La storia della Shoah inizia da una fake news

da Kolot.it, “Voci”, newsletter di informazione sull’ebraismo.

Dall’antisemitismo all’Olocausto: ecco come si è arrivati alla pagina più nera della storia dell’umanità

In principio furono dicerie: fumosi proclami in nome di una presunta superiorità della razza ariana . Poi, con l’ascesa di  Hitler al potere (1933), gli slogan lasciarono posto a leggi discriminatorie. Così, in un crescendo, si arrivò ai ghetti, ai primi massacri e alla pianificazione della famigerata soluzione finale: il progetto che istituiva i campi di sterminio, luoghi deputati alla morte seriale di milioni di ebrei, le principali vittime della Shoah – anche se un’interpretazione più ampia di Olocausto contempla anche altre vittime: Rom, Sinti, comunisti, testimoni di Geova, gay e disabili.

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Gli scaffali vuoti

da Moked.it, il portale dell’ebraismo italiano.

C’è una piazza a Berlino, nel Mitte, che al centro ha una piccola lastra di vetro conficcata nel pavimento. La gente ci cammina sopra andando a lavorare o all’opera o alla chiesa di Santa Edvige. Di quando in quando qualche turista si ferma e cerca di catturare con l’obiettivo o il cellulare quel che è nascosto sotto quella lastra: una biblioteca vuota, scaffali di libri che non esistono più perché bruciati, proprio su quella piazza, nel grande rogo nazista, il più imponente dei tanti eseguiti allora in diverse località della Germania. Continua a leggere