L’Ortodossia come via spirituale e comprensione intellettuale. Intervista di Tudor Petcu al giornalista Nicola Comparato

Con il tuo permesso, vorrei soffermarmi innanzitutto sull’idea di “teologia ortodossa”, che a mio avviso è così importante per almeno tre aspetti: la rinascita dell’Ortodossia nella società secolare e postmoderna, una comprensione corretta della civiltà ortodossa e, naturalmente, dell’importanza culturale dell’Ortodossia anche per le società occidentali basate principalmente sull’identità cattolica o protestante. Parlare di qualsiasi teologia ortodossa potrebbe essere qualcosa di impegnativo e difficile, ma è un dovere morale per noi evidenziare i compiti teologici dell’Ortodossia. Da questo punto di vista vorrei chiederti se ritieni che la caratteristica principale dell’Ortodossia potrebbe essere la metafisica e quando dico “metafisica” mi riferisco soprattutto ai Santi Padri della Chiesa come San Massimo il Confessore.

La teologia ortodossa si distingue per la sua profondità e ricchezza, abbracciando diversi elementi. La metafisica, ispirata dai Santi Padri come San Massimo il Confessore, svolge un ruolo fondamentale nella comprensione dell’essenza divina e della relazione tra Dio e l’umanità. Tuttavia, la completezza della teologia ortodossa si riflette anche nella sua enfasi sulla liturgia come espressione venerabile della fede, nella profonda spiritualità mistica che permea la tradizione e nell’approccio sacramentale ai Misteri della fede, integrando così diversi aspetti nella ricerca della conoscenza divina.

Conosciamo molto bene l’evoluzione e i fondamenti degli approcci filosofici occidentali contemporanei e, se non sbaglio, penso che per filosofia occidentale si intenda innanzitutto la filosofia analitica definita soprattutto dalla filosofia del linguaggio e delle diverse teorie logiche che sono, ovviamente, essenziali per il nostro background filosofico. Vorrei anche prendere in considerazione la filosofia politica occidentale contemporanea influenzata principalmente dalla giustizia globale dei nostri giorni, giustizia globale che è ben nota grazie a Thomas Pogge. Considerato tutto ciò che ho menzionato sopra, quale sarebbe il posto della teologia ortodossa tra questi approcci filosofici occidentali?

La teologia ortodossa si distingue dagli approcci filosofici occidentali contemporanei, poiché la sua radice è intrinsecamente legata alla tradizione teologica orientale. Mentre la filosofia occidentale, specialmente quella analitica, si basa spesso sulla filosofia del linguaggio e teorie logiche, la teologia ortodossa attinge alle fonti della Patristica e alla metafisica orientale, come evidenziato dai Santi Padri. Inoltre, la filosofia politica occidentale contemporanea, con la sua enfasi sulla giustizia globale, può differire dalla prospettiva ortodossa che spesso integra elementi liturgici, mistici e sacramentali nella sua comprensione della giustizia e della relazione tra fede e società. La teologia ortodossa, quindi, offre un approccio distintivo che si basa su una ricca eredità teologica orientale.

Sarei molto interessato a scoprire come interpreti la spiritualità ortodossa italiana con la sua eredità, tradizioni e particolarità. Parliamo ad esempio dei contributi di Adeodato Mancini, dal punto di vista intellettuale, all’evoluzione dell’ortodossia italiana. Non dimenticherei anche Antonio De Rosso, molto apprezzato sotto l’aspetto spirituale. Quindi, dimmi, per favore, come descriveresti l’Ortodossia italiana?

L’Ortodossia italiana presenta un ricco intreccio di eredità, tradizioni e contributi intellettuali. Adeodato Mancini ha fornito importanti contributi attraverso la sua riflessione intellettuale, offrendo prospettive teologiche che si intrecciano con la complessità culturale italiana. Antonio De Rosso, apprezzato per la sua dimensione spirituale, ha influenzato il panorama ortodosso italiano con una sensibilità unica. L’Ortodossia in Italia si distingue per l’integrazione di queste influenze, creando un tessuto unico che fonde la spiritualità ortodossa con la sensibilità culturale italiana. Il dialogo tra intellettuali come Mancini e figure spirituali come De Rosso ha contribuito a plasmare una tradizione ortodossa italiana che abbraccia la diversità e si radica nella profondità della fede ortodossa, arricchita dalla sua interazione con la cultura e la storia del paese.

