Vance, Tommaso e l’ordo amoris

da Settimananews.it, la storica rivista di attualità, pastorale, teologia dei dehoniani.

Non capita tutti i giorni che termini di teologia morale come quello dell’ordo amoris entrino nel ciclo delle notizie statunitensi, ma viviamo in tempi straordinari. In una recente intervista rilasciata a Fox News, il vicepresidente JD Vance ha invocato la tradizionale nozione teologica dell’ordine dell’amore per giustificare l’aggressiva cancellazione o sospensione da parte dell’amministrazione Trump di quasi tutti i programmi di aiuti esteri degli Stati Uniti. Altri commentatori, tra cui il redattore di First Things R.R. Reno, hanno pubblicamente appoggiato il modo in cui Vance ha ridimensionato le nostre responsabilità morali.

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Cirillo affossa la dottrina sociale?

da Settimananews.it, la storica rivista di attualità, pastorale, teologia dei dehoniani.

Fra i «danni collaterali» del consenso acritico di Cirillo alla guerra di aggressione di Putin all’Ucraina vi è la cancellazione de I fondamenti della concezione sociale della Chiesa ortodossa russa?

Le contraddizioni su alcuni punti del testo approvato dal concilio dei vescovi nel 2000 sono l’anticipo della rimozione di un documento fortemente voluto dall’allora patriarca Alessio II?

La dialettica fra il testo russo e quello approvato dalle Chiese ortodosse dopo il concilio di Creta (2016) – Per la vita del mondo. Verso un ethos sociale della Chiesa ortodossa (gennaio 2020) – si risolverà in una reciproca negazione?

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Stati Uniti: Protestantesimo e suprematismo bianco

da Voceevangelica.ch, Chiese evangeliche di lingua italiana in Svizzera.

Nelle settimane successive all’assalto al Campidoglio di Washington dello scorso 6 gennaio, molti americani si sono chiesti se quella violenza fosse un evento isolato, o se invece fosse la conseguenza di spinte più profonde. La storica Kelly J. Baker, studiosa di religione e odio razziale, ha individuato in quell’assalto elementi a lei ben noti: molti assalitori, prevalentemente bianchi, erano motivati da fervore religioso e si vedevano come partecipanti a una sorta di guerra santa. Alcuni brandivano bandiere confederate, altri croci. Tra coloro che invocavano il nome di Gesù c’erano membri di gruppi di estrema destra come i Proud Boys, animati da sentimenti misogini e xenofobi. Altri erano motivati da teorie cospirazioniste come QAnon, o spinti da una fede cristiana conservatrice.

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I fondamenti della concezione sociale. Un’analisi ortodossa dei problemi del nostro tempo

da Ortodossiatorino.net, il sito della parrocchia ortodossa del Patriarcato di Mosca a Torino dedicata a San Massimo.

Guerra, clonazione, aborto, eutanasia, lavoro, famiglia, rapporti chiesa-stato, politica, ambiente, mass-media, globalizzazione, secolarizzazione: un’analisi ortodossa dei problemi del nostro tempo

Documento approvato dal concilio giubilare dei vescovi della Chiesa Ortodossa Russa (agosto 2000)

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Per la vita del mondo. Verso un ethos sociale della Chiesa ortodossa – II. La Chiesa nella Sfera Pubblica: Affidiamo tutta la nostra vita a Cristo Dio

Per la vita del mondo. Verso un ethos sociale della Chiesa ortodossa: è il titolo di un documento di rilevante importanza. È il primo e organico approccio a quella che i cattolici chiamano «dottrina sociale». Il suo peso è indicato dalla sua origine (una richiesta del concilio di Creta del 2016), dal livello della commissione che l’ha preparato (13 teologi), dal materiale e riletture forniti (25 eparchie del Trono ecumenico distribuite nel mondo), dalle 12 lingue in cui è stato tradotto, dall’approvazione, nel gennaio 2020 del santo e sacro sinodo di Costantinopoli.

La pubblicazione è avvenuta negli USA il 27 marzo 2020. I curatori sono David Bentley Hart (del Notre Dame Institute for advanced study) e John Chryssavgis (del patriarcato ecumenico, presidente della commissione). Disteso in 82 numeri e diviso in otto parti, occupa una settantina di pagine.

I titoli delle parti sono orientativi: oltre la prefazione, l’introduzione (è tempo di servire il Signore); la Chiesa nella sfera pubblica (affidiamo tutta la nostra vita a Cristo Dio); il corso della vita umana (santifica le anime e i corpi nostri, e concedici di servirti in santità tutti i giorni della nostra vita); povertà, ricchezza e giustizia civile (ricordati Signore, di coloro che si ricordano dei poveri); guerra, pace e violenza (per la pace del mondo intero…); relazioni ecumeniche e relazioni con altre fedi (preghiamo per l’unità di tutti); ortodossia e diritti umani (ci hai creati a tua immagine e somiglianza); scienza, tecnologia, mondo naturale (il tuo dal tuo a te offriamo); conclusione (esultiamo, possedendo quest’àncora di speranza).

