Come leggere la Bibbia (una prospettiva ortodossa)

da Natidallospirito.com, spiritualità cristiana ortodossa.

Tutta la Scrittura è ispirata da Dio.

2 Tim 3:16

“Se un re terreno, il nostro imperatore,” scriveva San Tikhon di Zadonsk (1724-83), “ti scrivesse una lettera, non la leggeresti con gioia? Certamente, con grande esultanza, cura e attenzione.” Ma qual’è, egli chiede, la nostra attitudine verso la lettera che ci è stata spedita niente meno che da Dio stesso? “Ti è stata spedita una lettera, non da qualche imperatore terreno, ma dal Re dei Cieli. Eppure quasi disprezzi un tale dono, un tesoro senza prezzo.” Aprire e leggere questa lettera, dice San Tikhon, vuol dire entrare in una conversazione personale faccia a faccia con il Dio vivente. “Tutte le volte che leggi il Vangelo, Cristo stesso ti sta parlando. E mentre leggi, tu sei in preghiera e in conversazione con lui.”

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La Parola è la mia casa: [09/11/2025] Dedicazione basilica lateranense XXXII dom TO anno C

da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale di Chiuro e Castionetto.

Il dito e la luna, il tempio e Dio

 Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 2,13-22)

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà». Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.

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Vedere le “cose nuove” dalla periferia. Discorso di papa Leone XIV ai partecipanti all’incontro mondiale dei movimenti popolari (23 ottobre 2025)

Il dialogo di papa Leone con i Movimenti Popolari, sulla scia del vivo interesse già manifestato dal suo predecessore, papa Francesco, denota la considerazione che la Santa Sede nutre nei loro confronti, tanto da definire di «importanza profetica» la loro presenza nella società.

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«Uniti dalle parole di Gesù». Un libro di Paolo Ricca

Paolo Ricca
Uniti dalle parole di Gesù
A cura di Paolo Sassi
Prefazione di Andrea Riccardi
(collana TeologicaMente),
Edizioni Magister, Matera, 2025, pagine 140,
www.edizionimagister.com

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La Parola è la mia casa: [25/05/2025] VI dom TP anno C

da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale di Chiuro e Castionetto.

Lo Spirito per una Chiesa in ricerca della strada giusta dentro la storia

Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 14,23-29)

In quel tempo, Gesù disse [ai suoi discepoli]: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».

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La Parola è la mia casa: [23/03/2025] III dom TQ anno C

da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale di Chiuro e Castionetto.

Ora, in questa epoca complessa e tragica, è il tempo favorevole per cambiare se stessi

Dal vangelo secondo Luca (Lc 13,1-9)

In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo». Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».

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L’esperienza spirituale di Henry Le Saux

da Settimananews.it, la storica rivista di attualità, pastorale, teologia dei dehoniani.

Questa è altresì la mia speranza che maggiori armonie abbiano a tornare un giorno nella sinfonia dell’universo. L’armonia degli spiriti sarà il principio di una nuova storia del mondo.

Johann Christian Friedrich Hölderlin, «Iperione»

Lo Spirito soffia nel mondo come e dove vuole, al di là degli schemi e dei dogmi. Questa convinzione spinge Le Saux a lasciare il monastero benedettino di St. Briac in Bretagna dove ha funzioni di professore di Patristica e Storia della Chiesa, per vivere in India una esperienza di monachesimo cristiano-indù. Scegliendo le pendici dell’Himalaya, si stabilisce nel 1965 in un eremo poco lontano dalle sorgenti del Gange, dove si spegne a 63 anni colpito da infarto. Era il 1973.

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Né invisibili né irrilevanti. Per una lettura evangelica dell’impegno dei cattolici in politica

da Vinonuovo.it, «vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi» (Lc 6,36).

