Gianfranco Ravasi
Qohelet
Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (Milano), 2025,
Prima edizione 1988, pagine 488,
www.edizionisanpaolo.it
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«I comandamenti». Un libro di Gianfranco Ravasi
Gianfranco Ravasi
I comandamenti
(collana Dimensioni dello spirito),
Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (Milano), 2025, pagine 144,
www.edizionisanpaolo.it
La Parola è la mia casa: [27/07/2025] XVII dom TO anno C
da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale di Chiuro e Castionetto.
L’amico importunato. Immagine di Dio che vuol ispirare una confidenza e un affidamento quasi “sfacciati”
Dal vangelo secondo Luca (Lc 11, 1-13)
Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite: “Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdona a noi i nostri peccati, anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore, e non abbandonarci alla tentazione”». Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”; e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono. Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».
La Parola è la mia casa: [25/05/2025] VI dom TP anno C
da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale di Chiuro e Castionetto.
Lo Spirito per una Chiesa in ricerca della strada giusta dentro la storia
Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 14,23-29)
In quel tempo, Gesù disse [ai suoi discepoli]: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».
La Parola è la mia casa: [02/03/2025] VIII dom TO anno C
da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale di Chiuro e Castionetto.
L’obbedienza cieca non è cosa da discepoli di Gesù
Dal vangelo secondo Luca (Lc 6,39-45)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello. Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda».
La Parola è la mia casa: [02/02/2025] Presentazione del Signore TO anno C
da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale di Chiuro e Castionetto.
La fecondità o la sterilità di una Tradizione: «Ricondurre i cuori dei padri verso i figli»
Dal vangelo secondo Luca (Lc 2, 22-40)
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori». C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.
La Parola è la mia casa: [08/12/2024] Immacolata concezione di Maria TA anno C
da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale di Chiuro e Castionetto.
«Mi sono nascosto» vs «Eccomi!»
Dal vangelo secondo Luca (Lc 1,26-38)
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
La Parola è la mia casa: [11/08/2024] XIX dom TO anno B
da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale delle parrocchie di Chiuro e Castionetto.
Una presenza che è “carne” e che desta scandalo presso il potere religioso
Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 6, 41-51)
In quel tempo, i Giudei si misero a mormorare contro Gesù perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo». E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque può dire: “Sono disceso dal cielo”?». Gesù rispose loro: «Non mormorate tra voi. Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
La Parola è la mia casa: [14/07/2024] XV dom TO anno B
da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale delle parrocchie di Chiuro e Castionetto.
Uno stile ecclesiale che evangelizza: essere poveri e liberi “dentro” ma anche “fuori”
Dal vangelo secondo Marco (Mc 6, 7-13)
In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche. E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro». Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.
La Parola è la mia casa: [23/06/2024] XII dom TO anno B
da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale delle parrocchie di Chiuro e Castionetto.
Paure e salvezza attraversando le tempeste della vita
Dal vangelo secondo Marco (Mc 4, 35-41)
In quel giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui. Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?». Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?». E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».
La Parola è la mia casa: [24/03/2024] dom Palme TQ anno B
da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale delle parrocchie di Chiuro e Castionetto.
Il ragazzo del lenzuolo, anticipo di risurrezione nel cuore della passione
Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Marco (Mc 14,1-15,47)
Mancavano due giorni alla Pasqua e agli Àzzimi, e i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di catturare Gesù con un inganno per farlo morire … […] … Allora tutti lo abbandonarono e fuggirono. Lo seguiva però un ragazzo, che aveva addosso soltanto un lenzuolo, e lo afferrarono. Ma egli, lasciato cadere il lenzuolo, fuggì via nudo. […] Il centurione, che si trovava di fronte a lui, avendolo visto spirare in quel modo, disse: «Davvero quest’uomo era Figlio di Dio!». […] … [Giuseppe di Arimatea] poi fece rotolare una pietra all’entrata del sepolcro. Maria di Màgdala e Maria madre di Ioses stavano a osservare dove veniva posto.
La Parola è la mia casa: [01/10/2023] XXVI dom TO anno A
da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale delle parrocchie di Chiuro e Castionetto.
Un uomo aveva due cuori: in cammino verso l’unificazione tra appartenenze svuotate e inaspettate ricerche di senso
Dal vangelo secondo Matteo (Mt 21, 28-32)
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno
pentiti così da credergli».
La Parola è la mia casa: [13/08/2023] XIX dom TO anno A
da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale delle parrocchie di Chiuro e Castionetto.
La navigazione agitata nel mare del mondo di oggi e la fede in una voce di silenzio leggero
Dal vangelo secondo Matteo (Mt 14, 22-33)
[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo. La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?». Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».
