
da Caritas.diocesidicomo.it, il sito della Caritas diocesana di Como.
È iniziato il nuovo anno liturgico-pastorale.
Prosegue per il quarto anno consecutivo la proposta di meditazione al Vangelo della domenica con il consueto sussidio.
Alleghiamo di seguito la presentazione della nuova modalità di raccolta delle meditazioni stesse.
Il sussidio, aggiornato ogni settimana, rimane strumento di accompagnamento all’Ascolto e alla meditazione della Parola, per chiunque avesse occasione di utilizzarlo, in preparazione di incontri parrocchiali o familiari, o anche per momenti di riflessione personale.
L’équipe pastorale Caritas
Leggi la presentazione della proposta
dal Vangelo secondo Luca (Lc 3,15-16.21-22)
In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo:
«Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo:
«Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Parola del Signore
Ascolto e medito
Il Vangelo di questa settimana ci invita a contemplare il battesimo di Gesù nel fiume Giordano e con esso a fare memoria del nostro Battesimo. Il brano di Luca si apre richiamando l’attesa del popolo per l’arrivo del Messia. Un’attesa vestita di speranza davanti a quel profeta, Giovanni Battista, che aveva saputo attirare e richiamare le folle con la sua predicazione.
Non è difficile immedesimarsi anche, oggi, in quel popolo. Anche noi siamo in attesa di un liberatore: dalla pandemia, dalle difficoltà e dalle ferite della vita, dalla solitudine…dal male. La loro inquietudine è la
nostra inquietudine.
Ma fin da queste prime pagine il Vangelo appare nella sua capacità di spiazzarci, di scompaginare le carte,
mostrando come le vie di Dio non siano le nostre, come il disegno di salvezza del Padre segua logiche diverse dalle nostre: ad incominciare dall’umiltà di Gesù.
È il mistero del Natale, appena celebrato, che ancora oggi siamo chiamati a contemplare. È il mistero di un messia che si mette in fila, tra gli uomini, per ricevere lui stesso il battesimo di Giovanni. Un mistero che ci spiazza. Perché quante volte anche nella nostra vita siamo portati a cercare la salvezza lontano dalla nostra quotidianità, in qualcosa o in qualcuno di straordinario. Gesù è invece lì, al nostro fianco, confuso nella folla.
Come riconoscerlo allora? È lo Spirito Santo a mostrarcene la regalità o, meglio, la figliolanza. Perché questo è venuto a fare Cristo nel mondo: mostrarci l’amore misericordioso di un Dio che è Padre e a insegnarci a vivere da figli.
Preghiamo allora lo Spirito Santo perché ci aiuti ogni giorno a sentirci amati come figli e a vivere insieme da fratelli.
Il metodo
Ciascuna nostra azione, pensiero, incontro o relazione trova senso nella Parola che ci guida e dà sapore al nostro essere uomini e discepoli di Dio e al nostro vivere la Fede, la Speranza e la Carità nella propria quotidianità. Quando la comunità si riunisce, attraverso i suoi rappresentanti, a pregare, riflettere e organizzare le proprie attività, non può vivere pienamente la propria dimensione comunitaria e cristiana, se non si radica su di un attento ascolto, una condivisa meditazione e una coraggiosa esperienza della Parola di Dio: “nostro nutrimento e fonte di gioia”.
La Caritas Diocesana fa suo il metodo di Ascolto e Meditazione della Parola e lo introduce in una proposta di stile che, dopo l’Assemblea del 17 Marzo 2018, propone a tutte le comunità parrocchiali e vicariali nelle loro forme di incontro, con cadenza settimanale.
È un metodo che parte dalla lettura del Vangelo della Domenica precedente la settimana in cui ci si incontra; una Parola quindi già sentita, ascoltata e meditata ciascuno a livello personale o famigliare.
Un ascolto che diventa meditazione attraverso una riflessione guida che serve più che altro a contestualizzare il brano del vangelo letto e una meditazione che diventa condivisione se ciascuno, in piena libertà e disponibilità, mette in comunione con gli altri una o più risposte alle domande stimolo proposte.
Infine, tre semplici proposte di impegno concreto da viversi in qualsiasi momento, non durante l’incontro, proprio come accompagnamento e richiamo alla Parola, nel passare del nostro tempo settimanale:
SCRIVERE A … a chi vorrei comunicare la mia riflessione sul Vangelo letto o le mie risposte alle domande stimolo che magari all’interno del gruppo non siamo riusciti ad esprimere;
SCRIVERE DI… cosa vorrei condividere, quale pensiero, quale preoccupazione, quale proposito;
SCRIVERE PER… quale intento mi ha portato a scrivere; quale impegno dopo l’Ascolto, la Meditazione e la Condivisione della Parola, nella mia vita di tutti i giorni.