Tudor Petcu ci propone l’intervista a padre Alessandro Frezza, sacerdote ortodosso italiano, partendo dalla sua testimonianza di fedele convertito dal cattolicesimo all’ortodossia.
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Morti sul lavoro, la strage continua
da Riforma.it, il quotidiano on-line delle chiese evangeliche battiste, metodiste e valdesi in Italia.
«Il triste bollettino di guerra è ripreso inesorabile nel 2021 e siamo arrivati a 40 morti sul lavoro dall’inizio dell’anno. Se poi aggiungiamo i morti sulle strade ed in itinere, arriviamo a oltre 80». A ricordarlo a Riforma.it è Marco Bazzoni, operaio metalmeccanico e rappresentante dei lavoratori per la sicurezza a Firenze e che da anni documenta la tragedia delle morti sul lavoro compilando la lunga e triste lista di decessi.
La paura nel piatto
da Interris.it, online international newspaper – con i piedi in terra guardando il cielo.
La nostra è un’epoca che vive di esasperazioni. Ciò avviene persino in tema di dieta, e può mettere a rischio la salute. Ad esempio l’esasperata ricerca di cibo cosiddetto “sano” può diventare, a lungo termine, pericoloso, per i numerosi trattamenti e le sostanze che l’industria alimentare utilizza. Grazie all’aiuto di esperti del settore, analizziamo alcuni dei prodotti che, con più largo consumo, finiscono sulle nostre tavole. Continua a leggere
Così la mafia si prende le nostre spiagge
da Interris.it, online international newspaper – con i piedi in terra guardando il cielo.
Spuntano come funghi a ogni stagione marittima. Nella migliore delle ipotesi su iniziativa di qualche “furbetto” vicino ad amministrazioni compiacenti, nella peggiore su input di vere e proprie cosche criminali. Sono gli stabilimenti balneari illegali, un business a basso costo e alti guadagni su cui ormai da qualche anno le mafie hanno allungato le mani. Continua a leggere
La scomunica della Cupola
da Interris.it, online international newspaper – con i piedi in terra guardando il cielo.
“Tutti noi uomini d’onore pensiamo di essere cattolici, Cosa Nostra si vuole farla risalire all’apostolo Pietro”. Così Leonardo Messina, un mafioso pentito, parlava durante un interrogatorio. In quell’occasione, il boss rivelò anche l’esistenza di una “Bibbia della mafia”, nascosta nelle campagne di Riesi, un piccolo comune in provincia di Caltanissetta. Ad una prima analisi, in effetti, sembra proprio che siano veramente poche le differenze tra un cattolico e un mafioso. Entrambi pregano. Hanno in tasca, o nel portafoglio, un santino: una Madonna Addolorata, un Cristo crocifisso, un Padre Pio, ecc. Anche i mafiosi sono religiosi. Tutti. Campani, siciliani, calabresi, boss. Per anni il confine tra credente e mafioso è stato invisibile. Continua a leggere