Ilaria Valenzi
La prima attuazione dell’art. 8 della Costituzione
L’intesa valdese e il contributo di Giorgio Peyrot
(Collana Biblioteca di testi e studi),
Carocci editore, Roma, 2025, pagine 228,
www.carocci.it
Archivi tag: pluralismo religioso
«La Preghiera. Studio di storia e psicologia delle religioni». Un libro di Friedrich Heiler
Friedrich Heiler
La Preghiera
Studio di storia e psicologia delle religioni
A cura di Martino Doni
Prefazione di Giovanni Filoramo
(Collana Scienze e Storia delle Religioni),
Morcelliana, Brescia, 2016,
pagine 944,
http://www.morcelliana.net
«Storia della tolleranza nel secolo della Riforma». Un libro di Joseph Lecler
Joseph Lecler
Storia della tolleranza nel secolo della Riforma
Due volumi inseparabili,
Traduzione di Giulietta Basso
(Collana Storia), Morcelliana, Brescia, 2024 (prima edizione 1967, seconda edizione 2004),
pagine 1088,
http://www.morcelliana.net
L’esperienza spirituale di Henry Le Saux
da Settimananews.it, la storica rivista di attualità, pastorale, teologia dei dehoniani.
Questa è altresì la mia speranza che maggiori armonie abbiano a tornare un giorno nella sinfonia dell’universo. L’armonia degli spiriti sarà il principio di una nuova storia del mondo.
Johann Christian Friedrich Hölderlin, «Iperione»
Lo Spirito soffia nel mondo come e dove vuole, al di là degli schemi e dei dogmi. Questa convinzione spinge Le Saux a lasciare il monastero benedettino di St. Briac in Bretagna dove ha funzioni di professore di Patristica e Storia della Chiesa, per vivere in India una esperienza di monachesimo cristiano-indù. Scegliendo le pendici dell’Himalaya, si stabilisce nel 1965 in un eremo poco lontano dalle sorgenti del Gange, dove si spegne a 63 anni colpito da infarto. Era il 1973.
La guerra del Ramadan
da Riforma.it, il quotidiano on-line delle chiese evangeliche battiste, metodiste e valdesi in Italia.
A pochi giorni dalla Pasqua, si conclude il Ramadan: il mese del calendario islamico in cui i musulmani di tutto il mondo digiunano dall’alba al tramonto per ricordare il periodo nel quale Dio rivelò il Corano, il libro sacro, al profeta Muhammad.
Per milioni di persone, il Ramadan è quindi un periodo di concentrazione spirituale sui temi centrali della fede, ma anche l’occasione per riunire le famiglie disperse e festeggiare insieme la rottura del digiuno quotidiano, quando finalmente in cielo spuntano le prime stelle: è il momento dell’iftar, nel quale dopo aver pregato, si condivide il pasto con amici e parenti.
Alla fine del mese di Ramadan si celebra l’ultimo iftar ed è una festa gioiosa, che si prolunga per ore e ha le stesse dinamiche degli incontri di famiglia in occasione delle feste di tradizione cristiana, come la Pasqua che abbiamo appena celebrato per ricordare la resurrezione di Gesù.
Del Ramadan che si conclude il prossimo 10 aprile, si è parlato molto in questi giorni, e per ragioni che poco hanno a che fare con la spiritualità islamica che lo caratterizza. Una scuola del Comune lombardo di Pioltello, infatti, ha deciso di organizzare il proprio calendario sospendendo le lezioni proprio il 10 aprile. È una norma consentita dalla legge che riconosce agli istituti scolastici la libertà di fissare, entro un tetto precisamente stabilito e non superabile, alcuni giorni di festività.
Myanmar. Il monaco contro la guerra – Finis Terrae #10
Dopo decenni di oppressione, il Myanmar aveva cominciato a sperare nella democrazia. E invece, in seguito al golpe del 2021, il Paese è ripiombato nella violenza. Ashin Mandalar Lankara, monaco buddhista impegnato nel dialogo interreligioso, racconta a Finis Terrae come nel suo Paese la pluralità di etnie e di fedi sia stata spesso usata come pretesto per fomentare le divisioni e come lo stesso buddhismo sia stato trasformato in un elemento militante di identità nazionale. Eppure oggi l’opposizione al regime sta unendo sullo stesso fronte un popolo esasperato, mentre il futuro porrà ai giovani la grande sfida della tolleranza. Intanto c’è chi, in questo contesto di violenza e di emergenza umanitaria, resta a fianco della popolazione.
