da Settimananews.it, la storica rivista di attualità, pastorale, teologia dei dehoniani.
“Una guerra da un milione di morti”: un titolo di giornale rende così l’idea di quel che ci aspetta se tra Corea del Nord e Stati Uniti si scatena il conflitto nucleare. Naturalmente la stima riguarda il primo giorno. Del secondo e dei successivi giorni di guerra non si parla neppure. Perché non si sa se ci saranno. Continua a leggere
da Interris.it, online international newspaper – con i piedi in terra guardando il cielo.
“Tutti noi uomini d’onore pensiamo di essere cattolici, Cosa Nostra si vuole farla risalire all’apostolo Pietro”. Così Leonardo Messina, un mafioso pentito, parlava durante un interrogatorio. In quell’occasione, il boss rivelò anche l’esistenza di una “Bibbia della mafia”, nascosta nelle campagne di Riesi, un piccolo comune in provincia di Caltanissetta. Ad una prima analisi, in effetti, sembra proprio che siano veramente poche le differenze tra un cattolico e un mafioso. Entrambi pregano. Hanno in tasca, o nel portafoglio, un santino: una Madonna Addolorata, un Cristo crocifisso, un Padre Pio, ecc. Anche i mafiosi sono religiosi. Tutti. Campani, siciliani, calabresi, boss. Per anni il confine tra credente e mafioso è stato invisibile. Continua a leggere