da Vinonuovo.it, «vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi» (Lc 6,36).
In occasione della nomina del nuovo arcivescovo di Milano riprendiamo un post del febbraio 2011 di Vinonuovo.it con il testo di una bella omelia pronunciata da mons. Mario Delpini, vescovo ausiliare di Milano, in una circostanza un po’ particolare: a Busto Arsizio si ricordavano i 20 anni dalla morte di don Isidoro Meschi, un sacerdote che a 46 anni fu ucciso in una circostanza tragica; fu accoltellato, infatti, da uno dei tossicodipendenti ai quali aveva scelto, seguendo Cristo, di donare senza riserve la propria vita. Chi vuole sapere qualcosa di più sulla figura di don Isidoro può consultare il sito a lui dedicato cliccando qui. Questa omelia, però, è particolarmente bella proprio perché si pone su un registro diverso rispetto a quello della rievocazione: tenendo fisso lo sguardo sull’esempio di questo prete (ma senza mai nominarlo fino alla fine) mons. Delpini tratteggia infatti un profilo estremamente attuale del discepolo di Gesù, che chiama quindi in causa ciascuno.
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