La Parola è la mia casa: [02/07/2023] XIII dom TO anno A
da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale delle parrocchie di Chiuro e Castionetto.
Un discepolo e una comunità davvero missionari per un annuncio davvero degno di Cristo
Dal vangelo secondo Matteo (Mt 10, 37-42)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: «Chi ama padre o madre più di me non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà. Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto. Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».
Padre Turoldo. Un credente che passava frontiere
da Aclilombardia.it, ACLI Lombardia APS, Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani Lombardia.
Insieme al seguente articolo di Daniele Rocchetti segnaliamo l’archivio audio di omelie di p. David Maria Turoldo messo a disposizione dal sito delle ACLI di Bergamo: Aclibergamo.it.
Paolo Giuntella, amico e maestro di David Sassoli, amava ricordare che nel Libro della giungla di Rudyard Kipling, il cucciolo d’uomo Mowgli riesce a vincere l’arrogante e terribile tigre Shere Khan con il fiore rosso, il fuoco, un tizzone ardente.
Il passaggio, di generazione in generazione, del tizzone ardente, del fuoco della fede, del fuoco interiore, è la strada, il cammino del popolo di Dio, da Abramo a oggi. Non è la potenza delle pietre dei templi, la forza delle istituzioni umane, ad assicurare al popolo di Dio il suo avvenire, ma il passaggio di generazione in generazione, da persona a persona, di questo tizzone ardente, del fiore rosso della testimonianza.
Perché tutto il popolo della Bibbia è un grande movimento biografico. Così la storia del popolo di Israele e la storia della Chiesa: un movimento di persone. E’ il mistero dell’incarnazione storica della parola di Dio. Ecco perché i testimoni diventano cruciali: rendono evidente l’umanità del Vangelo, oltre gli stretti recinti confessionali.
Sono loro: Franz Jaegerstatter, Primo Mazzolari, Emmanuel Mounier, don Lorenzo Milani, Charles de Foucauld, Thomas Merton, Annalena Tonelli, don Tonino Bello e tutte le sconosciute e gli sconosciuti, veri e propri “santi minori” che rendono viva e vera la vicenda di Gesù e raccontano con la loro vita la bellezza dell’avventura cristiana.
Il corteo di credenti e testimoni che hanno impresso la loro traccia sulle strade del nostro tempo è affollato. Un corteo di cui dovremmo essere orgogliosi.
Padre David Maria Turoldo, di cui domenica prossima ricorderemo il trentesimo anniversario della morte, era uno di questi.
Un ricordo di Alda Merini a dieci anni dalla morte
da Acli.it, Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani.
Dieci anni fa, il primo novembre del 2009, moriva a Milano Alda Merini. La vogliamo ricordare con questa intervista fatta qualche anno prima.
Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.
Così, in una splendida poesia, Alda Merini parla di sé. L’ho sempre letta e seguita e mi intrigava conoscere quella che, a giudizio di moltissimi, è la più grande poetessa del nostro paese, più volte candidata al Nobel per la letteratura. E così un giorno mi sono recato ai Navigli, la zona di Milano dove abita.
Diaboliche «fake news». Di Gianfranco Ravasi
da Alzogliocchiversoilcielo.blogspot.it, sito di taglio ecumenico con testi, audio e video di catechesi, commenti alle letture, conferenze, corsi biblici, lectio e omelie.
Lo zelo anglomane ha ormai imposto l’espressione fake news. In realtà, se si sfoglia un vocabolario, sostantivo e verbo fake coprono i nostri concetti di «falso, inganno, truffa, imbroglio, contraffazione, trucco» e così via (l’unica eccezione è nell’americanismo musicale to fake it che rimanda a un «improvvisare un assolo» nel jazz). Ebbene, la falsa notizia spacciata per verità, al punto tale da far coniare il paradossale sintagma “post-verità”, in realtà ha un capostipite illustre. Si tratta nientemeno che del serpente tentatore del racconto prototipico della Genesi biblica, un rettile non certo registrato nella tassonomia zoologica.
È un tempo di trasformazioni radicali. Capirle per non restarne disorientati
da ReteSicomoro.it, conoscere per crescere.
È indispensabile segnalare, sia pure in modo sommario, alcuni cambi di paradigma socio-culturale. Il primo riguarda lo stesso concetto di cultura che non ha più l’originaria accezione intellettuale illuministica di aristocrazia delle arti, scienze e pensiero, ma ha assunto caratteri antropologici trasversali a tutti i settori del pensare e agire umano, recuperando l’antica categoria di paideia e humanitas, i due termini che indicavano nella classicità la cultura (vocabolo allora ignoto se non per l’“agri-cultura”). Per questo il perimetro del concetto è molto ampio e coinvolge, ad esempio, la cultura industriale, contadina, di massa, femminile, giovanile e così via.