Di recente Giuseppe Savagnone ha riflettuto sull’impegno dei cattolici italiani in politica in uno stimolante articolo apparso su Tuttavia.eu e intitolato I cattolici invisibili. A partire dall’attualità il professore siciliano ha inteso concentrare l’attenzione sull’odierna rilevanza e visibilità dell’opera dei credenti in politica. Le interessanti parole di Savagnone, al modo di una sponda che rilancia, consentono di approfondire ulteriormente il tema nel tentativo di offrire un quadro quanto più ricco e plurale sulla questione.

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La Parola è la mia casa: [04/02/2024] V dom TO anno B

da Parrocchiechiurocastionetto.it, il sito della Comunità pastorale delle parrocchie di Chiuro e Castionetto.

Di fronte alla sofferenza Dio non chiacchiera, non la giustifica, non la minimizza. Come facciamo spesso noi.

Dal vangelo secondo Marco (Mc 1, 29-39)

In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, andò subito nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e di Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui, si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.

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Una dichiarazione sulla dottrina del “mondo russo” (Russkii mir)

Un gruppo di teologi ortodossi di tutto il mondo ha pubblicato la seguente dichiarazione (la traduzione è dei teologi cattolici Fabrizio Bosin e Gianluca Montaldi), nella quale, sostanzialmente, si condanna come eretica la variante kyrilliana del cosiddetto filetismo, una dottrina sul rapporto tra fede ortodossa e appartenenza etnica e nazionale.

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Papa Francesco e i tre cartelli sulla strada della speranza. Messaggio del pontefice ai partecipanti alla 49ª Settimana sociale dei cattolici italiani

da ReteSicomoro.it, conoscere per crescere.

«La pandemia ha scoperchiato l’illusione del nostro tempo di poterci pensare onnipotenti, calpestando i territori che abitiamo e l’ambiente in cui viviamo. Per rialzarci dobbiamo convertirci a Dio e imparare il buon uso dei suoi doni, primo fra tutti il creato. Non manchi il coraggio della conversione ecologica, ma non manchi soprattutto l’ardore della conversione comunitaria.»

È con queste parole che Papa Francesco segnala il bisogno di speranza alla quarantanovesima Settimana sociale dei cattolici italiani intitolata “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro #tuttoèconnesso”, che si si è tenuta a Taranto dal 21 al 24 ottobre 2021.

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Commento alla liturgia ortodossa: Venticinquesima Domenica dopo Pentecoste

da Santa-rus.com, La Santa Rus’. Grazia e bellezza nell’incontro con la Santa Rus’.

29 novembre / 16 novembre 2020 – Domenica

Domenica 25a dopo Pentecoste. Digiuno di Natale. Tono 8°. Dell’apostolo ed evangelista Matteo (60). Del giusto Fulviano, principe dell’Etiopia, nel Santo Battesimo Matteo (I).
Dello ieromart. Ipazio, vesc. di Gangra. Dello ieromart. Filumeno del Santo Sepolcro (Chasapis),
archimandrita (1979). Dello ieromart. Teodoro Kolerov presbitero e con lui martt. Anania Bojkov e Michele Boldakov (1929); degli ieromartt. Giovanni Tsvetkov, Nicola Troitskij, Vittore Voronov, Basilio Sokolov, Macario Solov’ëv e Michele Abramov presbiteri, del ven. mart. Panteleimone (Arzhanykh), igùmeno (1937); del mart. Demetrio Spiridonov (1938).

Apostolo: Ef §224 ( = 4:1-6) + 1 Cor § 131 ( = 4:9-16).

Vangelo: Lc §53 ( = 10:25-37) + Mt § 30 ( = 9:9-13).

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La Chiesa Copta e il Monachesimo

da Diocesicoptamilano.com, diocesi cristiana copta ortodossa di Milano.

Il monachesimo cristiano nacque in Egitto; la vita della Chiesa Copta è caratterizzata da una tendenza ascetica che è basata su testi biblici.

Qual vantaggio infatti avrà l’uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima?

Mt 16: 26

Vendi tutto quello che hai, distribuiscilo ai poveri e avrai un tesoro nei cieli; poi vieni e seguimi.

Lc 18: 22

Tratto duramente il mio corpo e lo trascino in schiavitù perché non succeda che dopo avere predicato agli altri, venga io stesso squalificato.

