Trump: il bastone militare e la carota mariana

da Settimananews.it, la storica rivista di attualità, pastorale, teologia dei dehoniani.

Gli osservatori del ruolo internazionale della Casa Bianca, probabilmente concentrati sul documento della National Security Strategy, datato novembre 2025 e pubblicato il 4 dicembre, hanno prestato scarsa attenzione al Presidential Message on the Feast of the Immaculate Conception, che è stato diffuso l’otto dicembre scorso (cf. qui sul sito della Casa Bianca).

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Perché l’Ortodossia non chiama Maria “Corredentrice” e non ne sente il bisogno

da Santa-rus.com, La Santa Rus’. Grazia e bellezza nell’incontro con la Santa Rus’.

Nella città dove sono nato le confraternite mariane sono tante e vivaci. Ricordo un confrate che tutti chiamavano, con una certa ironia, “il tifoso della Madonna”: la sua devozione era così ardente da trasformarsi facilmente in proclami dottrinali. Ogni aspetto della Madre di Dio diventava, per lui, un dogma implicito da difendere con lo zelo di una curva da stadio.

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Come leggere la Bibbia (una prospettiva ortodossa)

da Natidallospirito.com, spiritualità cristiana ortodossa.

Tutta la Scrittura è ispirata da Dio.

2 Tim 3:16

“Se un re terreno, il nostro imperatore,” scriveva San Tikhon di Zadonsk (1724-83), “ti scrivesse una lettera, non la leggeresti con gioia? Certamente, con grande esultanza, cura e attenzione.” Ma qual’è, egli chiede, la nostra attitudine verso la lettera che ci è stata spedita niente meno che da Dio stesso? “Ti è stata spedita una lettera, non da qualche imperatore terreno, ma dal Re dei Cieli. Eppure quasi disprezzi un tale dono, un tesoro senza prezzo.” Aprire e leggere questa lettera, dice San Tikhon, vuol dire entrare in una conversazione personale faccia a faccia con il Dio vivente. “Tutte le volte che leggi il Vangelo, Cristo stesso ti sta parlando. E mentre leggi, tu sei in preghiera e in conversazione con lui.”

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«e maria». Una poesia di Kurt Marti

1
e maria cantava
al suo figlio nascituro:
l’anima mia magnifica il signore
io giubilo a dio mio liberatore

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La Parola è la mia casa: [29/12/2024] Sacra famiglia TN anno C

da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale di Chiuro e Castionetto.

Due genitori in ricerca e un figlio speciale che trova il suo posto nella vita

Dal vangelo secondo Luca (Lc 2,41-52)

I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro. Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.

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La Parola è la mia casa: [08/12/2024] Immacolata concezione di Maria TA anno C

da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale di Chiuro e Castionetto.

«Mi sono nascosto» vs «Eccomi!»

 Dal vangelo secondo Luca (Lc 1,26-38)

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

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Il Messaggio e la supplica per la pace del Card. Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, per l’Assunzione di Maria e la risposta dell’Imam Yahya Pallavicini

da Coreis.it, il sito della COREIS (Comunità Religiosa Islamica Italiana), una comunità islamica nel cuore dell’occidente.

Messaggio del Card. Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, per l’Assunzione di Maria

Riportiamo di seguito il messaggio del Card. Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, in occasione della celebrazione cristiana della Assunzione di Maria Vergine in Cielo. Scarica il PDF in originale / Leggi qui la risposta dell’Imam Yahya Pallavicini


Gerusalemme, 9 agosto 2024

Carissimi fratelli e sorelle, il Signore vi dia pace!

Sono passati già molti mesi dall’inizio di questa terribile guerra. Non solo la sofferenza causata da questo conflitto e lo sgomento per quanto sta avvenendo sono ancora integri, ma sembrano anzi essere continuamente alimentati da odio, rancore e disprezzo che non fanno che aumentare la violenza e allontanare la possibilità di individuare soluzioni.

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«Il cristianesimo rivoluzionario», un articolo di Alexander Langer

da Alexanderlanger.org, il sito della Fondazione Alexander Langer Stiftung.

Anche a prescindere dalla svolta radicale che il cristianesimo ha imposto alla storia dell’umanità, l’insegnamento di Cristo raccoglie passi così rivoluzionari, che vale senz’altro la pena spendervi alcune riflessioni.

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La Parola è la mia casa: [31/12/2023] Sacra famiglia TN anno B

da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale delle parrocchie di Chiuro e Castionetto.

La Sacra Famiglia non è la “famiglia del Mulino Bianco”

Dal vangelo secondo Luca (Lc 2, 22-40)

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori». C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.

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La Parola è la mia casa: [24/12/2023] IV dom TA anno B

da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale delle parrocchie di Chiuro e Castionetto.

Dio che si fa uomo: una casa per tutti i popoli

Dal vangelo secondo Luca (Lc 1, 26-38)

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

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Il segreto di don Primo/18 – La Madonna e il Primo Maggio

“Il segreto di don Primo” è la rubrica proposta dal portale internet della Diocesi di Cremona in collaborazione con la Fondazione “Don Primo Mazzolari” di Bozzolo. L’audio originale dell’omelia pronunciata da don Primo Mazzolari il Primo maggio del 1958.

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Gli apocrifi: una teologia narrativa?

da Alzogliocchiversoilcielo.blogspot.it, sito di taglio ecumenico con testi, audio e video di catechesi, commenti alle letture, conferenze, corsi biblici, lectio e omelie.

Questo articolo di Ursula Ulrike Kaiser è apparso su “Bibel und Kirche” (Bibbia e Chiesa), rivista di ricerca e di pratica biblica, diffusa in Germania, Austria e Svizzera. È un trimestrale di lingua tedesca e fornisce informazioni sulle discussioni in corso nel settore biblico. È stato pubblicato dalla KNA, Agenzia della Chiesa tedesca, il 20 agosto 2023. La traduzione è di Antonio Dall’Osto.

