Il lavoro come imitatio Dei secondo la tradizione ebraica

da Joimag.it, il sito dell’associazione JOI, Jewish Open Inclusive.

Ci sono voluti secoli, nella cultura occidentale, per riconciliarsi con l’idea e la prassi del lavoro. Se oggi siamo un po’ tutti ‘workaholic’ (neologismo inglese per dire ‘ossessivamente dipendenti dal lavoro’, sebbene di lavoro raramente estenuante), all’inizio non fu così: greci e latini esaltavano l’otium e non il negotium, termine che indicava sia le diverse attività manuali e professionali sia la fatica e il fastidio del lavorare. Il cristianesimo delle origini risentì di questa radice culturale, e aggravò l’idea del lavoro con un’interpretazione letterale di Bereshit/Genesi 3: il lavoro (come il parto per la donna) è un castigo divino per il peccato originale, e tanto più tale peccato era grave e universale, tanto più lavoro e parto – detti entrambi ‘travagli’ – apparivano dolorosi e pericolosi. Una condanna metafisica, più che una punizione storica. Come è noto, solo con Benedetto da Norcia, nel VI secolo, si avviò un progressivo riscatto del lavoro manuale.

Nel giudaismo quest’atteggiamento negativo verso il lavoro non è (quasi) mai esistito. E non avendo la dottrina del peccato originale, o almeno una sua versione dogmatica come la sviluppò Agostino di Ippona per la cristianità, il mondo ebraico non interpretò il lavorare e il partorire come esperienze negative, appunto una condanna storico-metafisica.

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Quale immagine di Chiesa? Approfondimento sulla costituzione conciliare Dei Verbum. 6) DV 21-26 “La Scrittura nella vita della Chiesa”

A partire dal 2012-2013, in occasione del cinquantesimo del Concilio Vaticano II, alcune associazioni laicali della Diocesi di Como (Azione cattolica, MASCI, Gruppo Ascolto), su invito delle ACLI, hanno aderito alla proposta di approfondimento di contenuti, implicazioni e ricadute del Concilio stesso. L’esigenza di non lasciare passare invano questa ricorrenza, ha guidato, prima, verso la programmazione di questa iniziativa comune e poi al coinvolgimento della Diocesi di Como. Le associazioni laicali si sono così proposte come fermento per la chiesa locale.

Il progetto, la sua verifica e l’elaborazione che è conseguita, sono nati infatti dalla presa di coscienza della necessità di una maggiore corresponsabilità da mettere in atto nella vita della Chiesa, biunivocamente correlata alla fisionomia della Chiesa stessa da realizzare in questo tempo.

Quì sotto è scaricabile il pdf con il quinto incontro tenuto dal prof. don Ivan Salvadori:

Quale immagine di Chiesa? Approfondimento sulla costituzione conciliare Dei Verbum. 6) DV 21-26 “La Scrittura nella vita della Chiesa”

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Quale immagine di Chiesa? Approfondimento sulla costituzione conciliare Dei Verbum. 5) DV 14-20 “Vecchio Testamento e unità con Nuovo Testamento”

A partire dal 2012-2013, in occasione del cinquantesimo del Concilio Vaticano II, alcune associazioni laicali della Diocesi di Como (Azione cattolica, MASCI, Gruppo Ascolto), su invito delle ACLI, hanno aderito alla proposta di approfondimento di contenuti, implicazioni e ricadute del Concilio stesso. L’esigenza di non lasciare passare invano questa ricorrenza, ha guidato, prima, verso la programmazione di questa iniziativa comune e poi al coinvolgimento della Diocesi di Como. Le associazioni laicali si sono così proposte come fermento per la chiesa locale.

Il progetto, la sua verifica e l’elaborazione che è conseguita, sono nati infatti dalla presa di coscienza della necessità di una maggiore corresponsabilità da mettere in atto nella vita della Chiesa, biunivocamente correlata alla fisionomia della Chiesa stessa da realizzare in questo tempo.

Quì sotto è scaricabile il pdf con il quinto incontro tenuto dal prof. don Ivan Salvadori:

Quale immagine di Chiesa? Approfondimento sulla costituzione conciliare Dei Verbum. 5) DV 14-20 “Vecchio Testamento e unità con Nuovo Testamento”

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“Cosa significa il Natale?”. Un breve saggio di Tudor Petcu

Ho sempre pensato al significato del Natale, al modo in cui tutti noi dovremmo diventare e cambiare i nostri mondi interiori in occasione di questa festa cristiana.

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