Il nostro collaboratore dott. Tudor Petcu ci propone una nuova intervista sul significato spirituale della Russia fatta ad un sacerdote ortodosso italiano che opera in Piemonte, padre Ambrogio Cassinasco. Padre Ambrogio, al secolo Andrea Cassinasco, nato a Torino nel 1967, è oggi rettore della parrocchia ortodossa russa di San Massimo a Torino. Padre Ambrogio cura anche il sito della parrocchia ortodossiatorino.net molto aggiornato, ricco di contenuti e molto popolare in rete.
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Ritratti spirituali della monarchia rumena. Un articolo di Tudor Petcu
La monarchia rumena è uno dei capitoli più brillanti della storia del nostro paese attraverso i contributi che ha dato all’evoluzione sociale e politica dello spazio carpatico-danubiano-pontico. Non si può mai dimenticare che la Romania esiste come Stato indipendente e unitario dal 9 maggio 1877 grazie a Re Carol I o che la Grande Unione Nazionale del 1 ° dicembre 1918 è stata possibile grazie alla politica di Re Ferdinando e della Regina Maria.
San Sergio di Radonezh e il movimento esicasta
da Ortodossiatorino.net, il sito della parrocchia ortodossa del Patriarcato di Mosca a Torino dedicata a San Massimo.
In un testo di ricerca storica che cerca di rivelare le connessioni tra san Sergio di Radonezh e l’esicasmo athonita a lui contemporaneo, vi offriamo in traduzione italiana uno splendido affresco della vita e del prezioso contributo spirituale del fondatore della Lavra della santa Trinità.
San Sergio di Radonezh, uno dei santi russi più amati e accreditato da molti come la forza centrale del risveglio monastico in Russia durante il XIV secolo, è stato paragonato a molti dei padri esicasti della sua epoca.
L’Esicasmo
da Esicasmo, sito con testi di spiritualità orientale e occidentale.
Il termine (dal gr. hesychia, quiete, silenzio, pace) designa un movimento spirituale sorto nell’Oriente cristiano, e al tempo stesso uno stato interiore che può aprire alla contemplazione delle cose invisibili.
Nella sua formulazione dottrinaria l’esicasmo risale al IV sec. d.C., in particolare ai grandi Padri cappadoci (Basilio, Gregorio di Nissa, Gregorio di Nazianzo) e ad Evagrio Pontico che definì i primi elementi di un itinerario spirituale esicasta. Nel V secolo, fu Diadoco di Fotica ad unificare tali elementi e a proporli come metodo pratico di preghiera.
Tale metodo, consistente anzitutto nella pronuncia ripetuta di un’invocazione giaculatoria – denominata preghiera di Gesù a partire da Giovanni Climaco (VII sec.) -, si è espresso in una formula rinvenibile per la prima volta nella Vita di Abba Filemone, un monaco egiziano (ca. VI sec.), che recita:
Signore Gesù Cristo, figlio di Dio, abbi pietà di me.
“Il Signore prese l’uomo e lo pose nel giardino dell’Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse” (Gen. 2, 15)
da Ortodossia.it, sito ufficiale della Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e Malta.
Il primo uomo decaduto, Adamo, secondo la sacra Scrittura, non possiede più il discernimento morale che aveva quando era innocente, prima della sua caduta, a causa del suo comportamento, che era stato un attentato alla sovranità di Dio, una rivolta manifestatasi con la trasgressione di un precetto posto da Dio all’uomo.
La rivolta del primo uomo, con la trasgressione del precetto divino, il peccato che merita la morte: “quando ne mangiassi, certamente moriresti” (Gen. 2, 17), tutta la sua condotta è contraria alla volontà di Dio, al suo ordine riguardo il creato: “Il Signore dio prese l’uomo e lo pose nel giardino dell’Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse” (Gen. 2, 15).
San Sergio di Radonez. Un saggio di Adalberto Mainardi
da Alzogliocchiversoilcielo.blogspot.it, sito di taglio ecumenico con testi, audio e video di catechesi, commenti alle letture, conferenze, corsi biblici, lectio e omelie.
La biografia di san Sergio di Radonež (1314 ca.-1392)* è inseparabilmente intrecciata agli eventi che nel XIV secolo segnarono il sorgere dell’egemonia moscovita tra i principati russi, e il nascere di una nuova coscienza nazionale russa (1): la vittoria del gran principe di Mosca Dmitrij sul tataro Mamaj a Kulikovo (1380) diverrà l’emblema del riscatto della Rus’ dal giogo straniero. Continua a leggere