I sussidi di meditazione dei gruppi della Caritas diocesana di Como: domenica 4 settembre 2022

da Caritas.diocesidicomo.it, il sito della Caritas diocesana di Como.

È iniziato il nuovo anno liturgico-pastorale.
Prosegue per il quarto anno consecutivo la proposta di meditazione al Vangelo della domenica con il consueto sussidio.

Alleghiamo di seguito la presentazione della nuova modalità di raccolta delle meditazioni stesse.
Il sussidio, aggiornato ogni settimana, rimane strumento di accompagnamento all’Ascolto e alla meditazione della Parola, per chiunque avesse occasione di utilizzarlo, in preparazione di incontri parrocchiali o familiari, o anche per momenti di riflessione personale.

L’équipe pastorale Caritas

Leggi la presentazione della proposta

dal Vangelo secondo Luca ((Lc 14, 25-33)

In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:

«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.

Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.

Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.

Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.

Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».

Parola del Signore

Ascolto e medito

Gesù ci chiede una conversione forte nel seguirlo, una conversione vera. Non ha mezzi termini nell’invitarci a seguirlo e le sue richieste appaiono a noi quasi impossibili se non al limite dell’ingiusto. Ma quante volte nella nostra vita, attraverso i nostri atteggiamenti e le nostre scelte, facciamo ciò che ci dice! Ma non per seguire Lui!!

Quante volte rinneghiamo i nostri cari, strumentalizziamo l’amore per gli altri, la nostra stessa vita per seguire ideologie, mode del momento e false convinzioni che ci ammagliano e corrompono. A promessa di un bene egoistico e apparentemente arricchente e appagante. Poi, se ce lo chiede Gesù, in nome di un Amore smisurato, gratuito…allora non ci va più bene!

Nella richiesta di Gesù ci sono due aspetti che fatichiamo a vedere. Innanzitutto Lui stesso ha dato la vita e l’ha data per noi, per la nostra salvezza. Ci chiede qualcosa che in prima persona vivrà a compimento della Sua missione; ci offre in dono la salvezza, uno stile di vita che attraverso il suo stesso stile pone al centro l’altro, il proprio fratello. Uno stile la cui unica ricompensa è la vita eterna. Ci pone di fronte ad una
scelta il cui obiettivo è molto alto ma proprio per questo ha dentro di sé lo spazio della libertà di seguirlo.

È un metterci di fronte alle difficoltà che possiamo incontrare nel testimoniare la salvezza, nel testimoniare e vivere ogni giorno l’Amore di Dio, gratuito ed infinito, misericordioso. Se partiamo da ciò che abbiamo, dai nostri averi, dalle nostre relazioni, dalla nostra stessa vita, il rischio è che Cristo non vi trovi spazio, se invece partiamo da Cristo, dal cammino di discepolato a cui ci invita niente sarà perduto ma al contrario, rivestito di luce e speranza nuove, ogni qualvolta abbiamo il coraggio di testimoniare e riconoscere l’Amore che ci è donato.

Il metodo

Ciascuna nostra azione,  pensiero, incontro o relazione trova senso nella Parola che ci guida e dà sapore al nostro essere uomini e discepoli di Dio e al nostro vivere la Fede, la Speranza e la Carità nella propria quotidianità. Quando la comunità si riunisce, attraverso i suoi rappresentanti, a pregare, riflettere e organizzare le proprie attività, non può vivere pienamente la propria dimensione comunitaria e cristiana, se non si radica su di un attento ascolto, una condivisa meditazione e una coraggiosa esperienza della Parola di Dio: “nostro nutrimento e fonte di gioia”.

La Caritas Diocesana fa suo il metodo di Ascolto e Meditazione della Parola e lo introduce in una proposta di stile che, dopo l’Assemblea del 17 Marzo 2018, propone a tutte le comunità parrocchiali e vicariali nelle loro forme di incontro, con cadenza settimanale. 

È un metodo che parte dalla lettura del Vangelo della Domenica precedente la settimana in cui ci si incontra; una Parola quindi già sentita, ascoltata e meditata ciascuno a livello personale o famigliare.

Un ascolto che diventa meditazione attraverso una riflessione guida che serve più che altro a contestualizzare il brano del vangelo letto e una meditazione che diventa condivisione se ciascuno, in piena libertà e disponibilità, mette in comunione con gli altri una o più risposte alle domande stimolo proposte.

Infine, tre semplici proposte di impegno concreto da viversi in qualsiasi momento, non durante l’incontro, proprio come accompagnamento e richiamo alla Parola, nel passare del nostro tempo settimanale:

SCRIVERE A … a chi vorrei comunicare la mia riflessione sul Vangelo letto o le mie risposte alle domande stimolo che magari all’interno del gruppo non siamo riusciti ad esprimere;

SCRIVERE DI… cosa vorrei condividere, quale pensiero, quale preoccupazione, quale proposito;

SCRIVERE PER… quale intento mi ha portato a scrivere; quale impegno dopo l’Ascolto, la Meditazione e la Condivisione della Parola, nella mia vita di tutti i giorni.

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