Tudor Petcu ci propone l’intervista a padre Alessandro Frezza, sacerdote ortodosso italiano, partendo dalla sua testimonianza di fedele convertito dal cattolicesimo all’ortodossia.
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Morti sul lavoro, la strage continua
da Riforma.it, il quotidiano on-line delle chiese evangeliche battiste, metodiste e valdesi in Italia.
«Il triste bollettino di guerra è ripreso inesorabile nel 2021 e siamo arrivati a 40 morti sul lavoro dall’inizio dell’anno. Se poi aggiungiamo i morti sulle strade ed in itinere, arriviamo a oltre 80». A ricordarlo a Riforma.it è Marco Bazzoni, operaio metalmeccanico e rappresentante dei lavoratori per la sicurezza a Firenze e che da anni documenta la tragedia delle morti sul lavoro compilando la lunga e triste lista di decessi.
Stato e Regioni dialogo necessario da 50 anni
da Riforma.it, il quotidiano on-line delle chiese evangeliche battiste, metodiste e valdesi in Italia.
Cinquant’anni fa una legge dello Stato favoriva la nascita delle Regioni a Statuto ordinario. Il regionalismo, già definito nella Costituzione del 1948 e avviato parzialmente con le cinque Regioni a Statuto Speciale, diventava una realtà. Abbiamo chiesto al professor Roberto Zaccaria, costituzionalista, di aiutarci a riflettere sul contributo che le Istituzioni regionali hanno dato alla democrazia e all’assetto della nostra Repubblica.
Ecologia e giustizia sociale
da Alzogliocchiversoilcielo.blogspot.it, sito di taglio ecumenico con testi, audio e video di catechesi, commenti alle letture, conferenze, corsi biblici, lectio e omelie.
ECOLOGIA E GIUSTIZIA SOCIALE – Nel solco dell’enciclica Laudato si’ – Corso di Aggiornamento Teologico per Presbiteri – 6-7 GIUGNO 2018 – Bologna

Il “day after” lombardo-veneto
da Settimananews.it, la storica rivista di attualità, pastorale, teologia dei dehoniani.
I lombardi al 40% e i veneti al 60% hanno votato. Per l’autonomia, come proclamano i vincitori e come titolano i giornali. L’esito era scontato, anche se le proporzioni, specie per il Veneto, reclamano grande attenzione. A partire dalla differenza dei risultati tra le due aree.
Certo, nei territori della Serenissima è più radicata la memoria della gloriosa indipendenza d’un tempo. Ed è noto che la rivendicazione leghista si è manifestata prima in Veneto che in Lombardia. Ma forse, mettendosi dalla parte degli elettori, non è stata ininfluente la presentazione del problema su cui si chiedeva il voto. Continua a leggere
Cosa è e cosa non è il referendum del 22 ottobre
Articolo pubblicato su “Il Settimanale della diocesi di Como” del 12 ottobre 2017.
Il 22 ottobre 2017 ai cittadini lombardi sarà proposto il referendum per l’autonomia. Dopo la decisione del consiglio regionale, risalente ormai al febbraio 2015, il chiarimento circa la sua costituzionalità, l’esito della riforma proposta da Matteo Renzi naufragata con il referendum del 4 dicembre 2016, il reperimento dei circa 50 milioni di euro necessari allo svolgimento della consultazione nelle modalità stabilite dalla giunta Maroni (voto elettronico anziché cartaceo con relativo acquisto di tablet, operazioni di voto, campagna informativa, etc …) si è a poche settimane dal voto e da tante persone nasce l’esigenza di capire, al di là dei tecnicismi e dei comizi di parte, che cosa è e cosa non è questo referendum. A costo di essere un po’ grossolani dal punto di vista della terminologia giuridica proviamo a chiarirci le idee … Continua a leggere
Montesole e la vicenda della Piccola Famiglia di Dossetti
da Santalessandro.org, settimanale online diocesi di Bergamo.
Forse è giusto che l’itinerario per raggiungere i fratelli e le sorelle di Montesole non sia troppo agevole. Con la fine, a metà della salita su per l’appennino tosco-emiliano, della strada asfaltata, la Comunità probabilmente desidera proteggere la propria pace. O forse tutto questo è il segno di un territorio che è rimasto abbandonato e maledetto per lunghissimi anni. Continua a leggere
Così la mafia si prende le nostre spiagge
da Interris.it, online international newspaper – con i piedi in terra guardando il cielo.
Spuntano come funghi a ogni stagione marittima. Nella migliore delle ipotesi su iniziativa di qualche “furbetto” vicino ad amministrazioni compiacenti, nella peggiore su input di vere e proprie cosche criminali. Sono gli stabilimenti balneari illegali, un business a basso costo e alti guadagni su cui ormai da qualche anno le mafie hanno allungato le mani. Continua a leggere