I sussidi di meditazione dei gruppi della Caritas diocesana di Como: domenica 2 agosto 2020

da Caritas.diocesidicomo.it e Caritascomo.it, i  siti della Caritas diocesana di Como.

Sono stati predisposti i sussidi settimanali per introdurre la preghiera nei gruppi di incontro parrocchiali e vicariali Caritas per tutto l’anno liturgico. 

Le riflessioni che guidano il momento di condivisione di questo nuovo anno liturgico, sono proposte da Don Rocco Acquistapace, sacerdote diocesano che con la sua esperienza e saggezza saprà guidarci a fare della Parola il riferimento per ogni azione quotidiana, la guida alle nostre scelte e ai nostri cammini comunitari.

Vangelo secondo Matteo (Mt 14, 31-21)

In quel tempo, avendo udito [della morte di Giovanni Battista], Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte. Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati.

Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perchévada nei villaggi a comprarsi da mangiare». Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare». Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». Ed egli disse: «Portatemeli qui».

E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.

Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.

Parola del Signore

Ascolto e medito:

Il racconto mette in evidenza alcuni aspetti fondamentali su cui riflettere e che hanno come punto in comune il tema del dono e della condivisione. Gesù Figlio di Dio, manifesta, attraverso il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, la forza di Dio Padre Creatore. Dio, non solo in principio, ma continuamente crea cielo e terra. Un intervento che, dal Principio, trova continuità nel Figlio. Dio crea tutti i giorni, donando a noi tutti ogni giorno i frutti della sua opera affinché abbiamo a farne dono gli uni con gli altri.

La moltiplicazione è il segno del pane spirituale. È l’Eucarestia, cibo spirituale per l’anima al fine di sviluppare in noi la vita divina come garanzia della nostra resurrezione.

Poi, il ruolo degli apostoli. Sono loro che avvertono Gesù che la gente ha fame e va dato loro da mangiare. Noi, come loro, siamo le antenne che vedono e sentono le difficoltà del mondo, con la garanzia che Gesù c’è sempre e in lui possiamo trovare il dono della condivisione che fa di tutte le cose un bene per tutti. Un tema alquanto attuale, in ogni tempo, se consideriamo che proprio in ogni tempo la fame e la mancanza di che vivere sono sempre presenti, nelle situazioni di povertà che colpiscono molte persone e molti popoli. Dio, con la sua azione creatrice, ha messo a disposizione le risorse del creato per tutti, ma spesso solo pochi le utilizzano a scapito di altri, evidenziando così un benessere ingannevole in cui la giustizia sociale e l’ecologia sono pregiudicate. Non è questione di abbondanza ma di disposizione al dono e alla condivisione. Se considero ciò che ho solo mio mi sembrerà sempre poco ma se lo considero in un rapporto in cui il dono all’altro sia la peculiarità, allora anche quel poco mi basta perché condividendo ho da guadagnare la ricchezza dell’anima. I cinque pani e i due pesci rappresentano tutto ciò che uno di noi può avere, rimangono tali se tenuti per sé, ma si moltiplicano se donati agli altri, con il dono una parte di noi si apre all’altro e la gioia che ne deriva è la gioia di chi ha compreso il valore della fratellanza e della condivisione.

Medito e condivido:

  • Come vivo la condivisione con gli altri?
  • Come mi sento quando condivido?

Il metodo

Ciascuna nostra azione,  pensiero, incontro o relazione trova senso nella Parola che ci guida e dà sapore al nostro essere uomini e discepoli di Dio e al nostro vivere la Fede, la Speranza e la Carità nella propria quotidianità. Quando la comunità si riunisce, attraverso i suoi rappresentanti, a pregare, riflettere e organizzare le proprie attività, non può vivere pienamente la propria dimensione comunitaria e cristiana, se non si radica su di un attento ascolto, una condivisa meditazione e una coraggiosa esperienza della Parola di Dio: “nostro nutrimento e fonte di gioia”.

La Caritas Diocesana fa suo il metodo di Ascolto e Meditazione della Parola e lo introduce in una proposta di stile che, dopo l’Assemblea del 17 Marzo 2018, propone a tutte le comunità parrocchiali e vicariali nelle loro forme di incontro, con cadenza settimanale. 

È un metodo che parte dalla lettura del Vangelo della Domenica precedente la settimana in cui ci si incontra; una Parola quindi già sentita, ascoltata e meditata ciascuno a livello personale o famigliare.

Un ascolto che diventa meditazione attraverso una riflessione guida che serve più che altro a contestualizzare il brano del vangelo letto e una meditazione che diventa condivisione se ciascuno, in piena libertà e disponibilità, mette in comunione con gli altri una o più risposte alle domande stimolo proposte.

Infine, tre semplici proposte di impegno concreto da viversi in qualsiasi momento, non durante l’incontro, proprio come accompagnamento e richiamo alla Parola, nel passare del nostro tempo settimanale:

SCRIVERE A … a chi vorrei comunicare la mia riflessione sul Vangelo letto o le mie risposte alle domande stimolo che magari all’interno del gruppo non siamo riusciti ad esprimere;

SCRIVERE DI… cosa vorrei condividere, quale pensiero, quale preoccupazione, quale proposito;

SCRIVERE PER… quale intento mi ha portato a scrivere; quale impegno dopo l’Ascolto, la Meditazione e la Condivisione della Parola, nella mia vita di tutti i giorni.

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