
L’itinerario di formazione per laici, sacerdoti e religiosi promosso dalla Diocesi di Como “50 anni dopo: sulle tracce del Concilio Vaticano II” svoltosi tra l’autunno 2012 e la primavera 2013 è nato dall’iniziativa di alcune associazioni ecclesiali del territorio (Acli, Ac, Masci, associazione Ascolto): l’esigenza di non lasciare passare il cinquantesimo del Concilio invano ha guidato prima verso la programmazione di una iniziativa comune e poi al coinvolgimento della Diocesi di Como. Le associazioni laicali si sono così proposte come fermento per la Chiesa locale. L’iniziativa si compose di 4 incontri di conoscenza e approfondimento del grande evento del Concilio rivolti a preti, laici e religiosi. L’auspicio era di poter vivere un momento di approfondimento e di confronto tutti insieme, come unico popolo di Dio, nel miglior spirito conciliare.
Gli incontri erano serali (h 20.45), nelle sedi indicate, con possibilità di trasmissione in video-conferenza in altri punti della Diocesi (Como e Morbegno, Sondrio, Chiavenna, Ponte V., Bormio, Livigno, Abbadia L., Menaggio, Cagno, Canonica di Cuveglio). I contributi furono pubblicati parzialmente sul vecchio sito della Diocesi di Como e ora su Cardinalferrari.diocesidicomo.it.
Venerdì 26 aprile presso il cinema Astra di Como si svolse il quarto e ultimo incontro con “Chiesa e mondo contemporaneo” (prof. Giacomo Canobbio).
Qui di seguito il pdf con l’introduzione di mons. Angelo Riva e la conferenza di mons. Giacomo Canobbio completa delle domande e degli interventi dal pubblico.
4) “Chiesa e mondo contemporaneo” prof. Giacomo Canobbio
Quando parliamo di ‘mondo’ in rapporto alla Chiesa non è così semplice poter precisare il significato. Cosa si intende con ‘mondo’? Ovviamente non il cosmo, ma l’umanità, la società, il mondo delle persone umane nella sua complessità e quindi con tutte le ambiguità che accompagnano l’esistenza delle persone. Parlare di rapporto tra Chiesa e mondo vuol dire tenere conto che né la Chiesa né il mondo sono due realtà da pensare staticamente. Sono piuttosto due realtà in continuo mutamento e interrelazione, e concepire il rapporto tra Chiesa e mondo come il Concilio Vaticano II l’ha pensato vorrà dire entrare nella drammaticità di un rapporto, e su questa vorrei cercare di porre l’accento, tenendo conto, come si diceva introducendo, in particolare della Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo.
mons. Giacomo Canobbio