1Cor 9: 27

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L’economia e il valore della vita umana

da ReteSicomoro.it, conoscere per crescere.

Per venti sicli d’argento, Giuseppe fu venduto come schiavo dai suoi stessi fratelli (Gen 37,28). Gesù fu tradito da Giuda, suo discepolo, per trenta monete d’argento (Mt 26,15), che corrispondevano a quattro mesi di salario di un operaio e al valore di uno schiavo (Es 21,32). Da un punto di vista meramente economico, è stata valutata veramente poco la vita di Cristo, dal quale invece siamo stati “comprati a caro prezzo” (1 Cor 6,20; 7,23). In un articolo sul sito Il Libraio, il frate biblista Alberto Maggi si è chiesto dunque quanto vale la vita umana, prendendo spunto da una constatazione generata dalla pandemia globale: quale peso ha il benessere dell’uomo e la sua salute rispetto all’economia e agli interessi personali? Per un cristiano non dovrebbero esserci dubbi su cosa debba venire prima, considerando che Gesù ha posto come condizione ai suoi, per seguirlo, la rinuncia di tutti i loro averi (Lc 14,33).

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Un carisma da vivere. La lezione di Max Weber

da Voceevangelica.it, «La Voce Evangelica» Giornale protestante on-line.

A cento anni dalla morte del sociologo Max Weber (1864-1920), la sua opera, e, in particolare L’etica protestante e lo spirito del capitalismo, guida in alcune riflessioni, che potrebbero persino migliorare la vita. E continua a fornire spunti profetici rispetto al panorama religioso contemporaneo. In particolare è interessante riflettere sulla religione come fattore d’innovazione sociale. La crescita di una particolare forma di cristianesimo carismatico-pentecostale include, tra l’altro, un annuncio di speranza capace di concretizzarsi nell’emancipazione sociale. Quali e quante conseguenze ciò è in grado di produrre specialmente nelle comunità giovani, con alte percentuali d’immigrati? Sembra proprio che possa accompagnarne con successo l’evoluzione e l’inclusione.

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Per la vita del mondo. Verso un ethos sociale della Chiesa ortodossa – I. Introduzione: È tempo di servire il Signore

Per la vita del mondo. Verso un ethos sociale della Chiesa ortodossa: è il titolo di un documento di rilevante importanza. È il primo e organico approccio a quella che i cattolici chiamano «dottrina sociale». Il suo peso è indicato dalla sua origine (una richiesta del concilio di Creta del 2016), dal livello della commissione che l’ha preparato (13 teologi), dal materiale e riletture forniti (25 eparchie del Trono ecumenico distribuite nel mondo), dalle 12 lingue in cui è stato tradotto, dall’approvazione, nel gennaio 2020 del santo e sacro sinodo di Costantinopoli.

La pubblicazione è avvenuta negli USA il 27 marzo 2020. I curatori sono David Bentley Hart (del Notre Dame Institute for advanced study) e John Chryssavgis (del patriarcato ecumenico, presidente della commissione). Disteso in 82 numeri e diviso in otto parti, occupa una settantina di pagine.

I titoli delle parti sono orientativi: oltre la prefazione, l’introduzione (è tempo di servire il Signore); la Chiesa nella sfera pubblica (affidiamo tutta la nostra vita a Cristo Dio); il corso della vita umana (santifica le anime e i corpi nostri, e concedici di servirti in santità tutti i giorni della nostra vita); povertà, ricchezza e giustizia civile (ricordati Signore, di coloro che si ricordano dei poveri); guerra, pace e violenza (per la pace del mondo intero…); relazioni ecumeniche e relazioni con altre fedi (preghiamo per l’unità di tutti); ortodossia e diritti umani (ci hai creati a tua immagine e somiglianza); scienza, tecnologia, mondo naturale (il tuo dal tuo a te offriamo); conclusione (esultiamo, possedendo quest’àncora di speranza).

Su Settimananews.it il commento di Lorenzo Prezzi.

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