da Aclilombardia.it, ACLI Lombardia APS, Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani Lombardia.
l numero di luglio di Jesus, il mensile dei Paolini, ha ospitato un dialogo a più voci attorno al tema “Verso una Chiesa senza preti?”. Ad intervenire mons. Erio Castellucci, arcivescovo di Modena-Nonantola, la ricercatrice Paola Lazzarini Orrù, presidente di “Donne per la Chiesa”, il sociologo Marco Marzano, docente presso l’Università di Bergamo e autore del recente “La casta dei casti” (Bompiani 2021), don Dario Vitali, professore di Dogmatica in Gregoriana.
Il punto di partenza è il paradosso presente nella Chiesa italiana, e in generale in quella occidentale: i preti sono in costante calo e quelli in servizio diventano sempre più anziani. Eppure non diminuisce il tasso di “clericalismo” con cui è organizzata la vita ecclesiale. I numeri, per un verso, parlano chiaro: i sacerdoti diocesani nella penisola sono circa 32 mila, nel 1990 erano 6 mila in più. Ma preoccupa soprattutto l’età: oggi un terzo del clero ha più di 70 anni, un altro quinto ne ha più di ottanta e solo un prete su dieci meno di 40. Ciononostante, tutto continua a ruotare attorno alla figura del presbitero, vero dominus sia della gestione amministrativa che di quella pastorale, salvo rare e timide sperimentazioni in cui anche i laici e le religiose assumono incarichi istituzionali.
Il dialogo – di qualità e polifonico pur nell’accento molto diverso delle voci intervenute – andrebbe letto per intero. Mi interessa in questa sede richiamare alcune idee proposte da mons. Erio Castellucci, da poco nominato vice presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

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