«A Diogneto: cristiani in una società plurale». Una conferenza di Sabino Chialà
da Alzogliocchiversoilcielo.blogspot.it, sito di taglio ecumenico con testi, audio e video di catechesi, commenti alle letture, conferenze, corsi biblici, lectio e omelie.
“A Diogneto: cristiani in una società plurale” è l’incontro di riflessione in preparazione al tempo di Avvento, di sabato 19 novembre 2022 alle ore 16.30 nella parrocchia di Santa Maria della Misericordia a Terni, promosso dall’Azione Cattolica diocesana e dall’Ufficio Catechistico diocesano per tutti gli operatori pastorali, catechisti e fedeli.
La libraia di Mosul. Rinascere dopo l’Isis – Finis Terrae #3
Un villaggio iracheno devastato dalla furia dello Stato islamico, una ragazza coraggiosa che nel contesto della ricostruzione decide di creare una piccola libreria che si trasforma in un polo di rinascita culturale e sociale: è la storia che vi raccontiamo nella nuova puntata di “Finis terrae. Storie oltre i confini”, la trasmissione quindicinale realizzata da “Mondo e Missione” insieme agli studenti della Scuola di giornalismo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. La voce di Janan Shaker Elias, giovane appartenente alla comunità yazida, ci porta a scoprire anche la pluralità etnica e religiosa della Piana di Ninive minacciata dal fondamentalismo, e le sfide dell’Iraq contemporaneo tra immobilismo politico e voglia di cambiamento della nuova generazione.
I paradossi del cattolicesimo borghese (3): Il peso della storia e la difficile riforma della Chiesa
da Iltuttonelframmento.blogspot.com, il blog di Fabio Cittadini.
La Chiesa attuale è così perché ha alle spalle una storia che pesa. Questa storia è perlopiù costituita da quel particolare e intricato rapporto che si è instaurato con lo Stato tanto che essere suddito o cittadino voleva dire essere cattolico e viceversa. Oggi, in un sistema di libertà religiosa e di pluralismo religioso, non è possibile l’equivalenza cattolico = cittadino. Mentre qualche secolo fa in uno Stato vi era una sola confessione cristiana o al massimo due, oggi vi possono essere più confessioni cristiane, più religioni, perfino chi non crede.
La lezione dell’A Diogneto a servizio della Chiesa che verrà
da Vinonuovo.it, «vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi» (Lc 6,36).
Le moderne società sono caratterizzate dalla pluralità di approcci culturali, politici, etnici, morali e religiosi. In un contesto impossibile da circoscrivere tramite definizioni unitarie, la proposta di vita del cristianesimo è chiamata ad assumere una forma umile, semplice e in grado di generare senso. Per approfondire tale approccio sembra opportuno riprendere la lezione dello scritto anonimo del II sec. d. C. intitolato A Diogneto.
Il dialogo interreligioso. Intervista a cura di Tudor Petcu al prof. Luigi Berzaro
Proponiamo l’intervista sul dialogo interreligioso a Luifi Berzaro a cura di Tudor Petcu. Luigi Berzano, sociologo, prete, accademico, è nato ad Asti nel 1939. Già ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso la Facoltà di Scienze politiche all’Università degli Studi di Torino, è parroco di Valleandona, frazione di Asti. E’ coordinatore nazionale della sezione “Sociologia della religione” della Associazione Italiana di Sociologia. Collabora anche con la Facoltà Teologica, l’Università Rebaudengo e il Center for Studies on New Religions. Dal 2005 è membro del Comitato scientifico della rivista Studi di Sociologia dell’Università Cattolica di Milano e dal 1992 presidente del Centro Studio Nuove Religioni di Torino. Coeditore di Annual Review of the Sociology of Religion (Brill, Leiden-Boston), dal 2010 dirige l’Osservatorio sul Pluralismo Religioso a Torino, che ha censito circa 150 gruppi e realtà religiose nella metropoli torinese. I suoi studi vertono su pluralismo e libertà religiosa nelle società multiculturali, in particolare nei confronti delle esperienze della religiosità individuali e di gruppo, sia nelle forme organizzate nelle religioni storiche, sia nelle forme più marginali delle minoranze e nuovi movimenti spirituali come la New Age. In Sociologia dei lifestyles ha sviluppato una ricerca sugli stili di vita e nelle pratiche collettive condivise come modello di analisi della stratificazione sociale.
