La Parola è la mia casa: [27/04/2025] II dom TP anno C

da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale di Chiuro e Castionetto.

Giovanni e la storia di tre domeniche: l’incontro con il Vivente nella Pasqua settimanale

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 20,19-31)

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

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Anba Antonio: grande gioia in tutto il mondo ortodosso per la Festa della Resurrezione

da Notiziediocesicoptamilano.it, Comunicati Stampa ufficiali della Diocesi Copta Ortodossa di Milano.

Gli ortodossi in tutto il mondo festeggiano la gloriosa festa della Resurrezione, nonostante la complicata situazione dovuta al Covid. Sua Eminenza Anba Antonio, vescovo della Diocesi Copta ortodossa di Milano e abate del Monastero Anba Shenuda, ha celebrato la Divina Liturgia nella Chiesa di Sant’Antonio e della Santa Vergine Maria nonchè sede vescovile della Diocesi. Durante la celebrazione, con un numero ristretto di fedeli, e nel rispetto delle norme in vigore, il vescovo rivolge un messaggio d’augurio e di speranza a tutti i fedeli.

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Come far rivivere una chiesa “morta”

da Ortodossiatorino.net, il sito della parrocchia ortodossa del Patriarcato di Mosca a Torino dedicata a San Massimo.

La presbitera Frederica Mathewes-Green ci offre, e noi vi abbiamo tradotto in italiano, alcuni consigli pastorali su come far rivivere quelle chiese che sembrano aver fatto il loro tempo. Nelle chiese ortodosse in Italia una simile atmosfera si sente poco, a causa del recente arrivo di tanti immigrati ortodossi che hanno smosso la vita di quasi tutte le comunità, ma questi consigli sono sempre utili da imparare, perché tutte le comunità prima o poi passano i loro periodi di desolazione.

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Coordinamento Nazionale Donne Acli: Per la festa della mamma riportare al centro la questione del lavoro femminile

da Acli.it, Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani.

“La Festa della Mamma, che in Italia si festeggia domenica prossima, riporta al centro dell’attenzione la questione del lavoro femminile, la conciliazione dei tempi di lavoro e vita, le difficoltà, per le mamme, a trovare lavoro”. Questo il richiamo di Agnese Ranghelli, Coordinatrice nazionale delle Donne delle Acli, che osserva come “nel resto del mondo la mamma si festeggia in data fissa, l’8 maggio. In Italia, non a caso, si festeggia, invece, la seconda domenica di maggio. Questo perché” spiega Ranghelli “si è voluto proprio sottolineare il tema della domenica come giorno del riposo delle mamme lavoratrici, in cui esse possano essere festeggiate dalla famiglia”.

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