A noi la Pace, please!

da Riforma.it, il quotidiano on-line delle chiese evangeliche battiste, metodiste e valdesi in Italia.

In un mondo sempre più polarizzato, oggi parlare di pace, anche per un pastore evangelico, diventa per alcuni un’eresia, per altri un’ideologia. Non si può parlare di pace, spirituale e sociale, senza essere etichettati e strumentalizzati da estremismi contrapposti. La via media, declamata da Aristotele, sembra perdersi nei pochi rivoli di cuori pensanti che, consapevoli di quanto la pace sia una necessità indifferibile, provano a far sentire la loro voce. Voce che sembra spegnersi nel deserto dell’indifferenza. La via della pace indicata da Gesù suscita persino ilarità e viene relegata nel mondo dei sogni. Eppure è di pace che l’umanità ha urgentemente bisogno, ora, non un domani nebbioso!

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Ecologia e mitezza. Avere la terra in eredità. Di Piero Stefani

da Alzogliocchiversoilcielo.blogspot.it, sito di taglio ecumenico con testi, audio e video di catechesi, commenti alle letture, conferenze, corsi biblici, lectio e omelie.

Berthold Brecht, pensando alla sua epoca, uscì con questa esclamazione: «Che tempi sono questi, quando discorrere di alberi è quasi un delitto perché comporta il silenzio su troppe stragi?».

I suoi anni non sono i nostri. Anche prima degli incendi in Siberia e di quelli sistematici in Amazzonia, eravamo già obbligati a riscrivere la frase in questi termini: «Che tempi sono questi, in cui bisogna discorrere delle stragi degli alberi perché non cada il silenzio su altri delitti?». Le sofferenze dell’ambiente sono pagate innanzitutto dai più deboli.

La Bibbia è di aiuto in tutto ciò?*

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