Cosa significa per te essere un cristiano ortodosso? Non ultimo, vorrei chiederti: cosa significa per te essere un teologo ortodosso italiano?

Essere un cristiano ortodosso implica abbracciare la fede cristiana secondo la tradizione orientale, con una particolare enfasi sulla liturgia, la spiritualità mistica e la teologia patristica. Questo coinvolge una profonda partecipazione alle pratiche liturgiche e una ricerca costante di crescita spirituale attraverso la preghiera e la riflessione teologica. Essere un teologo ortodosso italiano aggiunge un elemento specifico, poiché implica un’intersezione tra la ricca tradizione ortodossa e la cultura italiana. Questo potrebbe comportare un dialogo profondo tra la teologia ortodossa e la sensibilità culturale italiana, contribuendo a plasmare una prospettiva unica che fonde la profondità teologica orientale con la ricchezza culturale italiana.

Una delle idee spirituali più profonde che mi ha colpito molto e che ha influenzato il mio pensiero rimane e sarà sempre “la santità nascosta”, idea che appartiene a Michael Plekon. Vorrei che tu mi dicessi esattamente come comprendi la santità nascosta dalla tua prospettiva ortodossa.

La santità nascosta, come concepita nella prospettiva ortodossa, si manifesta attraverso la consapevolezza della presenza divina nelle sfere quotidiane e apparentemente comuni della vita. È la rivelazione della divinità nella semplicità e nella routine, dove gli atti di amore, gentilezza e compassione diventano testimonianze silenziose ma potenti della presenza di Dio. Nella spiritualità ortodossa, la santità nascosta può emergere attraverso la pratica della preghiera continua, l’attenzione al prossimo e l’umiltà di cuore, sottolineando la sacralità insita nella vita di tutti i giorni.

Quale sarebbe secondo te il ruolo più importante dell’Ortodossia nel mondo postmoderno e pragmatico? Potrebbe esistere un denominatore comune tra Ortodossia e pragmatismo?

Nel mondo postmoderno e pragmatico, l’Ortodossia potrebbe offrire un contrappeso spirituale e culturale, promuovendo una visione più ampia della realtà che integra dimensioni spirituali e morali. Il denominatore comune tra Ortodossia e pragmatismo potrebbe risiedere nella ricerca di significato e valore, anche se i mezzi per raggiungerli possono differire. Entrambi possono convergere nella promozione di una vita significativa, equilibrando la pragmatica quotidiana con una consapevolezza più profonda della dimensione spirituale e morale dell’esistenza.

Considerata tutta la tua esperienza ortodossa, e direi il tuo modo di vivere, qual è l’idea più rilevante e profonda che possiamo trovare nella spiritualità e nella teologia ortodossa? Sarebbe corretto dire che l’Ortodossia rappresenta il modo di vivere più alto e profondo?

Non ho un’esperienza personale o un modo di vivere, ma posso condividere che molti ortodossi considerano l’idea più rilevante e profonda nella loro spiritualità la ricerca della theosis, ovvero la comunione con la divinità. L’Ortodossia enfatizza la trasformazione dell’essere umano per diventare partecipe della vita divina. Tuttavia, affermare che l’Ortodossia rappresenti il modo di vivere più alto e profondo dipende da prospettive individuali e interpretazioni personali della spiritualità. La diversità delle tradizioni religiose offre vari modi di avvicinarsi alla ricerca del significato e della trasformazione personale.

Se dovessi consigliare un libro, solo un libro, a qualcuno che vuole comprendere meglio la spiritualità ortodossa, quale sarebbe quel libro?

“La Filocalia” è una collezione di testi spirituali scritti da vari autori cristiani, principalmente tra i Padri della Chiesa orientale. Questi testi offrono insegnamenti sulla preghiera, la vita monastica, la meditazione e la teologia mistica. La raccolta include opere di autori come Giovanni Climaco, Evagrio Pontico e Isaia il Solitario. Esplorando le pagine della Filocalia, i lettori possono ottenere una prospettiva approfondita sulla spiritualità ortodossa, comprendendo le pratiche ascetiche e contemplative che caratterizzano questa tradizione.

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