Il XVIII secolo segna la nascita del moderno concetto di lavoro, cioè “l’invenzione del lavoro astratto, del lavoro-merce”1 ad opera dell’economia di mercato e delle nuove scienze economiche, che finisce per essere solo “ciò che crea ricchezza o, in termini più moderni, un fattore di produzione”2.
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Il perdono nella tradizione ebraica
da Alzogliocchiversoilcielo.blogspot.it, sito di taglio ecumenico con testi, audio e video di catechesi, commenti alle letture, conferenze, corsi biblici, lectio e omelie.
Nel suo Girasole, Simon Wiesenthal pone una domanda estremamente lacerante: come ci si deve comportare di fronte alla richiesta di perdono di una SS morente?
L’autore scrive:
Io avrei dovuto perdonargli? O potuto perdonargli? E gli altri avrebbero dovuto o potuto farlo? Oggi il mondo ci chiede di perdonare anche a quelli che con il loro atteggiamento continuano a provocarci… è un problema che sopravviverà a tutti i processi, e continuerà a porsi anche quando i delitti dei nazisti già da tempo saranno ormai ricordi di un lontano passato. Per questo lo propongo a uomini che credo abbiano una loro parola da dire… Perché le vicende che lo hanno generato possono ripetersi…. So che molti mi comprenderanno e approveranno il mio comportamento verso la SS morente. Ma so pure che altrettanti mi condanneranno per non aver aiutato un assassino pentito a chiudere gli occhi in pace.
Il discorso di Macron alle autorità religiose. La nuova laicità e il ruolo delle fedi
da Santalessandro.org, settimanale online diocesi di Bergamo.
Il 4 Gennaio scorso il presidente francese Emmanuel Macron ha fatto gli auguri alle autorità religiose francesi, con un discorso nel quale ha discusso del principio di laicità e delle sfide, che la Francia si trova di fronte, per nulla dissimili da quelle degli altri paesi europei, segnatamente dell’Italia. Ad ascoltare il Presidente c’erano il nuovo l’Arcivescovo metropolitano di Parigi, il Gran Rabbino di Francia, il Presidente del Concistoro ebraico di Parigi, il Presidente del Consiglio francese del culto islamico, il Presidente della federazione protestante di Francia, il Presidente dell’Unione buddista di Francia. Continua a leggere
Essere legge a se stesso: il suicidio del generale Praljak
da Riforma.it, il quotidiano on-line delle chiese evangeliche battiste, metodiste e valdesi in Italia.
Slobodan Praljak era un intellettuale. Fu anche un politico, un generale, un criminale di guerra e oggi anche un martire del nazionalismo croato. Il 29 novembre scorso, con un gesto teatrale davanti alle telecamere, l’ex-generale croato è morto dopo aver bevuto una fiala di veleno al Tribunale internazionale dell’Aja alla fine del processo che lo condannava come criminale di guerra. Continua a leggere