La resistenza spirituale al vuoto nella Chiesa e nella società. Relazione di Giovanni Bianchi nel settembre 2008 a Mosca
Il rapporto tra le ACLI della Lombardia (in particolare con quelle provinciali di Como e il circolo di Arosio) con la Russia e la fraternità della Trasfigurazione (insieme di gruppi e di comunità ortodosse che riuniscono sia a Mosca, che in altre località russe, sia all’estero persone di diverse età, professioni e provenienze) dura ormai da molti anni.
Nel 2001 e nel 2002 due delegazioni delle ACLI lombarde, tra cui anche diversi membri del Circolo ACLI di Arosio e delle ACLI di zona di Cantù, si sono recate a Mosca per riprendere i contatti iniziati nel decennio precedente e poi affievolitisi. In molti viaggi effettuati, oltre alle ACLI hanno partecipato anche membri della Caritas Decanale di Cantù, della CISL regionale e rappresentanti di gruppi locali parrocchiali e non.
Nel giugno 2004 e poi nel giugno 2006 sono stati effettuati altri viaggi che hanno permesso di allargare e conoscere meglio l’esperienza di Sretenie anche presso altre fraternità russe. In particolare, oltre a quella di Mosca, sono state visitate altre comunità: quella di Pietroburgo, quella di Arkhangelsk e quella di Tver’. L’accoglienza è stata molto cordiale e sempre molto alta è stata la loro capacità di trasmetterci amicizia, di farci sentire a nostro agio, oltre che il desiderio di conoscere la nostra realtà italiana. Soprattutto nei momenti di preghiera abbiamo sentito quei legami che uniscono la nostra comune fede nel Signore e di questi momenti se ne è avuta una maggior quantità e profondità durante la partecipazione al pellegrinaggio sulle isole Solovievski compiuto con la fraternità di Arkangelsk nei mesi di Agosto 2004 e 2009.
Nell’agosto 2007 e nel Settembre 2008 Giovanni Bianchi ha poi partecipato ai Convegni internazionali di Mosca con le seguenti rispettive relazioni “Conciliarità e solidarietà sociale”, e “La resistenza spirituale al vuoto nella Chiesa e nella società“.
Proponiamo il testo della relazione presentata da Giovanni a Mosca nel settembre 2008 dal titolo “La resistenza spirituale al vuoto nella Chiesa e nella società” (già pubblicata sia su Acliarosio.it, il sito del circolo ACLI “Antonio Ballabio” di Arosio, che su Circolidossetti.it, Circoli Dossetti, eremo e metropoli), memoria del percorso di conoscenza reciproca e di ricerca ecumenica su come il cristiano sta nella società.
L’archivio dei podcast della serie “Leggere la Bibbia” di Uomini e Profeti: memoria feconda di una operazione culturale coraggiosa e gemma dalle molte facce preziosa e gratuita
Uomini e profeti (sito www.uominieprofeti.rai.it) è il titolo di una bella trasmissione radiofonica di Rai Radio 3. Si descrive così: «Uomini e Profeti è la trasmissione di cultura religiosa di Radio3. Il suo obiettivo è quello di far conoscere le esperienze, le vicende, i linguaggi, le figure, i grandi testi delle tradizioni religiose di tutti i tempi, al di fuori di ogni dimensione confessionale, ma nello stesso tempo considerando il fatto religioso come un grande vettore della storia e della sapienza dell’umanità. In un dialogo critico con autori, testi, interpreti dei diversi mondi religiosi (e non solo religiosi), si potrebbe dire che Uomini e Profeti vuole “guardare il mondo con gli occhi delle fedi e le fedi con gli occhi del mondo”. Uomini e profeti è una trasmissione che si muove sulla linea di confine tra le fedi religiose e la complessità del mondo in trasformazione».
Il programma ha proposto dal gennaio 2010 al giugno 2013 la lettura integrale della Bibbia disponibile poi in pratici podcast da scaricare e ascoltare. Una lettura sistematica commentata da esegeti, storici, biblisti, filosofi. Un ciclo di particolare qualità ed interesse. È un’occasione per conoscere il grande codice della cultura occidentale. Un testo che ha molteplici significati culturali e religiosi ed è per questo commentato da una pluralità di voci: ebraiche, cattoliche, protestanti, ortodosse, musulmane e laiche. Tra gli ospiti, Enzo Bianchi, Massimo Cacciari, Riccardo Di Segni, Shahrzad Hushmand Zadeh, Adnane Mokrani, Moni Ovadia, Gianfranco Ravasi e tanti altri. Continua a leggere