Don Lorenzo Milani fuori dai cliché

Qui trovi tutti gli articoli della serie Don Lorenzo Milani pubblicati su La bottega di Nazareth.

Che vergogna! Essere stati contemporanei di papa Giovanni, di don Mazzolari, di don Milani; anzi, essere stati loro amici e commensali, e non avere imparato. E non esserci convertiti. Ed essere quelli di sempre. Peggio di sempre!.

Così scriveva p. David M. Turoldo iniziando la prefazione ad una delle più famose biografie di don Lorenzo Milani, quella scritta da Neera Fallaci nel 1974. La citazione pone una accanto all’altra tre figure piuttosto diverse della storia della Chiesa italiana del XX secolo; diverse ma incluse dalla letteratura divulgativa e dalla produzione cinematografica o televisiva nella medesima categoria: il contestatore controcorrente, il profeta solo perseguitato un mondo bieco e arcigno, il santo illuminato che con pochi comprimari fedeli anticipa i tempi e rivoluziona.

Oggi don Milani, nel cinquantesimo dalla morte e mentre la sua figura, insieme a quella di don Primo Mazzolari, riemerge dall’oblio mediatico sulle labbra di papa Bergoglio, rischia di restare intrappolato o nell’icona ideologica in cui è stata rinchiuso spesso in questi anni (divenendo anche miniera per chi cercava citazioni e slogan da usare a proprio uso e consumo) o di essere avvolto nella patina agiografica di un bel santino.

A queste trappole si sfugge in un solo modo: studiando la sua storia e il suo pensiero approfonditamente, cogliendone le originalità ma anche il contesto storico ed ecclesiale, famigliare e formativo, inquadrandolo come uomo, come prete e come maestro.

Proponiamo una serie di brevi articoli sulla figura del sacerdote fiorentino cercandone gli elementi di specificità da cui nasce la sua singolare vicenda, ovvero le origini e la formazione ricevuta in famiglia e quella avuta in seminario; quindi gli elementi di contestualizzazione nella realtà ecclesiale nazionale e locale del periodo; passo ulteriore sarà l’analisi della spiritualità e della teologia sottesa al modello pastorale seguita dalla trattazione delle principali e più originali caratteristiche espressive di tale modello.

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Johnny Dotti a Tv2000: “Tenere insieme testa, cuore, mani”

Johnny Dotti intervistato alla trasmissione Soul di Tv 2000.

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“Cercare maestri” di Giovanni Bianchi

Nel 2013 veniva pubblicato un singolare libro bilingue, in russo e in italiano, dal titolo Vie di santità senza confini – i nostri maestri, tappa di un percorso di amicizia e di reciproca conoscenza tra ACLI e l’Unione delle piccole fraternità ortodosse della Trasfigurazione («Sretenie» in russo). Giovanni per la parte curata dalle ACLI scrisse un’introduzione dal titolo Cercare maestri. Proprio il termine “maestro” è stato uno di quelli più usati in questi giorni tristi della sua morte e dei tanti ed affettuosi ricordi e saluti. E, in questi anni, tante volte nel bel mezzo di un confronto o di una discussione su questioni associative, sociali o politiche qualcuno saltava su e diceva: «Qualcuno ha sentito Giovanni? Cosa dice lui su questa cosa?» (come, altrettanto spesso, si sentiva la stessa domanda riguardo ad un altro aclista “maestro” che ci piace ricordare: «Che cosa ne dice Camillo?»).

I maestri orientano e liberano

scrive Giovanni. E oggi sentiamo ancora più intensamente che queste parole sono un ritratto preciso del suo autore. Continua a leggere

Papa Bergoglio da don Primo Mazzolari a Bozzolo: il fiume, la cascina, la pianura

Sto con tutti e sono di nessuno. Se mi apparto non sono un cristiano; se non soffro insieme a tutti, non sono un cristiano; se non vivo la storia che passa, non sono un cristiano. Chi diserta non si salva: vince solo chi accetta di combattere a qualsiasi condizione. Non può esistere un cristiano neutrale: e volete ch’io lo sia di fronte a questo mondo in agonia, che pur negandone la possibilità, muore per la «manifestazione» del regno di Dio? Se cerco di giustificarmi, col vangelo, di non amare il mio tempo e di non patire per la sua salvezza, so che bestemmio il vangelo.

don Primo Mazzolari

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Don Lorenzo Milani: origini e formazione. La famiglia Milani Comparetti: ricca, colta e non religiosa

Che vergogna! Essere stati contemporanei di papa Giovanni, di don Mazzolari, di don Milani; anzi, essere stati loro amici e commensali, e non avere imparato. E non esserci convertiti. Ed essere quelli di sempre. Peggio di sempre!”1.

Così scriveva p. David M. Turoldo iniziando la prefazione ad una delle più famose biografie di don Lorenzo Milani, quella scritta da Neera Fallaci nel 1974. Continua a leggere