
da Caritas.diocesidicomo.it, il sito della Caritas diocesana di Como.
È iniziato il nuovo anno liturgico-pastorale.
Prosegue per il quarto anno consecutivo la proposta di meditazione al Vangelo della domenica con il consueto sussidio.
Alleghiamo di seguito la presentazione della nuova modalità di raccolta delle meditazioni stesse.
Il sussidio, aggiornato ogni settimana, rimane strumento di accompagnamento all’Ascolto e alla meditazione della Parola, per chiunque avesse occasione di utilizzarlo, in preparazione di incontri parrocchiali o familiari, o anche per momenti di riflessione personale.
L’équipe pastorale Caritas
Leggi la presentazione della proposta
dal Vangelo secondo Luca ((Lc 17, 5-10)
In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore:
«Accresci in noi la fede!».
Il Signore rispose:
«Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe.
Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stríngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».
Parola del Signore
Ascolto e medito
Gli apostoli, inviati da Gesù ad essere suoi testimoni, chiedono di avere più fede di quanta già ne hanno. Come se la fede fosse un qualcosa, un dono, che solo il Signore può dare.
Gesù risponde loro con un’immagine paradossale come quella del granello di senape, così piccolo eppure così capace di dare vita ad una pianta grande e rigogliosa. Chi ha fede ne chiede di più perché in realtà è una fede in se stesso, non in Dio; è un affidarsi solo ed esclusivamente ai propri risultati, alle proprie forze, alle proprie capacità senza affidarsi pienamente a Dio.
È infatti difficile e faticoso per ciascuno di noi rinunciare a contare su di sé per decentrarsi e mettere al centro la Parola del Signore a noi rivolta.
Poi Gesù racconta la parabola del servo inutile per meglio far intendere ciò che ha detto. Due sono le strade indicate per fare il proprio dovere o ciò che ci è chiesto di fare: con compenso o con gratuità. Gesù ci chiede di fare con gratuità; ci chiede di amare testimoniando l’Amore misericordioso di Dio Padre e ci chiede di farlo gratuitamente.
Amare è servire, servire è amare: non c’è fede senza servizio, non c’è fede senza amore. Questo ci vuole dire Gesù. Siamo veri cristiani se amiamo gratuitamente, se rispondiamo alla sua chiamata senza nulla pretendere e chiedere in cambio; senza elogi, senza ricompense, senza esaltazioni ma nell’umiltà di suoi servi, amati e chiamati all’Amore.
Gli apostoli, come del resto noi, sono consapevoli di avere una fede piccola; vorrebbero essere giganti della fede, ma Gesù fa loro comprendere che la fede, anche piccola, se è reale adesione a Lui, è sufficiente per nutrire la relazione con Lui e accogliere la salvezza. Così è la nostra fede, piccolissima forse; ma
non temiamo, perché se la fede c’è, è sufficiente, perché più forte di ogni nostro altro atteggiamento; sempre, anche se è debole, è accompagnata dall’amore, e l’amore sostiene la fede, supplisce alla mancanza di fede, rinnova la fede come adesione al Signore.
Il metodo
Ciascuna nostra azione, pensiero, incontro o relazione trova senso nella Parola che ci guida e dà sapore al nostro essere uomini e discepoli di Dio e al nostro vivere la Fede, la Speranza e la Carità nella propria quotidianità. Quando la comunità si riunisce, attraverso i suoi rappresentanti, a pregare, riflettere e organizzare le proprie attività, non può vivere pienamente la propria dimensione comunitaria e cristiana, se non si radica su di un attento ascolto, una condivisa meditazione e una coraggiosa esperienza della Parola di Dio: “nostro nutrimento e fonte di gioia”.
La Caritas Diocesana fa suo il metodo di Ascolto e Meditazione della Parola e lo introduce in una proposta di stile che, dopo l’Assemblea del 17 Marzo 2018, propone a tutte le comunità parrocchiali e vicariali nelle loro forme di incontro, con cadenza settimanale.
È un metodo che parte dalla lettura del Vangelo della Domenica precedente la settimana in cui ci si incontra; una Parola quindi già sentita, ascoltata e meditata ciascuno a livello personale o famigliare.
Un ascolto che diventa meditazione attraverso una riflessione guida che serve più che altro a contestualizzare il brano del vangelo letto e una meditazione che diventa condivisione se ciascuno, in piena libertà e disponibilità, mette in comunione con gli altri una o più risposte alle domande stimolo proposte.
Infine, tre semplici proposte di impegno concreto da viversi in qualsiasi momento, non durante l’incontro, proprio come accompagnamento e richiamo alla Parola, nel passare del nostro tempo settimanale:
SCRIVERE A … a chi vorrei comunicare la mia riflessione sul Vangelo letto o le mie risposte alle domande stimolo che magari all’interno del gruppo non siamo riusciti ad esprimere;
SCRIVERE DI… cosa vorrei condividere, quale pensiero, quale preoccupazione, quale proposito;
SCRIVERE PER… quale intento mi ha portato a scrivere; quale impegno dopo l’Ascolto, la Meditazione e la Condivisione della Parola, nella mia vita di tutti i giorni.