
Un lavoro di Alberto Melloni, Fabio Nardelli e Federico Ruozzi.
Giuseppe Dossetti ha raccontato a diversi destinatari e in tempi diversi alcuni tratti della sua vita: l’ha fatto in occasioni pubbliche e private, su sollecitazione di amici o di studiosi, a volte per spiegare, altre per dar conto del suo percorso davanti a Dio dentro la storia. Questo materiale è ora nelle Teche Rai, nell’archivio della Fondazione per le Scienze Religiose, in mani di persone che l’hanno salvato quasi per caso. Un patrimonio di grandi proporzioni quantitative e qualitative. Un materiale che merita di essere ascoltato, visto.
Vi si trova in una carrellata discontinua, eppure densa, la vita di Dossetti, come in una collezione incompiuta di reperti: come frammenti di un racconto autobiografico. Nel racconto videostorico, costruito dallo storico Alberto Melloni e Fabio Nardelli, viene ripercorso attraverso la voce del protagonista il suo itinerario esistenziale: dall’infanzia a Cavriago nel periodo postbellico agli studi a Bologna, dall’esperienza di assistente all’Università Cattolica di Milano all’impegno nella Resistenza e nel Cln, dall’attività ai vertici della Democrazia cristiana al ruolo da protagonista nella costituente, dalla fondazione dell’Istituto per le Scienze religiose di Bologna alla candidatura a sindaco contro Dozza, dall’ordinazione monastica all’impegno nel Vaticano II, di fianco al vescovo Giacomo Lercaro, dal ritiro in Terra Santa fino alla sua ultima battaglia in difesa della Costituzione nel 1994. Il racconto si conclude con un lacerante finale nel quale un giudizio apparso anonimo nel 1991 su Il Regno suona come una lucida cronaca del futuro.