«Il messaggio dell’imperatore». Un racconto di Franz Kafka

L’imperatore – così si racconta – ha inviato a te, a un singolo, a un misero suddito, minima ombra sperduta nella più lontana delle lontananze dal sole imperiale, proprio a te l’imperatore ha inviato un messaggio dal suo letto di morte. Ha fatto inginocchiare il messaggero al letto, sussurrandogli il messaggio all’orecchio; e gli premeva tanto che se l’è fatto ripetere all’orecchio. Con un cenno del capo ha confermato l’esattezza di quel che gli veniva detto. E dinanzi a tutti coloro che assistevano alla sua morte (tutte le pareti che lo impediscono vengono abbattute e sugli scaloni che si levano alti ed ampi son disposti in cerchio i grandi del regno) dinanzi a tutti loro ha congedato il messaggero.

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«un povero diavolo». Una poesia di Kurt Marti

Santo Spartaco prega per noi!

Johann Gottfried Seume

Che un uomo giusto venga messo al muro è un fatto fin troppo noto; ma che Dio venga inchiodato alla croce, è un segno di gloria per i ribelli di ogni tempo. Il cristianesimo è l’unica religione del mondo che ha intuito che l’onnipotenza rende Dio incompleto. Solo il cristianesimo ha capito che Dio, per essere interamente Dio, oltre che un sovrano dev’essere anche un ribelle.

Gilbert Keith Chesterton

un povero diavolo
così diciamo noi
cui il benessere è il proprio dio
e la povertà il diavolo

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«Pianeta Sarajevo». Una poesia di Abdulah Sidran

Ascoltate
come respira
il pianeta Sarajevo

Ascoltate
come piange la Ragazza:
“Morte, non mi prendere!”
Quante volte
piangendo
abbiamo detto
le nostre ardenti preghiere per la pace?

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«Uomini, non invocatemi più». Un testo di p. David Maria Turoldo

«Uomini, non invocatemi più ».
È il primo dei tuoi comandamenti:
« Non nominate il nome di Dio invano ».
Cosa abbiamo fatto del tuo nome, Signore!
Cosa dice ormai questo nome agli uomini? A che serve? È ancora la sua voce: «Non nominatemi invano, non disturbatemi con le vostre ciance ».

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«Pappagallo ermetico». Una poesia di Trilussa

Un Pappagallo recitava Dante:
«Pape Satan, pape Satan aleppe…»

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«Er leone riconoscente». Una poesia di Trilussa

Ner deserto dell’ Africa, un Leone
che j’ era entrato un ago drento ar piede,
chiamò un Tenente pe’ l’ operazzione.

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«La verità». Una poesia di Trilussa

La Verità che stava in fonno ar pozzo
Una vorta strillò: – Correte, gente,
Chè l’acqua m’è arivata ar gargarozzo! –

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«Er Bijetto da cento lire». Una poesia di Trilussa

Un Bijetto da Cento
diceva: — È più d’un mese
che giro ‘sto paese,
sempre in funzione, sempre in movimento!

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«Er nemico». Una poesia di Trilussa

Un Cane Lupo, ch’era stato messo
de guardia a li cancelli d’una villa,
tutta la notte stava a fa’ bubbù.

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«L’aquila». Una poesia di Trilussa

L’ommini so’ le bestie più ambizziose,
disse l’Aquila all’Omo – e tu lo sai:
ma viettene per aria e poi vedrai
come s’impiccolischeno le cose.

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Manzoni 150. Serate letterarie a cura di don Claudio Doglio

da Santambrogiovarazze.it, sito della Parrocchia Collegiata di S. Ambrogio in Varazze.

In occasione del 150° anniversario della morte di Alessandro Manzoni (1785-1873)

don Claudio ha proposto alcune “serate letterarie”, commentando importanti aspetti della poetica cristiana del Gran Lombardo:

12 luglio: IL NATALE DI NAPOLEONE (commento all’Inno IL NATALE e all’ode CINQUE MAGGIO)

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«Stazioni sulla via della libertà». Una poesia di Dietrich Bonhoeffer

Disciplina

Se tu parti alla ricerca della verità, impara anzitutto
la disciplina dei sensi e dell’anima, affinché i desideri
e le membra non ti portino ora qui ora là.
Casti siano il tuo spirito e il tuo corpo, a te pienamente sottomessi
e ubbidienti, nel cercare la meta loro assegnata.
Nessuno apprende il segreto della felicità, se non attraverso la disciplina.