Su Settimananews.it il commento di Lorenzo Prezzi.

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I Testimoni di Geova in Armenia

Il dott. Tudor Petcu ci invia un altro articolo da lui ricevuto e tradotto stavolta sui Testimoni di Geova in Armenia. Il testo, redatto originariamente in inglese e tradotto in italiano da Tudor Petcu, fa parte del materiale per una pubblicazione che egli sta curando in riferimento alla storia dei Testimoni di Geova nel mondo che sarà pubblicato prossimamente. Questo libro sarà il primo lavoro accademico che narra le sofferenze dei Testimoni di Geova nei diversi paesi del mondo in un modo obiettivo, essendo basato completamente su una ricerca scientifica.

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Lettera aperta contro il nazionalismo

Un gruppo di teologi, pastori e intellettuali cristiani degli Stati Uniti ha scritto una “Lettera aperta contro il nazionalismo”, un appello ai credenti per denunciare le trasformazioni in seno al conservatorismo americano (anche di ispirazione cristiana) e l’inquietante fenomeno della crescita del nazionalismo negli USA.

Ogni giorno di più ci sono segni che indicano un impressionante cambiamento nel conservatorismo americano che si allontana dal precedente consenso per andare verso il nuovo nazionalismo di Donald Trump. Ciò è evidente non solo nella recente Conferenza nazionale sul conservatorismo tenuta in luglio a Washington, D.C., ma anche nel manifesto firmato da un certo numero di cristiani che sembrano desiderosi di abbracciare il nazionalismo in quanto compatibile con la fede cristiana.

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Quanti cristiani ortodossi vanno regolarmente in chiesa in Russia, e perché? Intervista di Jurij Pushchaev all’arciprete Nikolaj Emel’janov

da Ortodossiatorino.net, il sito della parrocchia ortodossa del Patriarcato di Mosca a Torino dedicata a San Massimo.

Vi presentiamo il testo russo e italiano dell’intervista all’arciprete Nikolaj Emel’janov (nella foto), capo ricercatore tra i sociologi della religione che si sono applicati a capire il problema della relazione tra appartenenza e partecipazione alla Chiesa ortodossa nella Russia post-sovietica. A nostro parere, i dati offerti da padre Nikolaj sono una lettura essenziale per chiunque voglia capire la Chiesa ortodossa russa di oggi.

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La comprensione cristiana del patriottismo

da Ortodossiatorino.net, il sito della parrocchia ortodossa del Patriarcato di Mosca a Torino dedicata a San Massimo.

Vi presentiamo la traduzione italiana di un saggio recente di padre Andrew Phillips, sul senso cristiano ortodosso del patriottismo (articolo originale pubblicato sul blog del sito Orthodox England il 20 marzo 2018). L’arciprete Andrew Phillips (n. 1956) è un sacerdote inglese della Chiesa Ortodossa Russa al di fuori della Russia (ROCOR), rettore della chiesa di san Giovanni di Shanghai nella sua città natale di Colchester, Essex, nel Regno Unito.

Un uomo britannico, che era stato costretto a unirsi al Patriarcato di Costantinopoli perché non gli era stato permesso dal suo datore di lavoro governativo di unirsi alla Chiesa ortodossa russa (questo la dice lunga sulla libertà nel Regno Unito), mi ha interrogato sul patriottismo e sul nazionalismo e mi ha chiesto come possiamo essere britannici ma anche “sostenere la Russia”.

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I sudtirolesi che ci piacciono

Il nome di Reinhold Messner è molto presente in questi giorni sui media a causa delle sue chiare posizioni circa la proposta del nuovo governo di Vienna di dare il passaporto austriaco agli altoatesini appartenenti al gruppo linguistico tedesco. Intervistato dalla trasmissione radiofonica “Un Giorno da Pecora” (qui dal minuto 33) e dal Giornale Radio (qui dal minuto 11.56), in onda su Rai Radio1, l’alpinista si è detto: “Né austriaco, né tedesco, né italiano, io sono sudtirolese con un passaporto italiano e fiero di essere in questa condizione”. E si è domandato: “Perché devo avere due passaporti? Perché qualcuno in Austria vorrebbe ottenere voti attraverso questa mossa nazionalistica? – continuando: – Noi non siamo di una certa razza, siamo di cittadinanza italiana e sono contento”. Ne approfittiamo per fare memoria della sua amicizia e collaborazione con Alex Langer.

Reinhold Messner su Alexander Langer

Reinhold Messner racconta del suo rapporto con Alexander Langer.

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Roncalli patrono dell’esercito: nostalgia curiale per la società chiusa

da IlRegno.it, attualità e documenti, quindicinale di informazione e cultura d’ispirazione cristiana. Moralia  | Una collaborazione dell’Associazione teologica italiana per lo studio della morale (ATISM) con Il Regno.

La notizia della indicazione di san Giovanni XXIII come “patrono dell’esercito italiano” desta sorpresa e scandalo. Le argomentazioni a sostegno di questa designazione sono allo stesso tempo ingenue ed arroganti.

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