
da Cristianesimo-ortodosso.org, Cristianesimo ortodosso, fede, vita e cultura cristiana ortodossa in Occidente.
Non dovremmo farci condizionare dall’aria un po’ malinconica di fine estate e pensare che la festa della Dormizione della Madre di Dio sia un’istantanea degli ultimi momenti della Santa Vergine in questo mondo. Eppure la ‘tentazione’ c’è, e lo dimostrano i tanti teologi che nella storia si sono impegnati a commentare i padri sulla fine della Madre di Dio e forse anche noi ci facciamo questa domanda guardando l’icona della festa con la Tuttasanta deposta su un catafalco tra gli apostoli in lacrime.
Eppure dovremmo guardare meglio l’icona della Dormizione magari una di quelle dove è rappresentata quella bizzarra scena davanti alla bara di un ebreo che vuole toccare il corpo della Madonna con le mani, ma l’angelo gliele taglia prontamente con la spada. Ci vorrebbe un angelo per distogliere il nostro sguardo dalla morte, dall’indagine sul mistero e farci concentrare sul vero centro dell’icona che è rappresentato dal Cristo che tiene in braccio la Madre come una bambina. E’ una scena meravigliosa: Cristo tiene in mano l’anima di sua Madre con la stessa tenerezza con la quale lei teneva in braccio il Dio incarnato in forma di bambino. La Madre ora è una bambina, piccola, in fasce tra le braccia del Figlio.
L’icona della Dormizione della Madre di Dio, questa festa stessa, non ci parlano di morte e di fine ma solamente di compimento. Esse hanno un carattere fortissimamente escatologico non esclusivamente nel senso di realtà ultime ma di orizzonte, speranza e appunto compimento. Quella Madre come una bambina tra le braccia di Cristo è l’immagine del destino dell’umanità che sa accogliere il Cristo, che lo ha amato e stretto a sé e che ora nel suo divino abbraccio viene strappata alla corruzione della morte proprio come nell’icona della Resurrezione Cristo tirava fuori Adamo dall’Ade. Il destino ultimo di ciascuno di noi non sono le canizie e poi la corruzione della tomba ma tornare ad avere la carne e l’anima di quando eravamo bambini, quel tempo in cui eravamo candidi e genuini e la nostra prima preoccupazione era amare ed essere amati.
Tutto ciò che viene avvolto nell’amore passa nell’eternità. Ecco cosa ci ricorda questa festa, ecco cosa dice il destino della Madre di Dio a tutti gli uomini e le donne di ogni tempo.