Parrocchia: a cosa possiamo rinunciare?

da Vinonuovo.it, «vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi» (Lc 6,36).

Nei vari cantieri sinodali che si stanno aprendo a macchia di leopardo, con tempistiche, modalità e obiettivi differenti, credo che dovrebbe risuonare, nella riflessione sulla parrocchia, anche (o soprattutto) questa domanda: a cosa possiamo rinunciare per una comunità capace di stare nel mondo di oggi secondo il segno del Vangelo? Perché è indubbio che nei secoli la parrocchia ha visto stratificarsi ruoli, mansioni, ministeri, incombenze, pratiche, strutture, dialettiche, riti, devozioni: tutto ‘materiale’ che, a mano a mano, si è accumulato e fossilizzato, posandosi sovente per inerzia.

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