglierà dalle sue radici.
Su di lui si poserà lo spirito del Signore,
spirito di sapienza e d’intelligenza,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di conoscenza e di timore del Signore.
Si compiacerà del timore del Signore.
Non giudicherà secondo le apparenze
e non prenderà decisioni per sentito dire;
ma giudicherà con giustizia i miseri
e prenderà decisioni eque per gli umili della terra.
Percuoterà il violento con la verga della sua bocca,
con il soffio delle sue labbra ucciderà l’empio.
La giustizia sarà fascia dei suoi lombi
e la fedeltà cintura dei suoi fianchi.
Il lupo dimorerà insieme con l’agnello;
il leopardo si sdraierà accanto al capretto;
il vitello e il leoncello pascoleranno insieme
e un piccolo fanciullo li guiderà.
La mucca e l’orsa pascoleranno insieme;
i loro piccoli si sdraieranno insieme.
Il leone si ciberà di paglia, come il bue.
Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera;
il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso.
Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno
in tutto il mio santo monte,
perché la conoscenza del Signore riempirà la terra
come le acque ricoprono il mare.

Is 11, 1-9

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La Parola è la mia casa: [07/01/2024] Battesimo del Signore TO anno B

da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale delle parrocchie di Chiuro e Castionetto.

L’acqua in cui è immerso Gesù: gratuita, misteriosa, efficace come la Parola e la vita

Dal vangelo secondo Marco (Mc 1, 7-11)

In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo». Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

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La Parola è la mia casa: [17/12/2023] III dom TA anno B

da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale delle parrocchie di Chiuro e Castionetto.

Gioia da desiderare, da attendere, da testimoniare

Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 1,6-8.19-28)

Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa». Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo». Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

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La Parola è la mia casa: [10/12/2023] II dom TA anno B

da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale delle parrocchie di Chiuro e Castionetto.

Giovanni annuncia il Cristo che è venuto nella storia, che viene nella nostra vita, che verrà alla fine dei tempi

Dal vangelo secondo Marco (Mc 1, 1-8)

Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. Come sta scritto nel profeta Isaìa: «Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via. Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri», vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

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