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La Parola è la mia casa: [01/01/2023] S. Maria madre di Dio TN anno A

da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale delle parrocchie di Chiuro e Castionetto.

Abbiamo bisogno di una benedizione. … Oppure l’abbiamo già ma ce ne siamo dimenticati?

Dal vangelo secondo Luca (Lc 2, 16-21)

In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo. Continua a leggere

La Parola è la mia casa: [18/12/2022] IV dom TA anno A

da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale delle parrocchie di Chiuro e Castionetto.

Con l’aiuto dei due Giuseppe, i sognatori, e dei due liberatori, Gesù e Mosè, alla ricerca del vero senso del Natale

Dal vangelo secondo Matteo (Mt 1, 18-24)

Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa “Dio con noi”. Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.

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I sussidi di meditazione dei gruppi della Caritas diocesana di Como: domenica 16 gennaio 2022

da Caritas.diocesidicomo.it, il sito della Caritas diocesana di Como.

È iniziato il nuovo anno liturgico-pastorale.
Prosegue per il quarto anno consecutivo la proposta di meditazione al Vangelo della domenica con il consueto sussidio.

Alleghiamo di seguito la presentazione della nuova modalità di raccolta delle meditazioni stesse.
Il sussidio, aggiornato ogni settimana, rimane strumento di accompagnamento all’Ascolto e alla meditazione della Parola, per chiunque avesse occasione di utilizzarlo, in preparazione di incontri parrocchiali o familiari, o anche per momenti di riflessione personale.

L’équipe pastorale Caritas

Leggi la presentazione della proposta

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L’inizio dell’anno. Da un’omelia del card. Carlo Maria Martini


Estratto dell’omelia di Carlo Maria Martini del 1 Gennaio 2009 (Gallarate).

Ogni religione e ogni cultura celebra solennemente l’inizio dell’anno. È uno dei modi di santificare il tempo, cioè di riconoscere che nel tempo siamo contenuti e che esso è opera di Dio. La celebrazione dell’inizio dell’anno è quindi un modo con cui si esprime la nostra dipendenza da Dio. Tale carattere sacro dell’inizio dell’anno resta, almeno come nostalgia, anche nelle culture per cui il tempo non ha più alcun rapporto con il divino. Rimane cioè una sorta di fascino all’inizio di ogni nuovo anno, un fascino a cui nessuno può sottrarsi, fosse anche solo per fare qualche buon proposito, come i bambini che, quando ricevono un quaderno nuovo, esprimono la volontà di non sporcarlo mai più con una macchia.

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I sussidi di meditazione dei gruppi della Caritas diocesana di Como: domenica 19 dicembre 2021

da Caritas.diocesidicomo.it, il sito della Caritas diocesana di Como.

È iniziato il nuovo anno liturgico-pastorale.
Prosegue per il quarto anno consecutivo la proposta di meditazione al Vangelo della domenica con il consueto sussidio.

Alleghiamo di seguito la presentazione della nuova modalità di raccolta delle meditazioni stesse.
Il sussidio, aggiornato ogni settimana, rimane strumento di accompagnamento all’Ascolto e alla meditazione della Parola, per chiunque avesse occasione di utilizzarlo, in preparazione di incontri parrocchiali o familiari, o anche per momenti di riflessione personale.

L’équipe pastorale Caritas

Leggi la presentazione della proposta

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Nelle braccia di Cristo

da Cristianesimo-ortodosso.org, Cristianesimo ortodosso, fede, vita e cultura cristiana ortodossa in Occidente.

Non dovremmo farci condizionare dall’aria un po’ malinconica di fine estate e pensare che la festa della Dormizione della Madre di Dio sia un’istantanea degli ultimi momenti della Santa Vergine in questo mondo. Eppure la ‘tentazione’ c’è, e lo dimostrano i tanti teologi che nella storia si sono impegnati a commentare i padri sulla fine della Madre di Dio e forse anche noi ci facciamo questa domanda guardando l’icona della festa con la Tuttasanta deposta su un catafalco tra gli apostoli in lacrime.

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«Abbiamo prodotto armi per tutti, ma pane per nessuno» di mons. Lauro Tisi

da Diocesitn.it, il portale della diocesi di Trento.

“Le cronache di queste ore sanciscono l’ennesimo fallimento del potente di turno. Siamo di fronte all’impressionante ipocrisia occidentale capace di produrre armi per tutti,  ma pane per nessuno“. La drammatica situazione nell’Afghanistan abbandonato a se stesso e nuovamente preda dell’estremismo dell’Isis è motivo di grande amarezza per l’arcivescovo di Trento Lauro Tisi, che ne ha parlato nell’omelia della solenne s. Messa dell’Assunta a Riva del Garda.

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I sussidi di meditazione dei gruppi della Caritas diocesana di Como: domenica 15 agosto 2021

da Caritas.diocesidicomo.it, il sito della Caritas diocesana di Como.

Riproponiamo per il terzo anno consecutivo il sussidio di meditazione relativo al Vangelo della domenica.
Con la stessa struttura, nel sussidio viene proposto quest’anno un unico cambiamento rispetto alle immagini settimanali riportate sulla prima pagina a introduzione del Vangelo, della meditazione e della proposta di lavoro personale.

La meditazione anche per quest’anno sarà guidata dalle riflessioni di don Rocco Acquistapace che ha rinnovato la sua disponibilità ad accompagnarci in questo cammino. Con l’augurio che il sussidio possa rappresentare motivo di condivisione comunitaria alla luce e nell’ascolto della Parola.

L’équipe pastorale Caritas

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