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«Il dramma è religioso». Testo di p. David Maria Turoldo

Nessuno creda che si possa staccare la poesia dalla vita; la poesia non è un esercizio letterario, e tanto meno la vita è accademia. La nostra, poi, questa che ci è toccata in sorte, pare che porti i segni di una maledizione. Intendo, di questo nostro modo di vivere, di queste furiose ideologie e feroci politiche. Da qui il grido della disperazione che sale dalla moltitudine. E allora non solo il poeta, ma chiunque è appena sensibile, è voce di quel grido; e se è appena sincera poesia, essa è gemito di tutti.

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Il lavoro di poeta. Un testo di Wislawa Szymborska

In un discorso, pare, la prima frase è sempre la più difficile. E dunque l’ho già alle mie spalle. Ma sento che anche le frasi successive saranno difficili, la terza, la sesta, la decima, fino all’ultima, perché devo parlare della poesia.

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«un credo postapostolico». Una poesia di Kurt Marti

credo in dio
che è amore
il creatore del cielo e della terra

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Sogno di Natale. Un racconto di Luigi Pirandello

Sentivo da un pezzo sul capo inchinato tra le braccia come l’impressione d’una mano lieve, in atto tra di carezza e di protezione. Ma l’anima mia era lontana, errante pei luoghi veduti fin dalla fanciullezza, dei quali mi spirava ancor dentro il sentimento, non tanto però che bastasse al bisogno che provavo di rivivere, fors’anche per un minuto, la vita come immaginavo si dovesse in quel punto svolgere in essi.

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Resurrezione di Tolstoj e il Discorso della Montagna. Una conferenza di Adalberto Mainardi

da Alzogliocchiversoilcielo.blogspot.it, sito di taglio ecumenico con testi, audio e video di catechesi, commenti alle letture, conferenze, corsi biblici, lectio e omelie.

Nell’ambito del ciclo di letture bibliche su Bibbia e letteratura, l’Associazione “Biblioteca Salita dei Frati” giovedì 26 novembre 2015 alle ore 20.30 organizza una conferenza con Adalberto Mainardi, monaco di Bose, sul tema Resurrezione di L.N. Tolstoj e il Discorso della montagna (Mt. 5).

Introduce Fernando Lepori.

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«Salmodia della povera gente». Una poesia di p. David Maria Turoldo

Più non conosco la fame
più non conosco la tavola vuota
il piatto vuoto di orzo e cacio
il focolare senza foco.

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«Scrivere un curriculum». Una poesia di Wisława Szymborska

Pubblichiamo “Scrivere un curriculum”, la poesia di Wisława Szymborska dedicata alla scrittura dei CV, metafora del modo in cui la società contemporanea considera gli individui.

Wisława Szymborska è stata una poetessa e saggista nata in Polonia, vincitrice del Premio Nobel per la Letteratura nel 1996.
Szymborska era una poetessa dalle mille sfaccettature e molto legata alla semplicità della vita di ogni giorno: la sua grandezza risiede anche e soprattutto nella capacità di raccontare la semplicità con grande voce poetica.

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«Non vivere nella menzogna. Aleksandr Solženicyn e l’imperativo biblico». Conferenza con Adalberto Mainardi

da Alzogliocchiversoilcielo.blogspot.it, sito di taglio ecumenico con testi, audio e video di catechesi, commenti alle letture, conferenze, corsi biblici, lectio e omelie.

Nell’ambito del ciclo “Bibbia, letteratura, filosofia” promosso dalla Biblioteca Salita dei Frati di Lugano, martedì 21 marzo 2023 si è tenuta una relazione di Adalberto Mainardi dedicata allo scrittore dissidente Aleksandr Solženicyn (1918-2008), autore di Arcipelago GulagReparto C e altri capolavori di epoca sovietica. Ha introdotto la serata Fernando Lepori.

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