«La guerra e la pace». Brani da una predicazione di Dietrich Bonhoeffer (New York, 1931-1932)

Dal settembre 1930 al giugno 1931 Dietrich Bonhoeffer risiede negli USA grazie ad una borsa di studio. Qui coltiverà diverse amicizie, anche ecumeniche, e conoscerà molto del contesto statunitense di allora dal punto di vista teologico ed ecclesiale, ma anche sociale, culturale, etico, politico, letterario e musicale. Terrà anche diverse conferenze, soprattutto a New York.

Ecco alcuni passaggi della predicazione su 1Gv 4,16 che Bonhoeffer tenne, appunto, in una chiesa di New York.

E noi abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi. Dio è amore; chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui.

1Gv 4,16

[…] Dio ha posto nel mondo un singolare, sorprendente e meraviglioso segno, nel quale ci possiamo trovare tutti – intendo la croce di Gesù Cristo, la croce dell’amore sofferente di Dio. Sotto la croce di Cristo sappiamo di essere in stretto legame reciproco, di essere tutti fratelli e sorelle, con le stesse miserie e speranze […]. Se mi si chiede: “Che cos’è il cristianesimo?”. Io rispondo: il cristianesimo è la grande comunità di uomini che si umiliano davanti a Dio e ripongono tutta la loro fede e speranza nell’amore e nell’aiuto di Dio. Cristianesimo è la comunità in cui ognuno è responsabile per l’altro, come un fratello per il fratello. […] Da quando ero ragazzo mi sono abituato a fare una volta all’anno un giro a piedi per il nostro paese, e per questo conosco abbastanza bene molti gruppi tedeschi.

Molte volte la sera mi sono seduto con famiglie di contadini intorno alla grande stufa, per parlare del passato e del futuro, della prossima generazione e delle sue prospettive. Ma sempre tutte le volte che la conversazione per caso toccava la guerra, ho osservato quanto fosse profonda la ferita lasciata in ognuno dall’ultima guerra. I tedeschi hanno bisogno e vogliono prima di tutto la pace. Come pastore cristiano credo che questo sia uno dei maggiori compiti più grandi della nostra chiesa: sostenere il lavoro per la pace in tutti i paesi e nel mondo intero. Non è più ammissibile che un popolo cristiano combatta contro un altro popolo cristiano, fratello contro fratello, poiché entrambi hanno uno stesso Padre […]. Voi avete fratelli e sorelle nel nostro popolo e in ogni popolo: non dimenticatelo. Qualunque cosa accada non dobbiamo mai più dimenticare che il popolo di Dio è un solo popolo cristiano, che se noi siamo uniti, nessun nazionalismo, nessun odio di razza o di classe potrà realizzare i suoi disegni, e allora il mondo conoscerà la pace per sempre.

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