
da Caritas.diocesidicomo.it, il sito della Caritas diocesana di Como.
Riproponiamo per il terzo anno consecutivo il sussidio di meditazione relativo al Vangelo della domenica.
Con la stessa struttura, nel sussidio viene proposto quest’anno un unico cambiamento rispetto alle immagini settimanali riportate sulla prima pagina a introduzione del Vangelo, della meditazione e della proposta di lavoro personale.
La meditazione anche per quest’anno sarà guidata dalle riflessioni di don Rocco Acquistapace che ha rinnovato la sua disponibilità ad accompagnarci in questo cammino. Con l’augurio che il sussidio possa rappresentare motivo di condivisione comunitaria alla luce e nell’ascolto della Parola.
L’équipe pastorale Caritas
Vangelo secondo Marco (Mc 14,1 – 15,47)
Mancavano due giorni alla Pasqua e agli Àzzimi, e i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di catturare Gesù con un inganno per farlo morire …
… Poi fece rotolare una pietra all’entrata del sepolcro. Maria di Màgdala e Maria madre di Ioses stavano a osservare dove veniva posto.
Parola del Signore
Ascolto e medito:
Gesù viene a noi e ci salva, umilmente ma nella potenza del suo amore divino.
Alla sua entrata in Gerusalemme, la folla gridava a Lui festante. Dobbiamo fare nostra quella gioia perché la ritroveremo nel momento della resurrezione. Due momenti di gioia diversi entro cui si collocano la Passione e Morte di nostro Signore. Gesù ha risvegliato la speranza del cuore. Folla, festa, lodi, benedizione e pace. Ha risvegliato tanta speranza nella gente umile e povera, quella gente spesso dimenticata. Il cuore di Gesù guarda a tutti noi, ai nostri peccati, alle nostre sofferenze. Lo accompagniamo anche noi in questo suo viaggio con la gioia e il dolore, come amico, fratello e re: faro della nostra vita.
A chi assomiglio io in questo viaggio di Gesù? A Pilato? al cireneo? Sono uno tra i tanti che invocano la crocifissione? Accolgo veramente Gesù con il suo messaggio? O ne accolgo solo la parte che meno mi scuote, che più mi conforta? Chi sono io davanti a Gesù che soffre? Abbiamo letto anche del tradimento di Giuda, dei discepoli che si sono addormentati. Io come mi pongo in questa settimana santa che sto per vivere?
Noi nel nostro cammino non siamo mai soli. Anche quando il nostro cammino si scontra con problemi ed ostacoli che ci sembrano insormontabili, Gesù è lì con noi e noi dobbiamo fidarci e seguirlo anche se la strada ci è sconosciuta, anche se non è quella che vorremmo, dobbiamo seguirlo e basta, affidarci, perché in Lui è la speranza che ci riporta alla gioia.
Anche per Gesù non è stato facile: la sua regalità è stata derisa perché insita nell’animo e non apparente. È entrato a Gerusalemme per poi morire sulla croce, una croce che porta anche il nostro nome, una croce che è il Suo trono regale. È il nostro peccato con il suo sangue. Il nostro peccato fa da padrone e Gesù sulla croce, ha questo grande peso; la Sua croce abbraccia con amore le nostre mancanze, le nostre debolezze e porta alla gioia di essere salvati.
La settimana Santa sia santa anche per questo. L’umiltà è uno stile che non finirà mai di sorprenderci. In questa settimana che stiamo per vivere, anche noi faremo la strada che ha fatto Gesù
Medito e condivido
- Vivo la Settimana Santa riflettendo sul mio cammino di fede.
Il metodo
Ciascuna nostra azione, pensiero, incontro o relazione trova senso nella Parola che ci guida e dà sapore al nostro essere uomini e discepoli di Dio e al nostro vivere la Fede, la Speranza e la Carità nella propria quotidianità. Quando la comunità si riunisce, attraverso i suoi rappresentanti, a pregare, riflettere e organizzare le proprie attività, non può vivere pienamente la propria dimensione comunitaria e cristiana, se non si radica su di un attento ascolto, una condivisa meditazione e una coraggiosa esperienza della Parola di Dio: “nostro nutrimento e fonte di gioia”.
La Caritas Diocesana fa suo il metodo di Ascolto e Meditazione della Parola e lo introduce in una proposta di stile che, dopo l’Assemblea del 17 Marzo 2018, propone a tutte le comunità parrocchiali e vicariali nelle loro forme di incontro, con cadenza settimanale.
È un metodo che parte dalla lettura del Vangelo della Domenica precedente la settimana in cui ci si incontra; una Parola quindi già sentita, ascoltata e meditata ciascuno a livello personale o famigliare.
Un ascolto che diventa meditazione attraverso una riflessione guida che serve più che altro a contestualizzare il brano del vangelo letto e una meditazione che diventa condivisione se ciascuno, in piena libertà e disponibilità, mette in comunione con gli altri una o più risposte alle domande stimolo proposte.
Infine, tre semplici proposte di impegno concreto da viversi in qualsiasi momento, non durante l’incontro, proprio come accompagnamento e richiamo alla Parola, nel passare del nostro tempo settimanale:
SCRIVERE A … a chi vorrei comunicare la mia riflessione sul Vangelo letto o le mie risposte alle domande stimolo che magari all’interno del gruppo non siamo riusciti ad esprimere;
SCRIVERE DI… cosa vorrei condividere, quale pensiero, quale preoccupazione, quale proposito;
SCRIVERE PER… quale intento mi ha portato a scrivere; quale impegno dopo l’Ascolto, la Meditazione e la Condivisione della Parola, nella mia vita di tutti i giorni.