I sussidi di meditazione dei gruppi della Caritas diocesana di Como: domenica 8 agosto 2021

da Caritas.diocesidicomo.it, il sito della Caritas diocesana di Como.

Riproponiamo per il terzo anno consecutivo il sussidio di meditazione relativo al Vangelo della domenica.
Con la stessa struttura, nel sussidio viene proposto quest’anno un unico cambiamento rispetto alle immagini settimanali riportate sulla prima pagina a introduzione del Vangelo, della meditazione e della proposta di lavoro personale.

La meditazione anche per quest’anno sarà guidata dalle riflessioni di don Rocco Acquistapace che ha rinnovato la sua disponibilità ad accompagnarci in questo cammino. Con l’augurio che il sussidio possa rappresentare motivo di condivisione comunitaria alla luce e nell’ascolto della Parola.

L’équipe pastorale Caritas

Vangelo secondo Giovanni (Gv 6, 41-51)

In quel tempo, i Giudei si misero a mormorare contro Gesù perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo». E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque può dire: “Sono disceso dal cielo”?».

Gesù rispose loro: «Non mormorate tra voi. Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

Parola del Signore

Ascolto e medito:

Entriamo nel discorso vero e proprio del Pane di Vita.

E’ un discorso eucaristico che Giovanni fa per esporre la sua idea dell’Eucarestia. Ma nel suo discorso Gesù parla di sé e del suo rapporto con il Padre e con i fratelli. Gesù sta dicendo ai suoi oppositori chi è Lui, qual è il suo compito e che rapporto ha con i suoi fratelli.

Secondo i Giudei Gesù non viene dal cielo ma dalla terra e quando Gesù risponde loro,non nega questo ma dice che se uno non è in sintonia con il Padre non può capire ciò che viene detto, perché è su un’altra posizione, lontana da ciò che il Padre è.

Il Padre ha trasmesso attraverso il Figlio che tutti siamo suoi figli; un amore concretizzato e fatto vivo nella persona di Gesù. Lui è la concretizzazionedell’amore del Padre. E’ la Parola che rivela l’amore del Padre, che conduce a Gesù.

Gesù dice ai suoi interlocutori che hanno travisato la Parola di Dio, non hanno colto l’amore ma l’autorità, e questo atteggiamento, se così inteso e testimoniato, non congiunge ma allontana. Gesù rimarca questo concetto. Il Padre chiede di essere accolto e ascoltato, Gesù è la concretizzazione di questo desiderio, la realizzazione dell’essere figli. Attraverso di Lui scopriamo l’amore tra il Padre e il Figlio, viviamo l’amore tra fratelli.

Il Pane Eucaristico è l’espressione di questo amore. Nella prospettiva delle nostre comunità questo brano ci invita ad essere noi stessi espressione dell’Amore del Padre: essendo prossimi, amando l’altro, ascoltandoci, consentendo che le persone possano vivere in pienezza. Dobbiamo essere, come Gesù, concreta testimonianza dell’Amore del Padre. In questo senso il Pane Eucaristico è vivere come Lui, traducendo in scelte concrete d vita l’Amore per i fratelli.

Medito e condivido

  • Siamo, nelle nostre comunità, segno dell’Amore del Padre?

Il metodo

Ciascuna nostra azione,  pensiero, incontro o relazione trova senso nella Parola che ci guida e dà sapore al nostro essere uomini e discepoli di Dio e al nostro vivere la Fede, la Speranza e la Carità nella propria quotidianità. Quando la comunità si riunisce, attraverso i suoi rappresentanti, a pregare, riflettere e organizzare le proprie attività, non può vivere pienamente la propria dimensione comunitaria e cristiana, se non si radica su di un attento ascolto, una condivisa meditazione e una coraggiosa esperienza della Parola di Dio: “nostro nutrimento e fonte di gioia”.

La Caritas Diocesana fa suo il metodo di Ascolto e Meditazione della Parola e lo introduce in una proposta di stile che, dopo l’Assemblea del 17 Marzo 2018, propone a tutte le comunità parrocchiali e vicariali nelle loro forme di incontro, con cadenza settimanale. 

È un metodo che parte dalla lettura del Vangelo della Domenica precedente la settimana in cui ci si incontra; una Parola quindi già sentita, ascoltata e meditata ciascuno a livello personale o famigliare.

Un ascolto che diventa meditazione attraverso una riflessione guida che serve più che altro a contestualizzare il brano del vangelo letto e una meditazione che diventa condivisione se ciascuno, in piena libertà e disponibilità, mette in comunione con gli altri una o più risposte alle domande stimolo proposte.

Infine, tre semplici proposte di impegno concreto da viversi in qualsiasi momento, non durante l’incontro, proprio come accompagnamento e richiamo alla Parola, nel passare del nostro tempo settimanale:

SCRIVERE A … a chi vorrei comunicare la mia riflessione sul Vangelo letto o le mie risposte alle domande stimolo che magari all’interno del gruppo non siamo riusciti ad esprimere;

SCRIVERE DI… cosa vorrei condividere, quale pensiero, quale preoccupazione, quale proposito;

SCRIVERE PER… quale intento mi ha portato a scrivere; quale impegno dopo l’Ascolto, la Meditazione e la Condivisione della Parola, nella mia vita di tutti i giorni.

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