«Da Chiese a Ong?». Un articolo di Fulvio Ferrario

da Alzogliocchiversoilcielo.blogspot.it, sito di taglio ecumenico con testi, audio e video di catechesi, commenti alle letture, conferenze, corsi biblici, lectio e omelie.

C’era una volta, in Europa, lo Stato sociale, cioè il progetto di garantire l’accesso ai servizi, e in particolare all’istruzione e alla sanità, all’intera popolazione, mediante risorse fornite da una fiscalità proporzionale e progressiva. Qualche problema doveva esserci anche allora, se, nello slang popolar-giovanile, un prodotto di qualità non proprio superlativa poteva essere detto “della mutua”, con riferimento al Servizio sanitario pubblico: l’Italia non era la Svezia. In ogni caso, lo Stato sociale tentava, con qualche successo, di incrementare la qualità della vita anche dei ceti meno abbienti, il che alla lunga permetteva, soprattutto grazie all’istruzione, una certa mobilità sociale. È stata l’epoca d’oro del “ceto medio”.

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Un nuovo linguaggio per le migrazioni. XXVII Rapporto Immigrazione Caritas-Migrantes

da ReteSicomoro.it, conoscere per crescere.

Gli stereotipi che affollano le menti di un numero crescente di persone sul tema dei migranti, ci interrogano sul futuro di un paese che talvolta sembra aver smarrito la bussola, in preda ad un’isteria collettiva che, al di là di tutto, va compresa e non semplicemente stigmatizzata. Certamente non posso tacere la mia apprensione verso la diffusa tendenza, anche a livello istituzionale, a costruire luoghi comuni sui migranti e su coloro che lavorano per accoglierli e tutelarli.

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Pastore Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola valdese: Una parola da dire a una società confusa

da Nev.it, Notizie EVangeliche Agenzia Stampa della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia.

Le chiese metodiste e valdesi si avviano al loro Sinodo in un’Italia che mostra risentimento, livore, incertezza: avviamo da qui un dialogo con il moderatore della Tavola valdese Eugenio Bernardini.

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I prossimi trent’anni…o giù di lì

da Riforma.it, il quotidiano on-line delle chiese evangeliche battiste, metodiste e valdesi in Italia.

Chi pensasse che l’Italia e l’Europa abbiano diversi problemi cui applicarsi avrebbe certo buone e note ragioni da far valere.

Il progetto europeo è in una fase di stallo politico e istituzionale ormai conclamato, per ragioni antiche e per cause recenti.

Quelle antiche afferiscono alla incompiutezza di un consolidamento istituzionale necessario ma sempre rinviato: l’incapacità – per essere stringati – di dotarsi di un modello di governance compatibile con l’ambizione di una moneta unica.

Le cause recenti sono invece l’insorgenza di pulsioni identitarie e sovraniste in diversi Paesi, compresa la solida Germania, che utilizzano come innesco polemico il fenomeno immigratorio e danno la stura a istanze rivendicazioniste di ogni sorta.

Tra le ragioni antiche e le cause recenti vi è indubbiamente un nesso. Brexit ne è stata a suo modo una eloquente esemplificazione.

Venendo al nostro Paese il discorso è diverso, ma non troppo.

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La differenza tra ricordare e avere memoria – Giustizia e formazione per fermare i neofascismi

da Acli.it, Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani.

Roberto Rossini, presidente nazionale delle Acli, affronta sull’Huffington post il tema della memoria. Le leggi contro l’apologia di fascismo vanno applicate, ma serve anche una grande operazione culturale per evitare che si perda la memoria di quello che è successo in Europa a cavallo delle due guerre mondiali.

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Notizie da paura. Quinto rapporto Carta di Roma 2017

da Cartadiroma.org, il sito dell’Associazione Carta di Roma.

L’Associazione Carta di Roma è stata fondata nel dicembre 2011 per dare attuazione al protocollo deontologico per una informazione corretta sui temi dell’immigrazione (cfr. Cartadiroma.org). In questi tempi dove parole d’odio e notizie false servono da supporto ad aggressioni e vere e proprie azioni terroristiche fasciste e xenofobe consigliamo caldamente il loro sito e pubblichiamo l’appello contro le parole d’odio, l’introduzione al rapporto 2017 “L’ovvietà rivoluzionaria” del presidente Giovanni Maria Bellu e i link al rapporto stesso, “Notizie da paura”, e a “La Carta di Roma — Protocollo deontologico concernente richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti”.

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‘Eurabia’, tra complici e vendette

da Interris.it, online international newspaper – con i piedi in terra guardando il cielo.

Il terrorismo continua a colpire senza pietà, mentre non pochi Paesi europei fingono di avere le mani candide dinanzi a questo orrore. Purtroppo chi conosce le antiche e le nuove colonizzazioni del Continente africano, invece, non si sorprende. Sulle reali cause di questo odio viscerale che sta invadendo il mondo occidentale bisognerebbe chiedere conto agli analisti di Paesi come la Francia, il Belgio, la Gran Bretagna, per non parlare degli Usa e della Cina. Continua a leggere

Quando gli elefanti combattono è l’erba a soffrire

da Riforma.it, il quotidiano on-line delle chiese evangeliche battiste, metodiste e valdesi in Italia.

Le parole corrono , come un fiume che va veloce verso il mare, perché tantissimi sono i fotogrammi ben fissi nella testa di Luciano Griso, il medico in Libano dell’ équipe del progetto dei Corridoi umanitari promosso dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia e dalla Comunità di sant’Egidio. Istantanee di volti, di miseria, di speranza, di piccoli grandi fiori nel deserto. Poi le voci, le lingue che si mischiano, le suppliche di aiuto, una preghiera comunitaria, un grazie commosso. Continua a leggere

Africa nella morsa della fame. A rischio 26 milioni di persone

da ReteSicomoro.it, conoscere per crescere.

L’Africa Sub-sahariana sta morendo di fame e di sete. Una delle più gravi crisi umanitarie degli ultimi decenni ha ridotto alla disperazione, nell’intera zona, circa 26 milioni di persone. In Paesi come Ciad, Camerun, Niger, Nigeria, sono oltre 7 milioni coloro che non hanno accesso a cibo ed acqua. Continua a leggere

Migranti e ONG: non stiamo dimenticando qualcosa?

da Ilcaffegeopolitico.org, la rivista online di politica internazionale che ti racconta il mondo nel tempo di un caffé.

La polemica sul ruolo delle ONG nel Mediterraneo non poteva lasciare indifferenti gli esperti di politica internazionale del blog Il caffè geopolitico. Con l’editoriale che segnaliamo cercano di fare chiarezza oltre a fornire qualche spunto di riflessione. Continua a leggere