Oggi, 11 settembre 2018, si festeggia nel calendario islamico l’inizio del primo mese dell’anno, il mese di Muharram, e con esso per i musulmani ha inizio l’anno 1440. Il capodanno, in sé, non rappresenta una festività religiosa, e non prevede celebrazioni particolari.
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Consiglio dei patriarchi cattolici d’Oriente: I cristiani d’Oriente oggi, timori e speranze
I cristiani d’Oriente oggi, timori e speranze. «In tutto, infatti, siamo tribolati, ma non schiacciati; sconvolti, ma non disperati» (2Cor 4,8). È il titolo dell’undicesima lettera pastorale del Consiglio dei patriarchi cattolici d’Oriente (CPCO), pubblicata il 20 maggio 2018, elaborata durante la riunione tenutasi dal 9 all’11 agosto 2017 nei pressi di Beirut, in Libano. In quell’occasione i patriarchi cattolici d’Oriente hanno riflettuto sulla situazione umana, sociale e politica dei paesi del Medio Oriente, poiché «nessun paese arabo conosce la pace o la stabilità» a causa di guerre, terrorismo, povertà, emigrazione dei cristiani. A fronte di tale situazione affermano: «L’Oriente sarà rinnovato dai suoi popoli senza che l’Occidente imponga loro i suoi piani. Un Oriente fatto dai suoi figli, padroni a casa loro, musulmani, cristiani e drusi. Tutti uguali, senza che nessuno imponga il suo dominio sull’altro a livello religioso, politico o militare». La lettera si rivolge ai fedeli delle Chiese cattoliche d’Oriente, ma anche ai concittadini delle altre religioni, ai governanti e ai leader occidentali.
Grazie a Dio, perché ci sono gli atei
dal profilo facebook di fratel Ignazio de Francesco, monaco della Piccola famiglia dell’Annunziata.
Proponiamo due post dal profilo facebook di fratel Ignazio de Francesco sul rapporto tra fede e ragione nell’islam e sul prezioso servizio che l’ateo può rendere al credente e quello altrettanto importante che il credente può rendere all’ateo. Il titolo “Grazie a Dio, perché ci sono gli atei” non è dell’autore ma è nostro … ci sembra che oltre a tentare di introdurre i due acuti scritti di fratel Ignazio, ne colga quel pizzico di ironia necessaria per approcciarsi con rispetto ma anche con obiettività all’altrui identità culturale e religiosa.
Le divisioni del Medio Oriente: non solo sunniti e sciiti
da Oasiscenter.eu, il sito della fondazione Oasis, cristiani e musulmani nel mondo globale.
Secondo una visione corrente, consacrata dalla tesi dello scontro delle civiltà, l’Islam è un complesso teologico-politico destinato per sua natura a entrare in conflitto con l’Occidente. Una variante di questa rappresentazione è l’idea di un mondo musulmano diviso tra sunniti e sciiti, i quali, secondo una formula tanto perentoria quanto inesatta, “da 1.400 anni” sono impegnati in una lotta il cui effetto più recente sarebbe la lacerazione odierna del Medio Oriente. La rottura consumatasi il 5 giugno scorso tra Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Egitto e Bahrein da un lato e Qatar dall’altro offre uno spettacolo ben diverso. Continua a leggere