Società, cultura, politica, pluralismo religioso, progresso, senso della vita. Intervista al prof. Massimo Giusio a cura di Tudor Petcu
Dopo il bel dialogo sull’Ortodossia in Italia e la recensione sul suo libro sulla libertà religiosa in Italia, ecco un’altra intervista al professor Massimo Giusio,questa volta in riferimento alla sua personalità scientifica. Come sempre a cura del dottor Tudor Petcu. Il professor Giusio è avvocato e giornalista, autore di testi e pubblicazioni in materia storica ed artistica, sociologica e in materie giuridiche, si occupa di storia delle religioni, antropologia religiosa e psicologia sociale ed è stato docente di storia della Chiesa, diritto costituzionale, diritto ecclesiastico e penale presso l’Unitré di Torino.
I fondamenti teologici dell’Islam. Intervista all’imam Yahya Sergio Yahe Pallavicini a cura di Tudor Petcu
Pubblichiamo l’intervista a cura di Tudor Petcu all’imam Yahya Sergio Yahe Pallavicini sui fondamenti teologici dell’Islam. Yahya Sergio Yahe Pallavicini è un cittadino italiano nato musulmano, da madre giapponese e padre italiano, nel 1965 ed è Vice Presidente e imam della CO.RE.IS. (Comunità Religiosa Islamica) Italiana, oltre che l’imam della Moschea al-Wahid di Milano in via Meda. Dal 2006 è consigliere del Ministero dell’Interno nella Consulta per l’Islam italiano e presidente del Consiglio ISESCO per l ‘educazione e la cultura in Occidente.
“Il sentimento religioso nell’Italia incerta di Dio”. Incontro formativo con il sociologo Franco Garelli
da Alzogliocchiversoilcielo.blogspot.it, sito di taglio ecumenico con testi, audio e video di catechesi, commenti alle letture, conferenze, corsi biblici, lectio e omelie.
Incontro formativo della diocesi di Cassano all’Jonio previsto per Giovedì 28 Gennaio 2021 alle ore 18:30 con il sociologo professor Franco Garelli sul tema “Il sentimento religioso nell’Italia incerta di Dio”.
Storia dell’Ortodossia italiana. Intervista a Massimo Giusio a cura di Tudor Petcu
Proponiamo l’intervista a cura del dott. Tudor Petcu a Massimo Giusio, avvocato e giornalista, autore di testi e pubblicazioni in materia storica ed artistica, sociologica e in materie giuridiche, si occupa di storia delle religioni, antropologia religiosa e psicologia sociale ed è stato docente di storia della Chiesa, diritto costituzionale, diritto ecclesiastico e penale presso l’Unitré di Torino.

Germania e l’Ortodossia. Intervista di Tudor Petcu a padre Arne Giewald
Una nuova intervista a cura del dott. Tudor Petcu. Padre Arne Giewald ci parlerà dell’Ortodossia in Germania. Padre Arne Giewald è nato nel 1974 a Schleswig, nel nord della Germania, in una famiglia luterana. All’inizio era orientato verso i circoli ecclesiastici e le comunità della Chiesa evangelica in Germania. Dal 2003 al 2006 si è formato come predicatore nella Chiesa evangelica (predicatore laico) e dal 2006 al 2008 studia presso l’Istituto San Denis di Parigi. Nel corso di questi studi si è convertito all’Ortodossia e nel 2009 è stato ordinato da Mons. Germano, arcivescovo della Chiesa ortodossa di Francia. Padre Arne Giewald è subordinato alla Chiesa ortodossa di Francia e costruisce due comunità di missione a Kiel e Flensburg nel nord della Germania.
#Raccontiamolarepubblica con la Scuola di Pace di Monte Sole e i monaci della Piccola Famiglia dell’Annunziata
dalla pagina Facebook della Scuola di Pace di Monte Sole, formazione ed educazione alla pace, alla trasformazione non violenta dei conflitti, al rispetto dei diritti umani, per la convivenza pacifica.
Durante il corso di tutta la sua vita Giuseppe Dossetti ha abitato molti luoghi. Genova, dove era nato; Cavriago, Bologna e Milano dove si è formato; Reggio Emilia, dove ha resistito; Roma, dove ha militato; Monteveglio, la Giordania e l’India dove ha studiato e meditato. Ha deciso poi però di dimorare a Monte Sole, al Cimitero di Casaglia. Ha deciso cioè di trattenersi, facendosi esso stesso silenzio, nel silenzio di quella terra.
Chiunque abbia fatto esperienza di Monte Sole, tuttavia, sa che quel silenzio è un silenzio colmo di domande che ispirano l’azione, di quesiti aperti che invitano all’esplorazione della complessità.
