
da Caritas.diocesidicomo.it e Caritascomo.it, i siti della Caritas diocesana di Como.
Sono stati predisposti i sussidi settimanali per introdurre la preghiera nei gruppi di incontro parrocchiali e vicariali Caritas per tutto l’anno liturgico.
Le riflessioni che guidano il momento di condivisione di questo nuovo anno liturgico, sono proposte da Don Rocco Acquistapace, sacerdote diocesano che con la sua esperienza e saggezza saprà guidarci a fare della Parola il riferimento per ogni azione quotidiana, la guida alle nostre scelte e ai nostri cammini comunitari.
Vangelo secondo Matteo (Mt 10, 26-33)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geenna e l’anima e il corpo.
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».
Parola del Signore
Ascolto e medito:
Il brano di Vangelo di questa domenica è tratto dal discorso sulla missione della chiesa e la chiamata e l’invio dei dodici apostoli. Dopo il comando dato di annunciare e guarire, Gesù, accenna diverse volte alle persecuzioni e alle sofferenze che gli apostoli vivranno, ma altrettante volte li invita a non avere paura. I discepoli, in quanto discepoli di Gesù, devono sapere che saranno perseguitati in quanto con lui devono condividere anche le prove, subite per aver portato la salvezza al mondo, predicando l’amore. Non dobbiamo avere paura di proclamare ciò che Gesù ha voluto insegnarci perché fa parte del più grande progetto d’amore. Tutti noi, come i discepoli, siamo chiamati a compiere questa missione. Il Vangelo ci incoraggia perché ci parla di un Padre sempre presente nella nostra vita, un Padre che ci accompagna in un tempo in cui gli strumenti per poterlo riconoscere sono celati nelle paure, nelle preoccupazioni, nella mancanza di fede, nello scoraggiamento, che ci portano da Lui lontani e su una strada impervia. Ma Lui è con noi in ogni momento, Ciò che Gesù chiede ai suoi apostoli e chiede a noi non è solo di non avere paura per noi stessi, ma di non avere paura nemmeno di far riconoscere agli altri la presenza di Dio Padre. Di non avere paura di intraprendere, nonostante le numerose difficoltà, il cammino della salvezza. La presenza di Dio nella nostra vita è una forte relazione d’amore, la più cara che abbiamo, che c’è stata donata e dalla quale attingiamo tutta la forza per affrontare il nostro tempo.
Medito e condivido:
- Ci sono momenti in cui ci sentiamo perseguitati a causa della nostra fede?
- Quali sono le nostre maggiori paure?
Il metodo
Ciascuna nostra azione, pensiero, incontro o relazione trova senso nella Parola che ci guida e dà sapore al nostro essere uomini e discepoli di Dio e al nostro vivere la Fede, la Speranza e la Carità nella propria quotidianità. Quando la comunità si riunisce, attraverso i suoi rappresentanti, a pregare, riflettere e organizzare le proprie attività, non può vivere pienamente la propria dimensione comunitaria e cristiana, se non si radica su di un attento ascolto, una condivisa meditazione e una coraggiosa esperienza della Parola di Dio: “nostro nutrimento e fonte di gioia”.
La Caritas Diocesana fa suo il metodo di Ascolto e Meditazione della Parola e lo introduce in una proposta di stile che, dopo l’Assemblea del 17 Marzo 2018, propone a tutte le comunità parrocchiali e vicariali nelle loro forme di incontro, con cadenza settimanale.
È un metodo che parte dalla lettura del Vangelo della Domenica precedente la settimana in cui ci si incontra; una Parola quindi già sentita, ascoltata e meditata ciascuno a livello personale o famigliare.
Un ascolto che diventa meditazione attraverso una riflessione guida che serve più che altro a contestualizzare il brano del vangelo letto e una meditazione che diventa condivisione se ciascuno, in piena libertà e disponibilità, mette in comunione con gli altri una o più risposte alle domande stimolo proposte.
Infine, tre semplici proposte di impegno concreto da viversi in qualsiasi momento, non durante l’incontro, proprio come accompagnamento e richiamo alla Parola, nel passare del nostro tempo settimanale:
SCRIVERE A … a chi vorrei comunicare la mia riflessione sul Vangelo letto o le mie risposte alle domande stimolo che magari all’interno del gruppo non siamo riusciti ad esprimere;
SCRIVERE DI… cosa vorrei condividere, quale pensiero, quale preoccupazione, quale proposito;
SCRIVERE PER… quale intento mi ha portato a scrivere; quale impegno dopo l’Ascolto, la Meditazione e la Condivisione della Parola, nella mia vita di tutti i giorni.