Un ebreo marginale. Qualche lineamento dell’opera di John Meier. 1. Il titolo

Testi di Antonio Doda pubblicati sul gruppo Facebook Kairos – Storia del cristianesimo

Visto che ho fatto lo sforzo di leggere tutto Meier, proverò a darne qualche lineamento, per discussione e divulgazione, senza pretese.

La prima cosa interessante è il titolo: perche’ Meier ha intitolato la sua corposa opera: “ Un ebreo marginale”?

Lo chiarisce lui stesso nell’introduzione. Segue un estratto delle sei motivazioni principali:

1) ”…..Per quanto sia duro da accettare per i cristiani devoti, è un dato di fatto che Gesù fu semplicemente insignificante per la storia nazionale e mondiale, agli occhi degli storici giudei e pagani del I sec. e dell’inizio del II sec. d.C….”

2) “Qualunque persona dichiarata criminale dalla più alta autorità della sua società’ e, conseguentemente, messa a morte nel modo più vergognoso e brutale con un’esecuzione pubblica è stata ovviamente messa ai margini di quella società…”

3) “….Gesu’ era un normale carpentiere in una cittadina collinare della bassa Galilea…..Per qualche ragione, egli abbandonò il suo mestiere e la sua città natia, divenne disoccupato e itinerante per intraprendere un ministero profetico e, non sorprendentemente, incontrò incredulità e rifiuto quando torno’ nella sua città per insegnare nella sinagoga….”

4) ”Alcuni degli insegnamenti e delle pratiche di Gesù ( per esempio la sua assoluta proibizione del divorzio, il suo rifiuto del digiuno volontario, il suo celibato volontario) erano marginali, nel senso che non coincidevano con le opinioni e le pratiche dei maggiori gruppi religiosi giudaici del suo tempo……Eppure oso’ sfidare insegnamenti e pratiche…egli proclamò’ i suoi insegnamenti con un’autorità sovrana, il cui fondamento non era per nulla chiaro ai suoi oppositori.”

5) “……Una ragione per cui Gesù incontrò una fine repentina e brutale é semplice: si alienò tante persone e gruppi in Palestina che, quando si verificò lo scontro finale a Gerusalemme nel 30 d.C. , aveva pochissima gente, tanto meno gente influente, dalla sua parte.”

6) ”……Gesù, il povero laico diventato profeta e maestro, la figura religiosa proveniente dalla Galilea rurale senza credenziali, incontrò la morte in Gerusalemme almeno in parte a causa del suo scontro con il ricco sacerdozio aristocratico urbano. Per quest’ultimo, un povero laico proveniente dalla campagna della Galilea con dottrine e pretese sovversive era marginale, sia nel senso di essere pericoloso per l’ordine costituito, sia nel senso di una mancanza di una base di potere nella capitale. Poteva facilmente esser spazzato via nel bidone della morte….”

Seguiranno brevissime sintesi dei cinque volumi.

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