Ecco allora che abbiamo pensato, per questo 2 giugno 2020, di allontanarci dai rombi superficialmente patriottici per scandagliare la tela di un’opera d’arte: la Carta Costituzionale.
Per la vita del mondo. Verso un ethos sociale della Chiesa ortodossa – II. La Chiesa nella Sfera Pubblica: Affidiamo tutta la nostra vita a Cristo Dio
Per la vita del mondo. Verso un ethos sociale della Chiesa ortodossa: è il titolo di un documento di rilevante importanza. È il primo e organico approccio a quella che i cattolici chiamano «dottrina sociale». Il suo peso è indicato dalla sua origine (una richiesta del concilio di Creta del 2016), dal livello della commissione che l’ha preparato (13 teologi), dal materiale e riletture forniti (25 eparchie del Trono ecumenico distribuite nel mondo), dalle 12 lingue in cui è stato tradotto, dall’approvazione, nel gennaio 2020 del santo e sacro sinodo di Costantinopoli.
La pubblicazione è avvenuta negli USA il 27 marzo 2020. I curatori sono David Bentley Hart (del Notre Dame Institute for advanced study) e John Chryssavgis (del patriarcato ecumenico, presidente della commissione). Disteso in 82 numeri e diviso in otto parti, occupa una settantina di pagine.
I titoli delle parti sono orientativi: oltre la prefazione, l’introduzione (è tempo di servire il Signore); la Chiesa nella sfera pubblica (affidiamo tutta la nostra vita a Cristo Dio); il corso della vita umana (santifica le anime e i corpi nostri, e concedici di servirti in santità tutti i giorni della nostra vita); povertà, ricchezza e giustizia civile (ricordati Signore, di coloro che si ricordano dei poveri); guerra, pace e violenza (per la pace del mondo intero…); relazioni ecumeniche e relazioni con altre fedi (preghiamo per l’unità di tutti); ortodossia e diritti umani (ci hai creati a tua immagine e somiglianza); scienza, tecnologia, mondo naturale (il tuo dal tuo a te offriamo); conclusione (esultiamo, possedendo quest’àncora di speranza).
Su Settimananews.it il commento di Lorenzo Prezzi.
Debito, colpa, virus
da Riforma.it, il quotidiano on-line delle chiese evangeliche battiste, metodiste e valdesi in Italia.
L’epidemia di Coronavirus porterà con sé anche una devastante crisi economica. Una crisi che colpisce insieme l’offerta e la domanda in tutto il mondo. Come ha scritto Mario Draghi, ex presidente della Banca centrale europea (Bce), saranno inevitabili, per fronteggiarla, alti livelli di deficit e debito pubblico, pena una distruzione permanente di capacità produttiva. Nell’Unione Europea, in poco più di un mese regole come il Patto di Stabilità o il divieto di aiuti di stato sono state sospese o congelate. L’Eurogruppo del 9 aprile ha attivato numerosi interventi e altri ne ha promessi, ma è solo un primo passo. La Bce, secondo molti commentatori, dovrebbe emettere moneta comprando titoli pubblici dagli stati membri e distribuirla direttamente alla popolazione più colpita dalla crisi, come “reddito di quarantena” a tempo determinato. Oppure potrebbe emettere titoli comuni europei, gli Eurobond (o Coronabond).
La tentazione politica del pentecostalismo
da Riforma.it, il quotidiano on-line delle chiese evangeliche battiste, metodiste e valdesi in Italia.
Vi sono almeno tre ragioni per cui dovremmo usare con maggiore prudenza la categoria della secolarizzazione per interpretare la scena religiosa mondiale. La prima è che chiese vuote, seminari deserti e vocazioni in declino sono fatti sostanzialmente europei: non è così negli altri continenti che invece mantengono alti tassi di “religiosità”. La seconda è che persino nell’Europa “secolarizzata” si affermano forme di religiosità sempre più differenziate, che vanno dalla leggerezza di forme di “nuova spiritualità” alla rocciosa consistenza dei fondamentalismi. La terza ragione è che il vettore pentecostale, il più robusto sulla scena cristiana del XX secolo, non ha perso la sua dinamicità, soprattutto in America Latina e in Africa. Il vento dello spirito pentecostale soffia ancora, e crea più di qualche turbolenza nella navigazione delle chiese storiche. Ma non è questa la novità.
Il fatto nuovo è che, dopo avere lungamente contrastato l’idea di una contaminazione tra chiesa e “mondo” e tra fede e politica, proprio a partire dal grande laboratorio panamericano molte chiese pentecostali oggi legittimano un impegno e uno schieramento nettamente politico.
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