I sussidi di meditazione dei gruppi della Caritas diocesana di Como: domenica 29 maggio 2022

da Caritas.diocesidicomo.it, il sito della Caritas diocesana di Como.

È iniziato il nuovo anno liturgico-pastorale.
Prosegue per il quarto anno consecutivo la proposta di meditazione al Vangelo della domenica con il consueto sussidio.

Alleghiamo di seguito la presentazione della nuova modalità di raccolta delle meditazioni stesse.
Il sussidio, aggiornato ogni settimana, rimane strumento di accompagnamento all’Ascolto e alla meditazione della Parola, per chiunque avesse occasione di utilizzarlo, in preparazione di incontri parrocchiali o familiari, o anche per momenti di riflessione personale.

L’équipe pastorale Caritas

Leggi la presentazione della proposta

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 24, 46-53)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».

Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo.

Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

Parola del Signore

Ascolto e medito

L’Ascensione segna il momento ultimo della presenza terrena di Gesù e l’inizio della vita della Chiesa. Un momento denso di significato, per i discepoli di allora, per noi oggi e anche per la nostra fede, soprattutto per la nostra fede. Gesù si allontana ma promette la sua presenza e il dono dello Spirito.

La predicazione di Gesù è rivolta a tutti, il suo contenuto è la conversione e il perdono dei peccati. Siamo chiamati a riconoscere il dono e l’identità di figli amati, salvati e perdonati da Dio.

L’Ascensione di Gesù potrebbe portare sconforto, incertezza e senso d’abbandono: come sarebbe più facile per noi vederlo in carne ed ossa e averlo qui. Eppure il suo andare è per rimanere: il suo staccarsi come presenza corporale è preludio del suo venire nel cuore dell’uomo come presenza sacramentale e spirituale. Il suo tornare al Padre, con il corpo dalla croce, ci dà la certezza che ora, in Dio, abitano tutte le
nostre ferite, vissute e patite in Cristo. La sua “assenza” carica la vita di attesa e di desiderio.

Mette nelle mani della Chiesa l’annuncio del Regno, un annuncio che passerà attraverso le nostre mani, la nostra libertà, il nostro discernimento, la nostra vocazione, la nostra umanità fragile e inadeguata. Cristo chiede ai discepoli di restare in città, non li strappa dalla loro realtà, così come chiede a noi oggi di vivere le nostre comunità, con le nostre comunità, dove viviamo le gioie e le fatiche di ogni giorno.

Lo Spirito ci riveste di una potenza dall’alto, non per rivoluzionare la nostra vita ma per cambiarle forma, illuminandola da dentro. Gesù è rimasto, è una presenza nuova e quotidianamente passa per incontrarci.

Il metodo

Ciascuna nostra azione,  pensiero, incontro o relazione trova senso nella Parola che ci guida e dà sapore al nostro essere uomini e discepoli di Dio e al nostro vivere la Fede, la Speranza e la Carità nella propria quotidianità. Quando la comunità si riunisce, attraverso i suoi rappresentanti, a pregare, riflettere e organizzare le proprie attività, non può vivere pienamente la propria dimensione comunitaria e cristiana, se non si radica su di un attento ascolto, una condivisa meditazione e una coraggiosa esperienza della Parola di Dio: “nostro nutrimento e fonte di gioia”.

La Caritas Diocesana fa suo il metodo di Ascolto e Meditazione della Parola e lo introduce in una proposta di stile che, dopo l’Assemblea del 17 Marzo 2018, propone a tutte le comunità parrocchiali e vicariali nelle loro forme di incontro, con cadenza settimanale. 

È un metodo che parte dalla lettura del Vangelo della Domenica precedente la settimana in cui ci si incontra; una Parola quindi già sentita, ascoltata e meditata ciascuno a livello personale o famigliare.

Un ascolto che diventa meditazione attraverso una riflessione guida che serve più che altro a contestualizzare il brano del vangelo letto e una meditazione che diventa condivisione se ciascuno, in piena libertà e disponibilità, mette in comunione con gli altri una o più risposte alle domande stimolo proposte.

Infine, tre semplici proposte di impegno concreto da viversi in qualsiasi momento, non durante l’incontro, proprio come accompagnamento e richiamo alla Parola, nel passare del nostro tempo settimanale:

SCRIVERE A … a chi vorrei comunicare la mia riflessione sul Vangelo letto o le mie risposte alle domande stimolo che magari all’interno del gruppo non siamo riusciti ad esprimere;

SCRIVERE DI… cosa vorrei condividere, quale pensiero, quale preoccupazione, quale proposito;

SCRIVERE PER… quale intento mi ha portato a scrivere; quale impegno dopo l’Ascolto, la Meditazione e la Condivisione della Parola, nella mia vita di tutti i giorni.

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